Luca Giordano: maestro barocco a Palazzo Medici Riccardi
Palazzo Medici Riccardi presenta ai visitatori la nuova mostra “Luca Giordano, maestro barocco a Firenze”.
Dal 30 marzo fino al 5 settembre 2023, sarà possibile vedere riuniti oltre 50 dipinto dell’artista napoletano e i suoi affreschi riccardiani che dalla fine del Seicento rendono più prezioso il palazzo.
Curata da Riccardo Lattuada, Giuseppe Scavizzi e Valentina Zucchi, la mostra propone una parte della cospicua produzione artistica di Giordano che ebbe modo di lavorare a Firenze nei primi anni Ottanta del Seicento.
Luca Giordano godette di grande popolarità fra le famiglie fiorentine più in vista dell’epoca che da subito ne apprezzarono l’inventiva e il talento. Fra queste si ricordano ovviamente i Medici, le famiglie Del Rosso, Corsini, Sanminiati, Andreini, Martelli e Riccardi.
Dotato di una memoria proverbiale, Luca Giordano lavorava rapidamente tanto che per una chiesa di Napoli dipinse due tele in due giorni. Sono oltre mille le opere che realizzò nel corso della propria esistenza: un vero record.
Pittore meraviglioso, fatto da Dio per soddisfare a’ Principi
Granduca Cosimo III de’ Medici
Per Palazzo Medici Riccardi, Giordano affrescò la volta della Galleria degli Specchi con miti classici intercalati dalle virtù cardinali con al centro della volta il trionfo mediceo, per onorare la famiglia tanto cara ai Riccardi.
La volta dell’adiacente Biblioteca Riccardiana, dalla quale si accede mediante un passaggio segreto celato dietro un pannello decorato con stucchi, fu dipinta da Giordano con l’Allegoria della Sapienza, un affresco realizzato in sole cinque giornate, fra il 1685 e il 1686.
La mostra “Luca Giordano, maestro barocco a Firenze” consente di mettere in relazione gli affreschi del Palazzo con opere strettamente connesse sia per la loro iconografia che per il periodo in cui furono realizzate.
Le opere mobili presenti sono oltre cinquanta, alcune delle quali arrivate per la prima volta a Firenze.
Fra queste vale la pena menzionare i dieci grandi bozzetti della Galleria degli Specchi e della volta della Biblioteca, appartenenti alla National Gallery di Londra.
Sono presenti anche i bozzetti delle virtù appartenenti e dipinti provenienti da differenti musei italiani ed esteri come gli Uffizi e il Museo Stibbert. Preziosi documenti relativi alle committenze riccardiane sono esposti nelle teche.
La mostra ha anche lo scopo di approfondire la conoscenza degli affreschi di Giordano attraverso studi in corso a opera dell’Opificio delle Pietre Dure, mirati a conoscere nel dettaglio la singolare tecnica adoperata da Giordano.
La mostra “Luca Giordano, maestro barocco a Firenze” comincia con l’autoritratto del pittore, arrivato per l’occasione dal Pio Monte della Misericordia di Napoli per procedere con alcuni studi giovanili realizzati sugli affreschi di Pietro da Cortona a Palazzo Barberini, Roma.
Mirabile l’Apollo e Maria dipinto da Giordano su ispirazione di Jusepe de Ribera e Mattia Preti.
Il Trionfo di Galatea prestato dalle Gallerie degli Uffizi, è un esempio del favore goduto dal pittore in città. Il dipinto è presente a fine Seicento nelle collezioni di Ferdinando de’ Medici, ma rimanda anche a ulteriori redazioni dello stesso soggetto presenti nelle collezioni fiorentine Sanminiati e Del Rosso.
La quadreria dei fratelli fiorentini Andrea, Ottaviano e Lorenzo Del Rosso annoverava in effetti nel 1689 più quaranta dipinti di Luca Giordano.
A testimonianza dell’apprezzamento della corte medicea, Vittoria Della Rovere, moglie del Granduca Ferdinando II, commissionò l’intima e devota Fuga in Egitto e l’allegoria della virtù teologale della Speranza.
Il Giudizio di Paride, sempre riferibile al primo periodo fiorentino, è un’ulteriore prova della sapiente rielaborazione della lezione di Pietro da Cortona in tono classico, mentre la scena di Atalanta e Ippomene, appartenente oggi a una collezione privata, si pone come esito magistrale della sua abilità tecnica: dipinto su vimini con una tavolozza chiara e luminosa, è inventariato nel 1715 in questo palazzo, fra i dipinti della collezione Riccardi.
La Biblioteca Riccardiana che ospita l’affresco di Giordano, apre in analogo periodo una mostra dal titolo “Dai libri alla pittura”. È una sorta di vaggio fra le fonti iconografiche di Luca Giordano a palazzo Medici Riccardi a cura di Francesca Gallori con Rossella Giovannetti, Letizia Paolettoni e Giovanna Lazzi.
L’esposizione intende affiancare, completandola sul versante letterario e iconografico, la mostra promossa dalla Città Metropolitana di Firenze e MUS.E. Il percorso espositivo è formato da libri, manoscritti e disegni della Biblioteca Riccardiana.
Anche la Biblioteca Moreniana, gioiello della Città Metropolitana con sede in Palazzo, ha contribuito con una piccola sezione espositiva visitabile nella sua sala di lettura e nel percorso museale che propone alcune testimonianze seicentesche e settecentesche che attestano la fortuna del Giordano e delle sue opere a Firenze.
