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Il Dipinto del giorno: la Madonna della Seggiola di Raffaello e quella cornice non più originale

Il dipinto del giorno che vi propongo oggi, in occasione della Festa della Mamma, è la Madonna della Seggiola di Raffaello.

E’ una delle opere più celebri del pittore urbinate che deve il suo nome all’elaborata scranna su cui siede la Madonna. Non si tratta infatti di una comune seggiola di utilizzo domestico ma di una sedia camerale, riservata solamente agli alti dignitari della corte papale. 

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La Madonna, il Bambino e San Giovannino sono disposti nello spazio in modo tale da assecondare la forma rotonda della tavola. Non c’è niente di forzato nella loro posa.

A catturare l’attenzione dello spettatore è l’intreccio di sguardi e la malinconia che permea l’opera. Non c’è spazio per la gioia dell’aver dato alla luce il Figlio: la Madre già conosce il suo futuro.

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La Madonna guarda l’osservatore mentre stringe al petto il Figlioletto che trova protezione fra le Sue braccia mentre alle sue spalle San Giovannino ha le mani giunte in preghiera.

Il fondo scuro mette in risalto i tre protagonisti evidenziando l’aureola che porta sul capo la Vergine e quei due raggi di luce attorno ai capelli di Gesù Bambino che ne indicano la Santità.

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Chi commissionò l’opera?

La Madonna della Seggiola, oggi custodita nella Sala di Saturno della Galleria Palatina di Palazzo Pitti, fu dipinta dall’artista a olio su tavola attorno al 1512 ma sulla committenza non ci sono certezza.

Non esiste infatti una documentazione in merito ma è ipotizzabile pensare che fosse stato papa Leone X, al secolo Giovanni de’ Medici a richiedere questo lavoro all’artista o forse uno dei suoi cardinali più fedeli.

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Le sfere posizionate sui montanti della seggiola potrebbero alludere alle palle medicee. Quello che è certo è che l‘opera arrivò a Firenze da Roma prima della fine del Cinquecento.

A partire dal 1589 risultava già collocata all’interno della Tribuna degli Uffizi ed era dotata di una cornice quadrata in legno filettata. Oggi non è più l’originale ma fu messa al dipinto dopo il suo trasferimento dalla Tribuna alla camera da letto del Gran Principe Ferdinando.

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Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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The Painting of the day: Raphael’s Madonna della Seggiola and that no longer original frame

The painting of the day that I propose to you today, on the occasion of Mother’s Day, is Raphael’s Madonna della Seggiola.

It is one of the most famous works of the painter from Urbino who owes his name to the elaborate chair on which the Madonna sits. In fact, it is not a common chair for domestic use but a chamber chair, reserved only for high dignitaries of the papal court.

The Madonna, the Child and the infant Saint John are arranged in space in such a way as to accommodate the round shape of the table. There is nothing forced in their pose.

What captures the viewer’s attention is the intertwining of glances and the melancholy that permeates the work. There is no room for the joy of having given birth to her Son: the Mother already knows her future.

The Madonna looks at the observer while she holds her little son to her chest who finds protection in her arms while behind her the little Saint John has his hands clasped in prayer.

The dark background highlights the three protagonists by highlighting the halo that the Virgin wears on her head and those two rays of light around the hair of Baby Jesus which indicate his Holiness.

Who commissioned the work?

The Madonna della Seggiola, today kept in the Saturn Room of the Palatine Gallery of Palazzo Pitti, was painted by the artist in oil on panel around 1512 but there is no certainty about the commission.

In fact, there is no certain documentation on the matter but it is conceivable to think that it was Pope Leo

The spheres positioned on the uprights of the chair could allude to the Medici balls.

What is certain is that the work arrived in Florence from Rome before the end of the sixteenth century. Starting from 1589 it was already located inside the Uffizi Tribune and was equipped with a square threaded wooden frame. The frame it has today is no longer the original but was put into use after its transfer from the Tribune to the bedroom of Grand Prince Ferdinand.

For the moment, your always Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in the next posts and on social media.

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