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Mese: settembre 2015

E caddi come corpo morto cade

Perdonate il mio silenzio di questi giorni. Non ho parole da scrivere e a volte nemmeno da pensare. Parafrasando Dante e il suo canto V dell’inferno – E caddi come corpo morto […]

Il mio Tizio inciso nel cristallo

I disegni che regalai a Tommaso de’ Cavalieri alla fine dei conti non erano disegni come tutti gli altri. Quel giovine m’aveva conquistato e non perdevo occasione per dirglielo in […]

Io come Eraclito nella Scuola di Atene

Raffaello da Urbino era un giovinetto quando io già m’arrampicavo per i ponteggi della Sistina nell’intento di dipingere la volta. Era talentuoso e presto sarebbe divenuto quel Raffaello che oggi […]

Animo tormentato

…Quando un dì sto che veder non ti posso, non posso trovar pace in luogo ignuno; se po’ ti veggo, mi s’appicca addosso, come suole il mangiar far al digiuno… […]

I putti dei pennacchi

Oltre ai soggetti principali che affrescai nella volta, ce ne sono molti altri che vale la pena comunque osservare per le loro peculiarità.

Appassionante come un romanzo

Se desiderate leggere le mie vicissitudini quotidiane e scoprire dettagli poco noti sulla vita privata e sulle mie opere potete farlo anche su carta. Da qualche mese a questa parte è […]