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La Scultura del giorno: Flora di Pietro Tenerani

La Scultura del giorno che vi propongo oggi è Flora di Pietro Tenerani, realizzata dall’artista nella prima metà dell’Ottocento.

L’opera gli fu commissionata dal futuro zar Alessandro II nel 1838, durante il suo viaggio in Italia. Ebbe infatti modo di vedere il modello al quale l’artista aveva già realizzato nel 1835 e se ne invaghì. Tenerani riuscì a portare a termine il lavoro in tempi contenuti tanto che nel novembre del 1840, Flora arrivò a San Pietroburgo.

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Solo cinque anni più tardi, nel 1845, lo zar Nicola ebbe modo di ammirare una replica di Flora nello studio romano dell’artista. Fu durante quel viaggio che poi commissionò a Luigi Bienaimé Amore che abbevera le colombe.

Il bozzetto originale di Flora si trova a Roma mentre la scultura appartiene all’Hermitage Museum di San Pietroburgo.

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Flora è la dea della primavera e Tenerani la raffigurò come una giovane donna a busto nudo, con un elegante panneggio mosso dal vento che le copre le gambe. Sta avanzando passo dopo passo e con parte del panneggio ha creato una sacca ricolma di fiori.

L’acconciatura raccolta dei capelli è decorata con una ghirlanda fiorita.

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Molto probabilmente Tenerani prese ispirazione per la sua Flora da una scultura antica appartenente alle Gallerie degli Uffizi che mostra la stagione della primavera.

Come accennato prima, la prima trasposizione in marmo dell’opera fu per Alessandro di Russia ma ne seguirono altre copie, una delle quali fu comprata dal principe consorte Albert nel 1849 per la sua collezione a Osborne e oggi la potete ammirare presso la Royal Collection Trust.

La stagione della primavera degli Uffizi
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Il libro

Se volete approfondire la conoscenza sulla vita e le opere di Pietro Tenerani, vi consiglio il volume che vedete in foto.

Il libro propone una moderna e accurata lettura di Pietro Tenerani, massimo protagonista tra gli scultori carraresi del XIX secolo. Trasferitosi a Roma nel 1824, iniziò una felice carriera ottenendo il riconoscimento di insigni committenti, da Ludovico re di Baviera a papa Pio IX, fino agli zar di Russia e suscitando l’interesse dei principali scrittori del tempo, come Giacomo Leopardi e Pietro Giordani, che lo indicò come il successore di Canova.

Lo studio inerente alla ricostituzione del suo vasto catalogo è accompagnato, nel volume, dall’analisi del contesto storico, artistico e culturale in cui operò Tenerani.

Il libro lo trovate QUA.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

Sculpture of the day: Flora by Pietro Tenerani

The Sculpture of the day that I propose to you today is Flora by Pietro Tenerani, created by the artist in the first half of the nineteenth century.

The work was commissioned by the future Tsar Alexander II in 1838, during his trip to Italy who was able to see the model on which the artist had already made in 1835. Tenerani managed to complete the work in a short time, both that in November 1840, Flora arrived in St. Petersburg.

Only five years later, in 1845, Tsar Nicholas was able to admire a replica of Flora in the artist’s Roman studio. It was during that trip that he then commissioned Luigi Bienaimé to Love Watering the Doves.

The original sketch of Flora is in Rome while the sculpture belongs to the Hermitage Museum in St. Petersburg.

Flora is the goddess of spring and Tenerani depicted her as a young woman with a bare torso, with elegant drapery blowing in the wind covering her legs. She is advancing step by step and with part of the drapery she has created a bag full of flowers.

Her hair updo is decorated with a flower garland.

Most likely Tenerani took inspiration for his Flora from an ancient sculpture belonging to the Uffizi Galleries showing the season of spring.

As mentioned before, the first transposition in marble of the work was for the Grand Duke Alexander of Russia but other copies followed, one of which was bought by the prince consort Albert in 1849 for his collection in Osborne and today you can admire it at the Royal Collection Trust.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by making an appointment for the next posts and on social media.

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