Il libro
Il catalogo della mostra Luca Giordano, maestro Barocco a Firenze pubblicato da Officina Libraria, approfondisce le relazioni fra l’artista Luca Giordano e la città di Firenze, dove il pittore soggiornò più volte intessendo fruttuosi rapporti con prestigiosi committenti, tra cui la famiglia Riccardi.
L’analisi storica, iconografica e tecnica dei meravigliosi progetti decorativi eseguiti per la Galleria degli Specchi e per la Libreria del palazzo riccardiano è l’avvio di una serie di approfondimenti sul contesto culturale di riferimento, sui rapporti tra fonti, invenzioni e modelli e sull’impatto che Giordano ebbe sulla comunità artistica fiorentina, nonché sulla qualità e sulla copiosità della sua opera.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
Luca Giordano: Baroque master at Palazzo Medici Riccardi
Palazzo Medici Riccardi presents visitors with the new exhibition “Luca Giordano, Baroque master in Florence”.
From 30 March until 5 September 2023, it will be possible to see together over 50 paintings by the Neapolitan artist and his Ricardian frescoes which have made the palace more precious since the end of the seventeenth century.
Curated by Riccardo Lattuada, Giuseppe Scavizzi and Valentina Zucchi, the exhibition offers a part of the conspicuous artistic production of Giordano who had the opportunity to work in Florence in the early 1680s.
Luca Giordano enjoyed great popularity among the most prominent Florentine families of the time who immediately appreciated his inventiveness and talent. Among these we obviously remember the Medici, the Del Rosso, Corsini, Sanminiati, Andreini, Martelli and Riccardi families.
Equipped with a proverbial memory, Luca Giordano worked rapidly so much that for a church in Naples he painted two canvases in two days.
There are over a thousand works that he created in the course of his existence: a true record.
For Palazzo Medici Riccardi, Giordano frescoed the vault of the Galleria degli Specchi with classical myths interspersed with the cardinal virtues. In the center of the vault he placed the Medici triumph, to honor the family so dear to the Riccardis.
The vault of the adjacent Riccardiana Library, which is accessed via a secret passage hidden behind a panel decorated with stuccos, was painted by Giordano with the Allegory of Wisdom, a fresco created in just five days, between 1685 and 1686.
The exhibition “Luca Giordano, master of the Baroque in Florence” makes it possible to relate the frescoes in the Palazzo to works closely connected both in terms of their iconography and the period in which they were created.
There are over fifty mobile works, some of which arrived in Florence for the first time. Among these, it is worth mentioning the ten large sketches of the Gallery of Mirrors and the vault of the Library, belonging to the National Gallery in London.
There are also sketches of the virtues belonging to paintings from different Italian and foreign museums such as the Uffizi and the Stibbert Museum. Precious documents relating to Ricardian commissions are exhibited in the display cases.
The exhibition also aims to deepen the knowledge of Giordano’s frescoes through ongoing studies by the Opificio delle Pietre Dure, aimed at gaining insight into the unique technique used by Giordano.
The exhibition “Luca Giordano, baroque master in Florence” begins with the self-portrait of the painter, who arrived for the occasion from the Pio Monte della Misericordia in Naples to proceed with some early studies carried out on the frescoes by Pietro da Cortona in Palazzo Barberini, Rome.
The Apollo and Maria painted by Giordano inspired by Jusepe de Ribera and Mattia Preti is admirable.
The Triumph of Galatea on loan from the Uffizi Galleries is an example of the painter’s favor in the city. The painting is present at the end of the seventeenth century in the collections of Ferdinando de’ Medici, but also refers to further editions of the same subject present in the Sanminiati and Del Rosso Florentine collections.
In fact, in 1689, the picture gallery of the Florentine brothers Andrea, Ottaviano and Lorenzo Del Rosso numbered more than forty paintings by Luca Giordano.
As evidence of the appreciation of the Medici court, Vittoria Della Rovere, wife of Grand Duke Ferdinando II, commissioned the intimate and devoted Flight into Egypt and the allegory of the theological virtue of Hope.
The Judgment of Paris, always referable to the early Florentine period, is further proof of the skilful reworking of Pietro da Cortona’s lesson in a classic tone, while the scene of Atalanta and Hippomene, now belonging to a private collection, stands as the masterful outcome of his technical skill: painted on wicker with a clear and luminous palette, it was inventoried in 1715 in this palace, among the paintings in the Riccardi collection.
The Riccardiana Library, which houses the fresco by Giordano, opens an exhibition entitled “From books to painting” in the same period. It is a sort of journey through the iconographic sources of Luca Giordano in Palazzo Medici Riccardi curated by Francesca Gallori with Rossella Giovannetti, Letizia Paolettoni and Giovanna Lazzi. The exhibition intends to support, completing it on the literary and iconographic side, the exhibition promoted by the Metropolitan City of Florence and MUS.E.
The exhibition itinerary is made up of books, manuscripts and drawings from the Riccardiana Library.
Even the Moreniana Library, jewel of the Metropolitan City based in the Palazzo, has contributed with a small exhibition section that can be visited in its reading room and in the museum itinerary which offers some seventeenth and eighteenth century testimonies that attest to the fortune of Giordano and his works in Florence.
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