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8 gennaio 1642: muore Galileo Galilei

L’8 gennaio del 1642 muore ad Arcetri lo scienziato Galileo Galilei, uno dei più grandi scienziati e filosofi, considerato a ragione il padre della scienza moderna.

Non meno intuitivo e rivoluzionario di Einstein, Galileo Galilei con le sue teorie ha rivoluzionato la visione del mondo così come delle leggi fisiche che lo regolano. Assieme a figure di primo livello come Newton e Copernico, ha buttato le basi del pensiero scientifico contemporaneo.

Galileo era nato in quel di Pisa il 15 febbraio del 1564 mentre io, tre giorni dopo, sarei morto a Roma. Siamo stati contemporanei per soli tre giorni ma le nostre tombe sono posizionate l’una dirimpetto all’alta, nella Basilica di Santa Croce a Firenze.

Ritratto di Galileo Galilei realizzato nel 1636 da Justus Sustermans
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La storia del monumento funebre di Galileo Galilei

Vincenzo Viviani, il discepolo più giovane di Galileo Galilei, per tutta la sua esistenza cercò di far realizzare un sepolcro che celebrasse il suo maestro. Non riuscì a portare a termine l’impresa ma vincolò i propri eredi alla costruzione della tomba che avrebbe potuto accogliere dignitosamente le spoglie di Galileo ma anche quelle di Vincenzo Viviani.

Nel Settecento erano state avviate numerose iniziative per restituire a Galileo il meritato riconoscimento come uomo di scienza. Oramai, passato a miglior vita anche Cosimo III de’ Medici, i movimenti intellettuali ostili alle intromissioni della Chiesa, furono sostenuti dal nuovo granduca Gian Gastone.

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L’edificazione della tomba di Galileo diventerà il simbolo del nuovo potere laico che a Firenze si stava instaurando. Non essendo stati rinvenuti documenti che imponessero un divieto nel realizzare la tomba di Galileo all’interno di una chiesa, l’Inquisizione non poté nemmeno negare il permesso di collocarla in Santa Croce.

Così nel 1737 finalmente il monumento funebre dedicato al grande Galileo Galilei, realizzato con marmi bianchi e policromi, pietra serena e stucco policromo, fu portato a termine e la salma trovò il meritato riposo senza tanto clamore.

Il progetto originario ideato dal Viviani prevedeva l’inserimento dell’allegoria della Filosofia che però era vietata dalla Sacra Congregazione dell’Indice. Furono così sistemate in loco solo la Geometria e l’Astronomia, disperate per la morte di Galileo. L’epigrafe considerata troppo enfatica dalla Chiesa scritta dal Viviani fu sostituita con una più moderata redatta da Simone di Bondo Peruzzi.

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Una curiosità non trascurabile che riguarda anche me: le spoglie di Galileo vennero deposte all’interno del sepolcro assieme a quelle del Viviani il 12 marzo del 1737 alle 6 del pomeriggio, lo stesso giorno e la stessa ora in cui furono tumulati i miei resti circa due secoli prima per affermare la continuità delle idee fra le più alte glorie toscane.

Fu il notaio Camillo Piombanti a redigere tutti gli atti di quella traslazione delle spoglie ma non scrisse niente riguardo all’asportazione da parte di alcuni presenti di una vertebra, un dente e tre dita di Galileo, reliquie laiche che oggi vengono conservate in parte al Museo Galileo e in parte all’Università di Padova.

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Il Busto di Galileo fu scolpito su progetto di Giulio Foggini mentre è di Vincenzo Foggini l’Astronomia. Girolamo Ticciati realizzò l’allegoria della Geometria.

Prima di salutarvi vi propongo un libro dedicato a Galileo Galilei e all’importanza del pensiero scientifico dal titolo Galileo. Contro i nemici del pensiero scientifico, scritto da Marco Livio. Lo trovate QUA

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

January 8, 1642: Galileo Galilei dies

On 8 January 1642, the scientist Galileo Galilei died in Arcetri, one of the greatest scientists and philosophers rightly considered the father of modern science.

No less intuitive and revolutionary than Einstein, Galileo Galilei with his theories revolutionized the vision of the world as well as the physical laws that regulate it. He is one of the fathers of science together with top-level figures such as Newton and Copernicus.

Galileo was born in Pisa on February 15, 1564 while I, three days later, died in Rome. We were contemporaries for only three days but our tombs are positioned opposite each other, in the Basilica of Santa Croce in Florence.

The history of Galileo Galilei’s funeral monument
Vincenzo Viviani, the youngest disciple of Galileo Galilei, throughout his existence tried to have a tomb built that celebrated his master. He failed to complete the enterprise but bound his heirs to the construction of the tomb which could have welcomed the remains of Galileo but also those of Vincenzo Viviani with dignity.

In the eighteenth century, numerous initiatives had been launched to restore Galileo’s deserved recognition as a man of science. By now, with Cosimo III de’ Medici having also passed away, the intellectual movements hostile to the meddling of the Church were supported by the new Grand Duke Gian Gastone.

The construction of Galileo’s tomb will become the symbol of the new secular power that was being established in Florence. Since no documents were found that imposed a ban on the construction of Galileo’s tomb inside a church, the Inquisition could not even deny permission to place it in Santa Croce.

So in 1737 the funeral monument dedicated to the great Galileo Galilei, made with white and polychrome marble, pietra serena and polychrome stucco, was finally completed and the body found a well-deserved rest without much fanfare.

The original project conceived by Viviani envisaged the insertion of the allegory of Philosophy which, however, was prohibited by the Sacred Congregation of the Index. Thus, only Geometry and Astronomy, desperate for the death of Galileo, were placed on the spot. The epigraph considered too emphatic by the Church written by Viviani was replaced with a more moderate one written by Simone di Bondo Peruzzi.

A non-negligible curiosity that also concerns me: Galileo’s remains were placed inside the tomb together with those of Viviani on 12 March 1737 at 6 in the afternoon, the same day and the same time in which my remains were buried around two centuries earlier to affirm the continuity of ideas among the highest Tuscan glories.

It was the notary Camillo Piombanti who drew up all the deeds of that transfer of the remains but did not write anything regarding the removal by some of those present of a vertebra, a tooth and three fingers of Galileo, secular relics which today are partially preserved in the Museum Galileo and partly at the University of Padua.

The Bust of Galileo was sculpted on a project by Giulio Foggini while the Astronomy is by Vincenzo Foggini. Girolamo Ticciati created the allegory of Geometry.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by making an appointment for the next posts and on social media.

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