Lo stemma dei Medici e le palle a numero variabile
Vi siete mai chiesti che origine abbia lo stemma della famiglia Medici con le sue palle che cambiano di numero a seconda del periodo storico? Sono tante le storie più o meno leggendarie relative alle palle medicee e chissà quale sia quella che più si avvicina alla realtà.
Le origini
All’inizio della loro storia sullo scenario fiorentino, la famiglia Medici possedeva l’arma a sei palle rosse in campo oro ma c’è da dire che per tutto il Quattrocento, lo stemma a forma di scudo spesso cambiava il numero di palle e la loro disposizione fino ad averne un massimo di undici. Come vedete la storia inizia a farsi complicata fin dagli albori.

La leggenda del gigante Mugello
Secondo una leggende riportata per la prima volta in un manoscritto a opera di Cosimo Baroncelli, parente di Giovanni de’ Medici, le palle dette anche bisanti non sarebbero altro che le impronte lasciate dalla clava del gigante Mugello sullo scuro coperto d’oro di Averardo. Chi era Averardo? L’avo più antico della famiglia, personaggio più leggendario che reale, arrivato in Toscana assieme a Carlo Magno.

Le palle delle arti dei Medici e degli Speziali
Le palle potrebbero anche simboleggiare le assai modeste origini della prestigiosa e potente famiglia Fiorentina. In origine apparteneva alle Arti dei Medici e degli Speziali e per realizzare il loro stemma avrebbero adoperato i bisanti rossi per raffigurare le pillole preparate in bottega, colorate di rosso con le tinture medicamentose.

Le palle dell’Arte del Cambio
Secondo un’altra versione, i bisanti rossi su scudo dorato non sarebbero altro che una variante dello stemma della potente corporazione dell’Arte del Cambio. Questa corporazione aveva uno stemma molto simile ma con colori invertiti ovvero bisanti dorati su sfondo rosso.
La corporazione riuniva tutti coloro che si dedicavano ai cambi di valuta. Volendo dotarsi di uno stemma che evocasse la potenza e la forza di quell’arte, i Medici secondo questa versione dei fatti, avrebbero scelto il blasone dell’Arte del Cambio invertendo semplicemente i colori.

Il numero variabile delle palle
Come ho accennato prima, il numero massimo di palle dei Medici è stato di undici. Giovanni di Bicci de’ Medici lo ridusse a nove mentre il su figliolo Cosimo il Vecchio optò per la versione a otto bisanti.
Piero il Gottoso ne tolse uno scendendo a sette bisanti ma con una particolarità. La palla centrale doveva essere azzurra con raffigurati sopra tre gigli dorati, simbolo del Re di Francia. L’aggiunta della palla reale fu un privilegio concesso nel maggio del 1465 dal re francese Luigi XI mediante il decreto emanato a Montluçon. Quella palla di origine francese avrebbe potuto usarla sia Piero de’ Medici che tutti i suoi eredi e legittimi successori
La situazione delle palle a numero variabile si stabilizzò con l’ascesa al potere di Lorenzo de’ Medici che optò per una versione a cinque palle rosse con l’aggiunta in alto della palla celeste dell’arme francese. Da allora in poi lo stemma mediceo rimarrà quello.

Traendo le conclusioni, le origini dello stemma mediceo non sono così certe e in quanto a leggende che raccontano come sia nato l’emblema, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti con i suoi racconti.

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