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Le Opere del Natale: l’Adorazione dei Pastori di Rubens

L’Opera del Natale che vi propongo oggi è l’Adorazione dei Pastori di Rubens, un dipinto a olio su tela di grandi dimensioni, realizzato dall’artista fiammingo nel 1608.

Questo capolavoro fu commissionato a Rubens da Flaminio Ricci per la chiesa di San Filippo Neri di Fermo nel 1608. Era l’ultimo anno in cui il pittore rimase in Italia. In quel frangente si trovava a Roma, indaffarato con una delle sue committenze più importanti: la pala dell’altare centrale della Chiesa Nuova.

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Padre Flaminio Ricci, conscio degli impegni di Rubens, volle comunque affidargli a realizzazione dell’Adorazione dei Pastori dandogli un acconto di 25 scudi. L’artista terminò il lavoro prima dei tempi concordati cogliendo di sorpresa il suo committente.

La tela misura 3 metri d’altezza per 1,92 metri di larghezza. Raffigura uno dei momenti più suggestivi e intimi della Natività seguendo il Vangelo di Luca. La scena si svolge a luce notturna ed è ricca di bagliori che si riflettono sul volto di Maria e dei pastori accorsi alla capanna per adorare il Bambino.

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La Vergine si china leggermente sul Bambino e con la mano sinistra tiene un drappo di sottile stoffa che di lì a poco coprirà il Neonato. La luce chiarissima che squarcia il buio proviene dal Salvatore appena venuto al mondo.

Una scena densa di pathos in cui è possibile percepire il netto contrasto fra il viso quasi idealizzato della Vergine, giovanissimo e perfetto, e quelli dei pastori segnato dalla fatica, dalle emozioni provate in quel momento e dal tempo che passa.

Rubens dipinge dietro Maria San Giuseppe, con le mani sul petto che guarda in alto in alto il turbinio di angeli che sorvegliano dall’alto la scena. L’artista lo realizza con colori molto diluiti e pennellate veloci.

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Una signora anziana al centro sostiene un bastone con una mano e con l’altra cerca di proteggersi in qualche modo da quella luce abbagliante emanata dal Bambino: un dettaglio particolare che non passa inosservato.

Il libro

Se volete saperne di più su questa splendida opera, vi consiglio il libro “Rubens. Adorazione dei pastori” a cura di Lo Bianco, edito da Marsilio Editore.

In queste pagine viene raccontata la storia e le particolarità del dipinto di Rubens che celebra uno dei momenti più alti e suggestivi della Natività, con una composizione densa di riflessi di luce che illuminano la figura monumentale della Vergine chinata leggermente verso il Bambino e i volti dei pastori.

Il libro lo trovate QUA.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

The Works of Christmas: the Adoration of the Shepherds by Rubens

The Christmas Work that I propose to you today is the Adoration of the Shepherds by Rubens, a large oil painting on canvas, created by the Flemish artist in 1608.

This masterpiece was commissioned from Rubens by Flaminio Ricci for the church of San Filippo Neri in Fermo in 1608. It was the last year the painter stayed in Italy. At that juncture he was in Rome, busy with one of his most important commissions: the central altarpiece of the Chiesa Nuova.

Father Flaminio Ricci, aware of Rubens’ commitments, nevertheless wanted to entrust him with the realization of the Adoration of the Shepherds by giving him a deposit of 25 scudi. The artist finishes the work before the agreed time, catching his client by surprise.

The canvas measures 3 meters high by 1.92 meters wide. It depicts one of the most evocative and intimate moments of the Nativity following the Gospel of Luke. The scene takes place in night light and is full of flashes that are reflected on the face of Mary and the shepherds who have come to the hut to adore the Child.

The Virgin bends slightly over the Child and with her left hand holds a drape of thin fabric that will soon cover the Newborn. The very clear light that pierces the darkness comes from the Savior who has just come into the world.

A scene full of pathos in which it is possible to perceive the clear contrast between the almost idealized face of the Virgin, very young and perfect, and those of the shepherds marked by fatigue, by the emotions felt at that moment and by the passing of time.

Rubens paints Mary St. Joseph behind her, with his hands on her chest as she looks up at the swirl of angels who watch over the scene from above. The artist creates it with very diluted colors and quick brushstrokes.

An elderly lady in the center of her supports a stick with one hand and with the other she tries to protect herself in some way from that dazzling light emanating from the Child: a particular detail that does not go unnoticed.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by making an appointment for the next posts and on social media.

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