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Il pavimento della Concattedrale di Malta

Oggi vi porto lontano o meglio, più lontano del solito. Come se fossi uscito dalla zona rossa in un viaggio ideale, vi accompagno fino a Malta che per altro mai ebbi modo di visitare quand’ancora ero in vita.

Entriamo assieme nella superba Concattedrale di San Giovanni Battista: una delle chiese più grandi del mondo. Un trionfo barocco che da lungi fa parte dei Siti Patrimonio Unesco, reso ancora più prezioso da opere di Caravaggio e Mattia Preti.

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La cosa che stupisce di più della Concattedrale è il pavimento in marmi policromi composto dalle 400 tombe dei Cavalieri dell’Ordine dell’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, alias i Cavalieri di Malta che si batterono per difendere le isole dai pirati e dalle voglie di espansione dell’Impero Ottomano.

Le loro imprese militari erano divenute celebri in tutto il mondo allora conosciuto. L’Ordine dei Cavalieri di Malta volle far edificare la maestosa concattedrale e seppellire al suo interno le salme dei 400 cavalieri che erano caduti durante l’assedio proprio per tramandare il ricordo del loro sacrificio alle future generazioni.

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La realizzazione del grande progetto architettonico della Concattedrale fu affidata all’architetto Girolamo Cassaro. Iniziò a lavorarci il 22 novembre del 1573 e in solo quattro anni la portò a termine. La chiesa in origine aveva un impianto rinascimentale che poi andò perdendo poco a poco nei secoli a seguire con importanti interventi e arricchimenti tipicamente barocchi.

Era il 20 febbraio del 1578 quando con tutta la pompa magna del caso, la chiesa fu consacrata dall’arcivescovo di Monreale Ludovico de Torres. Ancora però non era la chiesa che vedete oggi. Nei due secoli a seguire la Concattedrale di San Giovanni fu arricchita con opere grandiose divenendo così uno degli edifici barocchi più belli e sontuosi in assoluto. Determinante fu il contributo del siciliano Mattia Preti che lavorò ben cinquant’anni alle decorazioni dell’edificio.

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Il pavimento è formato da circa 400 lapidi di tombe dei Cavalieri di Malta affiancate le une alle altre. Sono decorate con intarsi di marmi policromi provenienti da zone diverse. Ciascuna raffigura cose diverse. Alcune ripropongono episodi della vita del defunto mentre altre epitaffi oppure raffigurazioni allegoriche tutte da interpretare.

Le spoglie dei Gran Maestri invece sono conservate all’interno della cripta dove è possibile ritrovare celebri nomi come Alof de Wignacourt e Jean de la Vallette.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento al prossimo post e sui social.

The floor of the Malta Co-Cathedral

Today I’m taking you far or rather, farther than usual. As if I had left the red zone on an ideal journey, I accompany you to Malta which I never had the opportunity to visit when I was still alive.

We enter the superb Co-Cathedral of San Giovanni Battista together: one of the largest churches in the world. A Baroque triumph that has long been part of the Unesco World Heritage Sites, made even more precious by the works of Caravaggio and Mattia Preti.

The most surprising thing about the Co-Cathedral is the polychrome marble floor made up of the 400 tombs of the Knights of the Order of the Hospital of St. John of Jerusalem, alias the Knights of Malta who fought to defend the islands from pirates and the cravings for expansion of the Ottoman Empire.

Their military exploits had become famous throughout the then known world. The Order of the Knights of Malta wanted to build the majestic co-cathedral and bury the bodies of the 400 knights who had fallen during the siege precisely to pass on the memory of their sacrifice to future generations.

The realization of the great architectural project of the Co-Cathedral was entrusted to the architect Girolamo Cassaro. He began working on it on November 22, 1573 and completed it in just four years. The church originally had a Renaissance layout which then gradually lost over the following centuries with important typically Baroque interventions and enrichments.

It was February 20, 1578 when, with all the pomp of the case, the church was consecrated by the Archbishop of Monreale Ludovico de Torres. But it still wasn’t the church you see today. In the following two centuries, the Co-Cathedral of San Giovanni was enriched with grandiose works, thus becoming one of the most beautiful and sumptuous Baroque buildings ever. The contribution of the Sicilian Mattia Preti was decisive, who worked for a good fifty years on the decorations of the building.

The floor is made up of about 400 tombstones of the Knights of Malta placed side by side. They are decorated with inlays of polychrome marbles from different areas. Each depicts different things. Some reproduce episodes from the life of the deceased while others epitaphs or allegorical representations all to be interpreted.

The remains of the Grand Masters, on the other hand, are kept inside the crypt where it is possible to find famous names such as Alof de Wignacourt and Jean de la Vallette.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you, making an appointment for the next post and on social media.

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