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Galleria dell’Accademia: pomeriggio di studi su Pier Francesco Foschi, accessibile a tutti

Nella giornata di lunedì 4 marzo, a partire dalle ore 15, presso la Galleria dell’Accademia di Firenze avrà luogo un pomeriggio di studi, in occasione della prima mostra monografica in Europa dedicata a “Pier Francesco Foschi (1502-1567) pittore fiorentino“, in corso presso il prestigioso museo.

Gli studi saranno incentrati sui recenti restauri delle opere di Foschi, eseguiti in vista della mostra. Come di consueto, i restauri sono preziosi per approfondire la conoscenza di un artista e hanno consentito di riscoprire alcuni suoi dipinti religiosi, rendendoli nuovamente leggibili.

Foto di Guido Cozzi
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Ad intervenire durante la giornata ci saranno gli autori materiali dei restauri.

Ogni relazione sarà introdotta da una presentazione storico artistica delle opere da parte di studiosi che hanno collaborato alla mostra. L’evento è aperto al pubblico, senza necessità di prenotazione, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Al termine della giornata di studi sarà possibile accedere alla mostra curata da Cecilie HollbergElvira Altiero,  Nelda DamianoSimone Giordani.

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Il primo intervento riguarderà il restauro della Trasfigurazione di Pier Francesco Foschi: pala d’altare  commissionata per la basilica di Santo Spirito a Firenze nel 1545-1550, attualmente nella cappella Capponi d’Altopascio, situata nel transetto destro della chiesa.

Antonio Pinelli, professore emerito di Storia dell’arte moderna, i cui studi sono stati fondamentali per comprendere lo sviluppo artistico del Foschi, introdurrà alla pittura di carattere religioso che caratterizza le tre pale eseguite per Santo Spirito, opere che segnano l’apice della carriera del Foschi.

Kyoko Nakahara illustrerà, invece, le varie fasi del restauro della superficie pittorica del dipinto, che ha restituito le cromie brillanti e luminose dei panneggi degli apostoli. Un intervento che ha interessato anche la cornice originale dorata, e che, viste le dimensioni maestose dell’opera, è stato eseguito in loco.

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De Le vicende della pala di San Benedetto a Settimo tra arte, culto e restauroparleranno Francesca Barsotti, storico dell’arte, ufficio beni culturali ecclesiastici Arcidiocesi di Pisa, e i restauratori Elena Burchianti, Laura Del Muratore, Alberto Dimuccio, Enrico Rossi e Elisa Todisco.

La grande tavola con san Pietro e san Filippo Benizzi fu realizzata da Foschi insieme all’architetto e legnaiolo Nanni Unghero, che eseguì la perduta carpenteria, e, forse, il decoratore Andrea di Cosimo Feltrini, artefici fiorentini legati professionalmente al convento servita della Santissima Annunziata di Firenze, che finanziò in gran parte i lavori di edificazione del nuovo convento di Settimo negli anni Trenta del Cinquecento.

Il restauro del Polittico del Sacramento di Fivizzano sarà al centro dell’intervento successivo, affidato a Simone Giordani, tra i curatori della mostra, con Luigi Colombini e Maddalena Lazzareschi, restauratori dei pannelli principali con i santi Sebastiano e Rocco, e Valeria Cocchetti, autrice del restauro degli scomparti di predella della Fondazione Longhi di Firenze.

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Le due tavole con San Rocco San Sebastiano, ubicate nella Propositura dei SS. Antonio e Jacopo a Fivizzano (Massa-Carrara), e le due predelle con Il martirio di San Sebastiano San Rocco soccorso da cane, alla Fondazione Longhi, facevano parte di una delle più spettacolari pale d’altare realizzate da Pier Francesco Foschi, oggi smembrata. Simone Giordani è riuscito a individuarne la collocazione originaria, la committenza e le vicende storiche.

Elvira Altiero e la restauratrice Chiara Mignani ne Il Sacrificio di Isacco (da Andrea del Sarto): restauro e indagini diagnostiche, illustreranno il caso della copia su tela eseguita da Foschi sul celebre prototipo di Andrea del Sarto. L’opera di Foschi, conservata nella Villa del Poggio Imperiale a Firenze, è esposta in mostra accanto all’esemplare non finito di Andrea del Sarto, oggi nella collezione del Cleveland Museum of Art, che fu la prima delle tre versioni da lui compiute di questo soggetto e quella da cui Foschi derivò puntualmente la sua replica.

