Zenobia
Questo che vedete a seguire è noto con il nome di Zenobia e appartenete alle collezioni degli Uffizi. È una figura molto nota che viene menzionata anche dal Vasari fra i lavori grafici che realizzai per Gherardo Perini nel 1525.
Il disegno è arrivato fino ai vostri giorni con passaggi di proprietà abbastanza diretti e chiari: dal committente Perini fu acquisito da Francesco de’ Medici e successivamente entrò a far parte delle Collezioni Granducali.
L’interpretazione della figura non trova tutti concordi nel riconoscerci la figura di Zenobia. Nell’inventario di Giulio Clovio l’opera infatti già veniva citata come il Combattimento di Venere e Marte: un’interpretazione sostenuta anche dal Wilde e da Goldscheider. E se invece di una Venere fosse una Athena considerando l’elmo che sfoggia? Il nome di Zenobia dopotutto fu affibbiato al disegno in maniera assai arbitraria ma fatto sta che oggi questa figura viene identificata con quel nome lì, giusto o sbagliato che sia.
Forse vi state chiedendo chi fosse mai Zenobia. Ebbene, fu la prima e ultima regina di Palmira ( dal 267 al 272 d.C.) che dichiarò l’indipendenza del suo stato dal controllo di Roma. V’ho fatto una sintesi che più stringata di così si more.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti