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L’affresco sfregiato di Palazzo Vecchio

Sapete che all’interno di Palazzo Vecchio c’è un affresco deturpato da incisioni di nomi, date e altre scritte che segnano profondamente la superficie dipinta?

Si trova all’interno della Sala di Leone X, proprio al di sotto della raffigurazione della Venuta di Leone X a Firenze accaduta nel 1515. L’affresco in questione realizzato a monocromo ha come soggetto Leone X che invia in dono a Firenze la papalina e la spada.

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Giovanni de’ Medici, salito sul soglio pontificio con il nome di Leone X nel 1513, era il quarto figliolo di Lorenzo de’ Medici e Clarice Orsini. La sua politica espansionistica riuscì a garantire alla propria famiglia di origine l’acquisizione di nuovi domini.

Lo stretto e lungo affresco ad altezza d’occhi fu realizzato da Van Der Straet Jan detto Giovanni Stradano sotto la direzione del Vasari, fra il 1558 e il 1562.

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Rappresenta il momento in cui il primo pontefice della casata Medici inviò il berrettone e la spada benedetti ai Priori della Signoria fiorentina. Uno dono che i papi facevano ai difensori e amici del clero.

L’episodio affrescato dello Stradano è permeato da un’ironia non certo casuale. Se osservate bene i vari personaggi presenti, non vi sfuggiranno alcuni tratti caricaturali degli stessi. Il Marzocco, da lungi simbolo della Repubblica Fiorentina, viene raffigurato con sembianze scimmiesche ma non solo.

Dinnanzi al mio David, simbolo delle libertà repubblicane, l’artista volle posizionare un cane che fa la cacca: un atto irriverente a mostrare il disprezzo dello Stradano nei confronti della Repubblica Fiorentina data la sua stretta relazione con la causa medicea.

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L’affresco è posizionato ad altezza d’occhi e quindi sono ben visibili le incisioni che sono servite per trasporre sull’intonaco ancora umido i disegni dei cartoni.

Ci sono però anche numerose scritte lasciate da vandali seicenteschi che hanno sfregiato l’opera con disprezzo, incidendola con date, nomi e motti.

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Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

The scarred fresco of Palazzo Vecchio

Do you know that inside Palazzo Vecchio there is a fresco marred by engravings of names, dates and other writings that deeply mark the painted surface?

It is located inside the Hall of Leo X, just below the depiction of the Coming of Leo X in Florence which took place in 1515. The monochrome fresco in question has as its subject Leo X who sends the skullcap to Florence as a gift. the sword.

Giovanni de ‘Medici, who ascended the papal throne with the name of Leo X in 1513, was the fourth son of Lorenzo de’ Medici and Clarice Orsini. His expansionist policy managed to guarantee his family of origin the acquisition of new domains.

The narrow and long fresco at eye level was made by Van Der Straet Jan known as Giovanni Stradano under the direction of Vasari, between 1558 and 1562.

It represents the moment in which the first pontiff of the Medici family sent the blessed cap and sword to the Priors of the Florentine Signoria. A gift that the popes gave to the defenders and friends of the clergy.

The frescoed episode of the Stradano is permeated by an irony that is certainly not casual. If you look closely at the various characters present, you will not miss some caricatured features of the same. The Marzocco, long a symbol of the Florentine Republic, is depicted with simian features but not only.

In front of my David, a symbol of republican liberties, the artist wanted to place a dog that poops: an irreverent act to show Stradano’s contempt for the Florentine Republic given its close relationship with the Medici cause.

The fresco is positioned at eye level and therefore the engravings that were used to transpose the drawings of the cartoons onto the still damp plaster are clearly visible.

However, there are also numerous writings left by seventeenth-century vandals who scorned the work with contempt, engraving it with dates, names and mottos.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by giving you an appointment at the next posts and on social networks.

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