Le migliori Natività e Adorazioni dei Pastori per questo 24 dicembre
E anche quest’anno siamo giunti alla vigilia di Natale. E’ stato senza dubbio un anno molto complicato e assai diverso da tutti i precedenti. Ci aspettano festività che mai abbiamo vissuto prima con una pandemia in corso. Per l’occasione vi propongo alcune delle Natività che mi piacciono con l’augurio che tutti voi possiate passare momenti sereni in questo strano e complicato Natale 2020.
La Natività di Giotto
La Natività fu affrescata da Giotto fra il 1303 e il 1305 e appartiene al grande ciclo di affreschi della Cappella degli Scrovegni a Padova.
La scena è ambientata in un paesaggio roccioso. Maria è distesa sulla roccia coperta da una struttura in legno e ha appena dato alla luce il Figlio. Lo sta deponendo nella mangiatoia già fasciato con l’aiuto di un’ancella. Il bue e l’asinello sono pronti a scaldare il Piccolo mentre Giuseppe dorme.
La Natività con San Girolamo del Pinturicchio
Nella Cappella del Presepio posizionata nella navata destra di Santa Maria del Popolo a Roma, c’è il ciclo di affreschi dedicato alle storie della Beata Vergine e San Girolamo realizzato da Pinturicchio e bottega.
Sopra l’altare Pinturicchio raffigurò la Natività, incorniciata da un’arcata in marmo finemente scolpito e dorato. La Sacra Famiglia assieme ai pastori e a San Girolamo è in adorazione del Bambino, adagiato su un giaciglio fato con il grano: un evidente richiamo all’Eucarestia.
La Natività di Federico Barocci
Federico Barocci in questa Natività fa un uso straordinario del colore e delle sfumature. Il pittore manierista, nato a Urbino nel 1530, dipinse questo capolavoro nel 1597 su commissione del duca di Urbino Francesco Maria II della Rovere.
Come mai oggi il dipinto appartiene alle collezioni del Museo del Prado? Ebbene, nel 1603 il duca regalò la Natività a Margherita d’Austria, ovvero la moglie di Filippo II di Spagna.
A catturare l’attenzione è la luce emanata dal Bambino che illumina una giovanissima Madonna e le vesti di San Giuseppe. I pastori si limitano ad affacciarsi sulla porta con timore.
L’ Adorazione dei pastori di Bartolomé Esteban Pérez Murillo
Bartolomé Esteban Pérez Murillo dipinse l’Adorazione dei pastori nel 1650. E’ un olio su tela di grande realismo, oggi conservato al Prado di Madrid.
Murillo si formò nella bottega di Juan Castillo dove ebbe modo di conoscere e apprezzare la pittura fiamminga. Nelle sue opere è forte l’influenza di Ribera e Zurubaràn.
Adorazione dei pastori di Luca Cambiaso
Luca Cambiaso dipinge questa splendida Adorazione dei Pastori nel 1550, ben prima della comparsa sulla scena del Caravaggio. Una scena notturna rischiarata solo dalla presenza del Bambino che illumina i volti e le vesti di Giuseppe, Maria e dei pastori in adorazione.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta augurandovi giornate serene.

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