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Sala delle Carte Geografiche a Palazzo Vecchio: a breve il restauro

Grazie alla cospicua donazione di un mecenate di Friends of Florence sarà possibile restaurare la Sala delle Mappe di Palazzo Vecchio. I lavori avranno inizio in primavera e l’ambiente rimarrà accessibile al pubblico offendo così la possibilità di vedere le varie fasi del cantiere aperto.

Il mecenate che al momento vuole rimanere anonimo ha donato 500mila euro per l’impresa diretta dal Servizio di Belle Arti del Comune che dovrebbe avere la durata di un anno.

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La Sala delle Mappe Geografiche è la più importante del mondo occidentale e ripropone le mappe del mondo conosciuto nella seconda metà del Cinquecento. Pensate che già in quel dato momento storico si conosceva il profilo della California.

La sala così come la vedete oggi era stata ideata da Giorgio Vasari per Cosimo I de’ Medici e realizzata fra il 1562 e il 1563. E’ ubicata al termine del percorso museale di Palazzo Vecchio e le cartine in pratica sono state dipinte sulle ante degli armadi che proprio Cosimo I utilizzava per riporre oggetti preziosi.

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Sono 53 le carte dipinte: 30 realizzate da Ignazio Danti fra il 1563 e il 1576 e 23 di Stefano Buonsignori. Al centro della sala troneggia il grande mappamondo con i suoi 220 centimetri di diametro: il più grande che sia arrivato fino ai vostri giorni. Fu realizzato nel 1581 dal Danti assieme al Buonsignori. Purtroppo la base originale è andata perduta ed è un vero peccato perché come scrisse il Danti stesso, proprio il meccanismo della base permetteva alla sfera di essere “mossa in qualsiasi direzione dal tocco di un solo dito”.

Anche il Vasari fa menzione del mappamondo nelle Vite sottolineando il fatto che le sfere in origine fossero due: “due grandi palle alte ciascuna tre braccia e mezzo anderà tutta la terra distintamente, e questa si calerà con un arganetto, che non si vedrà, fino a basso, e poserà in un piede bilicato, che ferma si vedrà ribattere tutte le tavole che sono a torno ne’ quadri degli armari et aranno un contrassegno nella palla da poterle ritrovar facilmente”.

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