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30 luglio 1511: nasce il mio caro amico Giorgio Vasari

Era un caldo giorno di fine luglio come oggi quando il mio caro amico Giorgio Vasari venne al mondo in quel d’Arezzo. Il 30 luglio del 1511 Antonio Vasari e Maddalena Tacci strinsero fra le braccia quel frugoletto che avrebbe anni dato un contributo fondamentale all’arte e allo splendore di Firenze.

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Giorgio cominciò a muovere i primi passi a bottega da Guglielmo Marcillat nella sua città natale. Marcillat era assai noto al tempo per aver disegnato i cartoni delle vetrate del duomo di Arezzo.

A soli tredici anni, nel 1524 giunse a Firenze e iniziò a frequentare la bottega di Andrea del Sarto ma anche la bottega di disegno che aveva aperto il Bandinelli.

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Dopo essere ritornato ad Arezzo e aver conosciuto il Rosso Fiorentino, nel 1529 si mise al lavoro per Raffaello da Brescia ma poi inizierà anche a occuparsi di arte orafa con il Ghiberti.

Il suo talento stava emergendo sempre di più e se n’accorse anche il cardinale Ippolito de’ Medici che lo chiamò al suo cospetto a Roma.

L’Adorazione dei Magi del 1566 di Giorgio Vasari, di proprietà del Fondo Edifici di Culto
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La sua produzione artistica va di pari passo con quella letteraria tanto che nel 1550 uscì la prima versione delle Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architetti: una raccolta di biografie preziosissima in cui racconta le vite degli artisti e le loro opere in modo puntuale senza tralasciare una vena ironica in alcune memorabili pagine.

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A metà del Cinquecento il Vasari venne chiamato a Firenze dal duca Cosimo I. Non solo si trasferirà definitivamente in città ma lavorò al suo servizio per anni realizzando capolavori indiscussi: la ristrutturazione e decorazione di Palazzo Vecchio, gli Uffizi, gli affreschi del Salone dei Cinquecento, il Corridoio Vasariano e gli affreschi della cupola del Brunelleschi.

Fu sempre il Vasari che progettò la mia tomba quando passai a miglior vita e che ancora oggi accoglie le mie mortali spoglie nella Basilica di Santa Croce.

I versi che gli dedicai

Sapete, col mio amico Giorgio non solo ci scambiammo un fitto carteggio nel corso degli anni ma scrissi per lui anche versi appassionati. Vi propongo quello che seguono, riferiti sia alle sue doti artistiche innegabili che a quelle letterarie.

Se con lo stile o coi colori avete
alla natura pareggiato l’arte,
anzi a quella scemato il pregio in parte,
che ‘l bel di lei più bello a noi rendete,
    poi che con dotta man posto vi sete
a più degno lavoro, a vergar carte,
quel che vi manca, a lei di pregio in parte,
nel dar vita ad altrui, tutta togliete.
    Che se secolo alcuno omai contese
in far bell’opre, almen cedale, poi
che convien c’al prescritto fine arrive.
    Or le memorie altrui, già spente, accese
tornando, fate or che fien quelle e voi
malgrado d’esse, etternalmente vive.

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Le vite de’ più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, da Cimabue insino a’ tempi nostri

Giorgio, s’i’ho nulla di buono nell’ingegno, egli è venuto dal nascere nella sottilità dell’aria del vostro paese d’Arezzo.

Questo è quanto scrissi a Giorgio Vasari che volle immortalare per sempre il mio operato a conclusione delle sue Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architetti.

Un particolare delle Tentazione di San Girolamo del Vasari dipinto nel 1541 – Galleria Palatina di Palazzo Pitti, Firenze
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Se ancora non avete letto il suo imperdibile capolavoro letterario Vite non perdete tempo e recuperate il tempo perduto: è la bibbia del mondo dell’arte da sempre e vi farà conoscere tutti gli artisti da Cimabue fino a me.

Un viaggio attraverso la storia, la bellezza e il tempo che fu. Lo trovate QUA.

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Giorgio Vasari. Luoghi e tempi delle «Vite» è il libro di Barbara Agosti che propone un’analisi approfondita delle due edizioni delle Vite scritte dal mio caro amico Giorgio, analizzando il periodo storico in cui Vasari ha vissuto e lavorato. Consigliatissimo: lo trovate QUA.

Se invece siete alla ricerca di un libro che vi racconti la vita e le opere del grande artista aretino, vi consiglio Vasari: Il collezionista delle vite dei grandi artisti. Lo trovate QUA.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta e vado a festeggiare assieme al Vasari il suo compleanno. Tutto è possibile da questa parte di mondo.

July 30, 1511: my dear friend Giorgio Vasari is born

It was a hot day in late July like today when my dear friend Giorgio Vasari was born in Arezzo. On July 30, 1511, Antonio Vasari and Maddalena Tacci hugged that little frugoletto in their arms who would years have made a fundamental contribution to the art and splendor of Florence.

Giorgio began to take his first steps in the workshop of Guglielmo Marcillat in his hometown. Marcillat was well known at the time for having designed the cartoons for the stained glass windows of the Arezzo cathedral. At the age of thirteen, in 1524 he arrived in Florence and began to frequent the workshop of Andrea del Sarto but also the drawing workshop that Bandinelli had opened.

After returning to Arezzo and having met Rosso Fiorentino, in 1529 he set to work for Raffaello da Brescia but then he also began to deal with the goldsmith’s art with Ghiberti. His talent was emerging more and more and Cardinal Ippolito de ‘Medici also noticed it and called him in front of him in Rome.

His artistic production goes hand in hand with his literary one, so much so that in 1550 the first version of the Lives of the most excellent painters, sculptors and architects came out: a collection of very precious biographies in which he tells the lives of artists and their works in a timely manner. without neglecting an ironic vein in some memorable pages.

In the mid-sixteenth century Vasari was called to Florence by Duke Cosimo I. Not only will he move permanently to the city but will work at his service for years creating undisputed masterpieces: the renovation and decoration of Palazzo Vecchio, the Uffizi, the frescoes of the Salone dei Cinquecento , the Vasari Corridor and the frescoes of Brunelleschi’s dome.

It was always Vasari who designed my tomb when I passed away and who still welcomes my mortal remains in the Basilica of Santa Croce.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by giving you an appointment at the next posts and on social networks

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