Le conclusioni spetteranno a Nelda Damiano con Oltre la mostra: riflessioni e aperture verso future campagne di restauro, nel quale sottolineerà come l’osservazione sullo stato di conservazione di alcuni ritratti del pittore abbia contribuito a conoscere meglio il suo metodo di lavoro.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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Accademia Gallery: afternoon of studies on Pier Francesco Foschi, accessible to all

On Monday 4 March, starting from 3 pm, an afternoon of studies will take place at the Galleria dell’Accademia in Florence, on the occasion of the first monographic exhibition in Europe dedicated to “Pier Francesco Foschi (1502-1567) Florentine painter” , underway at the prestigious museum.

The studies will focus on the recent restorations of Foschi’s works, carried out in view of the exhibition. As usual, restorations are invaluable for deepening our knowledge of an artist and have allowed us to rediscover some of his religious paintings, making them readable again.

The material authors of the restorations will intervene during the day.

Each report will be introduced by a historical-artistic presentation of the works by scholars who collaborated on the exhibition. The event is open to the public, without the need for reservations, until all available places are filled.

At the end of the study day it will be possible to access the exhibition curated by Cecilie Hollberg, Elvira Altiero, Nelda Damiano and Simone Giordani.

The first intervention will concern the restoration of the Transfiguration by Pier Francesco Foschi: an altarpiece commissioned for the Basilica of Santo Spirito in Florence in 1545-1550, currently in the Capponi d’Altopascio chapel, located in the right transept of the church.

Antonio Pinelli, professor emeritus of History of Modern Art, whose studies were fundamental for understanding Foschi’s artistic development, will introduce the religious painting that characterizes the three altarpieces executed for Santo Spirito, works that mark the pinnacle of his career of Foschi.

Kyoko Nakahara will instead illustrate the various phases of the restoration of the pictorial surface of the painting, which restored the brilliant and luminous colors of the apostles’ drapery. An intervention that also affected the original golden frame, and which, given the majestic dimensions of the work, was carried out on site.

Francesca Barsotti, art historian, ecclesiastical cultural heritage office of the Archdiocese of Pisa, and the restorers Elena Burchianti, Laura Del Muratore, Alberto Dimuccio, Enrico Rossi and Elisa will speak about the events of the altarpiece of San Benedetto a Settimo between art, cult and restoration. Todisco.

The large panel with Saint Peter and Saint Philip Benizzi was created by Foschi together with the architect and carpenter Nanni Unghero, who carried out the lost carpentry, and, perhaps, the decorator Andrea di Cosimo Feltrini, Florentine craftsmen professionally linked to the Servite convent of the Santissima Annunziata of Florence, which largely financed the construction work of the new convent of Settimo in the 1530s.

The restoration of the Polyptych of the Sacrament of Fivizzano will be at the center of the next intervention, entrusted to Simone Giordani, among the curators of the exhibition, with Luigi Colombini and Maddalena Lazzareschi, restorers of the main panels with the saints Sebastiano and Rocco, and Valeria Cocchetti, author of the restoration of the predella compartments of the Longhi Foundation in Florence.

The two panels with San Rocco and San Sebastiano, located in the Propositura dei SS. Antonio and Jacopo in Fivizzano (Massa-Carrara), and the two predellas with The martyrdom of Saint Sebastian and Saint Rocco rescued by a dog, at the Longhi Foundation, were part of one of the most spectacular altarpieces created by Pier Francesco Foschi, today dismembered. Simone Giordani managed to identify its original location, its clients and its historical events.

Elvira Altiero and the restorer Chiara Mignani in The Sacrifice of Isaac (by Andrea del Sarto): restoration and diagnostic investigations, will illustrate the case of the copy on canvas made by Foschi on the famous prototype by Andrea del Sarto. Foschi’s work, preserved in the Villa del Poggio Imperiale in Florence, is displayed next to the unfinished example by Andrea del Sarto, now in the collection of the Cleveland Museum of Art, which was the first of the three versions he made of this subject is the one from which Foschi precisely derived his reply.

The conclusions will be up to Nelda Damiano with Beyond the exhibition: reflections and openings towards future restoration campaigns, in which she will underline how the observation on the state of conservation of some of the painter’s portraits has contributed to better understanding his working method.

For the moment, your always Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in the next posts and on social media.

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