La scultura del giorno che vi propongo oggi in occasione della Festa della Mamma è la Madre, scolpita da Adriano Cecioni.

L’artista è riuscito a cogliere la giocosità e tutta la naturalezza di un momento condiviso fra madre e figlio. La donna è ritratta in abiti semplici ed è tornata a casa dai campi.

Si concede un attimo di svago allontanando qualche preoccupazione di troppo e la stanchezza. Dopo aver allattato il bambino, gioca allegramente con lui.

Lo allontana da sé sostenendone il peso con le mani e lui tende le braccia verso di lei. Non se ne vuole distaccare e pare voglia giocare con i suoi capelli o chissà, forse semplicemente vuole tornare a nutrirsi dal seno della mamma.

L’artista mentre stava lavorando a questo gruppo scultoreo ebbe modo di confrontarsi più volte con un caro amico sul tema proposto. Quell’amico qualche anno dopo avrebbe vinto il premio Nobel per la letteratura: Giosué Carducci.

Lo scambio di idee fra lo scultore e il poeta è noto grazie al fitto carteggio che i due si scambiarono e che tutt’oggi è ben custodito. L’opera a detta di entrambi avrebbe dovuto raffigurare un momento reale, senza fronzoli ma ricco di sentimenti.

La scultura di Cecioni fu presentata per la prima volta al pubblico durante l’Esposizione Internazionale di Belle Arti di Torino nel 1880 e la critica non apprezzò per niente il suo lavoro, tacciando l’artista di aver raffigurato la realtà così com’era senza alcun filtro né abbellimento poetico.

Venuto a sapere delle aspre critiche alla scultura, Carducci volle pubblicare sulla rivista più letta e alla moda dell’epoca una poesia intitolata proprio alla madre.

Carducci da lungi aveva compreso il significato più profondo dell’opera e quei versi pareva descrivessero alla perfezione la scultura dell’amico Cecioni.

Lo scultore era nato in quel di Firenze nel 1836 e fu uno dei più animati sostenitori della corrente realista.

Studio presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze sotto l’attenta guida di Aristodemo Costoli.

Ebbe modo di partecipare attivamente alla seconda guerra d’indipendenza e vinse una borsa di studio per arricchire la sua formazione artistica a Napoli

Negli anni Settata dell’Ottocento, Adriano Cecioni lavorò prima a Parigi e poi a Londra prima di fare ritorno in Italia. Passò a miglior vita a Firenze, sei anni dopo aver scolpito la Madre.

Per ammirare con i vostri occhi la Madre di Cecioni dovete andare alla Galleria di Arte Moderna di Roma mentre a Firenze, nella Galleria di Arte Moderna ubicata all’interno di Palazzo Pitti, ne potete ammirare il modello in gesso.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e suo social.

Sculpture of the day: Cecioni’s Mother

The sculpture of the day that I propose to you today on the occasion of Mother’s Day is the Mother, sculpted by Adriano Cecioni.

The artist managed to capture the playfulness and all the naturalness of a moment shared between mother and son. THE woman is portrayed in simple clothes and has returned home from the fields.

He allows himself a moment of leisure by removing some excessive worries and tiredness. After breastfeeding the baby she plays with him.

She pulls him away from her by supporting her weight with her hands and he reaches out to her. She doesn’t want to detach from it and she seems to want to play with her hair or who knows about her, maybe she simply wants to go back to feeding from her mother’s breasts.

While the artist was working on this sculptural group, he had the opportunity to discuss several times with a dear friend on the proposed theme. That friend a few years later would win the Nobel Prize for literature: Giosué Carducci.

The exchange of ideas between the sculptor and the poet is known thanks to the dense correspondence that the two exchanged and which is still well kept today. According to both, the work should have depicted a real moment, without frills but full of feelings.

Cecioni’s sculpture was presented to the public for the first time during the International Exhibition of Fine Arts in Turin in 1880 and critics did not appreciate his work at all, accusing the artist of having depicted reality as it was without any filter nor poetic embellishment.

Hearing of the harsh criticism of the sculpture, he wanted to publish a poem entitled to his mother in the most widely read and fashionable magazine of the time.

Carducci had understood the deepest meaning of the work from afar and those verses seemed to perfectly describe the sculpture of his friend Cecioni.

The sculptor Ariano Cecioni was born in Florence in 1836 and was one of the most animated supporters of the realist movement.

He studied at the Academy of Fine Arts in Florence under the careful guidance of Aristodemo Costoli.

He was able to actively participate in the second war of independence and won a scholarship to enrich his artistic training in Naples

In the 1870s, Adriano Cecioni worked first in Paris and then in London before returning to Italy.

He passed away in Florence, six years after having sculpted the Mother.

To admire Cecioni’s Mother with your own eyes you have to go to the Gallery of Modern Art in Rome while in Florence, in the Gallery of Modern Art located inside Palazzo Pitti, you can admire the plaster model.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by making an appointment for the next posts and his social networks.

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Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

Chi non conosce Michelangelo Buonarroti? Scultore, pittore, architetto e raffinato poeta. Ma chi è il suo alter ego che gli da voce sul blog michelangelobuonarrotietornato.com e sui social connessi? Antonietta Bandelloni, art blogger e scrittrice toscana appassionata d'arte. Da più di dieci anni si dedica allo studio approfondito delle opere e della tormentata esistenza di Michelangelo Buonarroti. Per contattare Antonietta Bandelloni per collaborazioni, inviti, sponsorizzazioni o altro inviate una mail direttamente a antoniettabandelloni@gmail.com ENG: Who doesn't know Michelangelo Buonarroti? Sculptor, painter, architect and refined poet. But who is his alter ego that gives him a voice on the blog michelangelobuonarrotietornato.com and on the connected social networks? Antonietta Bandelloni, a Tuscan art blogger and writer passionate about art. For over ten years she has devoted himself to the in-depth study of Michelangelo Buonarroti's works and tormented existence. To contact Antonietta Bandelloni for collaborations, invitations, sponsorships or other send an email directly to antoniettabandelloni@gmail.com Mostra tutti gli articoli di Michelangelo Buonarroti