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Jacopino del Conte: il ritratto che mi fece

Il pittore fiorentino Jacopino del Conte volle omaggiarmi con un intenso ritratto. Lo realizzò attorno al 1535 quando mi trovavo a Roma e di lì a poco avrei cominciato a metter mano al Giudizio Universale.

La cosa curiosa è che questa tavola per secoli fu considerata un mio autoritratto. Fu infatti donata nel 1771 dalla famiglia Strozzi al Granduca Leopoldo di Lorena con lo scopo di esporla all’interno della Sala degli Autoritratti degli Uffizi.

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In quel luogo erano esposti celebri autoritratti di grandi artisti ma ancora ne mancava uno mio. Ben presto però si rifiutò la mia paternità e l’opera venne attribuita all’unanimità a Jacopino del Conte, nato nel 1510 e mancato nel 1598.

Il ritratto in questione viene menzionato chiaramente anche dal Vasari in questi termini: “Di Michelagnolo non ci è altri ritratti che duoi di pittura, uno di mano del Bugiardino e l’altro di Iacopo del Conte, et uno di bronzo tutto rilievo fatto da Daniello Ricciarelli, e questo del Cavalier Lione, da e’ quali se n’è fatte tante copie, che n’ho viste, in molti luoghi di Italia e fuori, assai numero”.

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La tavola con il mio ritratto è conservata presso Casa Buonarroti a Firenze.

Il libro: Lui, il David

In questo volume vi porto alla scoperta di ogni singolo dettaglio del David: dall’estrazione del blocco di marmo a Fantiscritti fino alla narrazione di quello che rappresenta oggi una delle opere più note e amate al mondo.

La vicenda si apre con una lettera che mi scrisse il mi babbo: la notizia che m’accennò a mezza bocca mi fece tremare le ginocchia. In quelle poche righe c’era condensato il mio futuro e mi convinsero all’istante a far le valige e partire da Roma per raggiungere Firenze.

Il libro è disponibile sia in versione cartacea che digitale e le potete acquistare direttamente QUA. Lo trovate anche su altre piattaforme online come IBSMondadori, FeltrinelliAmazonKobo ed è ordinabile nelle librerie fisiche Feltrinelli.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

Jacopino del Conte: the portrait he made of me

The Florentine painter Jacopino del Conte wanted to pay homage to me with an intense portrait. He built it around 1535 when I was in Rome and shortly afterwards I would begin to work on the Last Judgment.

The strange thing is that for centuries this table was considered a self-portrait of me. In fact, it was donated in 1771 by the Strozzi family to the Grand Duke Leopoldo of Lorraine with the aim of displaying it in the Sala degli Autoritatti of the Uffizi.

In that place famous self-portraits of great artists were exhibited but one of mine was still missing. However, my paternity was soon refused and the work was unanimously attributed to Jacopino del Conte, born in 1510 and passed away in 1598.

The portrait in question is also clearly mentioned by Vasari in these terms: “There are no other portraits of Michelagnolo than the two paintings, one by Bugiardino and the other by Iacopo del Conte. There is also an all-round bronze portrait by Daniello Ricciarelli and the Cavalier Lione medal: many copies of these works have been made both in Italy and abroad “

The panel with my portrait is kept at Casa Buonarroti in Florence.

Always yours Michelangelo Buonarroti with his stories

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