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I meravigliosi marmi della Basilica di San Pietro

Chi si trova a entrare per la prima volta nella Basilica di San Pietro prova sempre un certo senso di smarrimento. Spazi enormi, sculture meravigliose e imponenti, tanto oro, marmi preziosi, simbologie ovunque e tutto il peso della storia della Chiesa ma anche del mondo.

Di qui sono passati molti potenti della terra per venire a omaggiare il pontefice di turno ma anche per stringere relazioni, formulare accordi che non ci è concesso conoscere e vi assicuro che anche loro, dal primo all’ultimo, per un attimo hanno perso la cognizione del tempo e dello spazio.

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Vi ho visti mentre varcate le soglie della basilica: prima date un’occhiata generale stando fermi immobili dinnanzi all’ingresso e poi vi dirigete subito verso la prima cappella a destra dove da secoli dimora la mia Pietà Vaticana calpestando il prezioso prezioso pavimento.

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Photo Credit Giovanni Carrieri
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Eh sì, la pavimentazione del San Pietro è un’opera d’arte grandiosa, nel suo genere unica al mondo. Dietro la sua realizzazione ci sono nomi importanti: la cominciò Giacomo della Porta e proseguì poi con Carlo Maderno anche se fu portata a termine da Lorenzo Bernini. Ecco, pensate cosa significhi camminare sopra un capolavoro creato da questi grandi tre artisti.

La pavimentazione in marmo è un susseguirsi di giochi geometrici che non hanno solo uno scopo decorativo ma determinano la posizione dei prelati, papa compreso, durante le funzioni liturgiche solenni.

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I marmi della pavimentazione di San Pietro

Sono tutti marmi pregiati provenienti da molte parti del mondo: c’è il riconoscibile bianco di Carrara, il prezioso porfido verde e quello rosso, il portasanta, il broccatello ma anche il rosso di Francia, il diaspro di Sicilia, la breccia pontificia e il Cottanello.

Per creare una pavimentazione del genere ci fu il bisogno di reperire un gran numero di marmi: prima si recuperarono i marmi della vecchia basilica costantiniana poi si spogliarono edifici abbandonati che si trovavano vicino alla nuova basilica in costruzione.

Qualche marmo pregiato venne sottratto ai templi romani e a ville oramai in rovina. Altri marmi arrivarono direttamente dalle cave come accadde per il diaspro siciliano.

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Ogni giorno il pavimento della Basilica di San Pietro viene calpestato da circa ventimila persone più tutti gli addetti ai lavori. Immaginate il quantitativo di gente che nell’arco di un solo anno ci cammina sopra: sette milioni di persone che accelerano il processo di usura.

Ebbene, nel corso degli anni sono stati fatti numerosi interventi di manutenzione mantenendo sempre l’aspetto originario voluto dai tre grandi maestri. Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti e i suoi racconti

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The marvelous marbles of the Basilica of San Pietro

Those who enter for the first time in St. Peter’s Basilica always feel a certain sense of loss. Huge spaces, wonderful and impressive sculptures, lots of gold, precious marbles, symbols everywhere and the full weight of the history of the Church but also of the world. From here many powerful people of the earth have passed to come to pay homage to the pontiff on duty but also to forge relationships, formulate agreements that we are not allowed to know and I assure you that they too have lost their knowledge from the first to the last of time and space.

I saw you as you cross the thresholds of the basilica: first take a general look standing still before the entrance and then head straight for the first chapel on the right where my Vatican Pietà has been standing for centuries trampling the precious precious floor.

Oh yes, the flooring of the San Pietro is a magnificent work of art, in its kind unique in the world. Behind its realization there are important names: Giacomo della Porta began it and then continued with Carlo Maderno anhce if it was completed by Lorenzo Bernini. Here, think about what it means to walk over a masterpiece created by these great three artists …

The marble flooring is a succession of geometric games that not only have a decorative purpose but also determine the position of the prelates, including the pope, during the solemn liturgical functions.

They are all precious marbles coming from many parts of the world: there is the recognizable white Carrara, the precious green and red porphyry, the portasanta, the brocatello but also the red of France, the jasper of Sicily and the Cottanello. To create such flooring, there was a need to find a large number of marbles: first the marbles of the old Constantinian basilica were recovered and then abandoned buildings that were located near the new basilica under construction. Some precious marble was subtracted from the Roman temples and villas now in ruins. Other marbles came directly from the quarries as happened for the Sicilian jasper.

Every day the floor of St. Peter’s Basilica is trampled by about twenty thousand people plus all the experts. Imagine the amount of people who walk in the space of a single year: seven million people who accelerate the wear process. Well, over the years numerous maintenance interventions have been carried out while maintaining the original appearance desired by the three great masters.

Your always Michelangelo Buonarroti and his stories

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