La Scultura del Giorno: l’Ercole e Caco del Bandinelli
La scultura del giorno che voglio proporvi oggi è l’Ercole e Caco del Bandinelli, ultimata nel 1534.
Un’opera che avrei dovuto scolpire io e invece finì fra le mani di chi sciupò quel bel marmo tanto da farlo sembrare un sacco di poponi.
Era il 1505 e avevo appena ultimato il David quando il Soderini, l’allora gonfaloniere della Repubblica, mi assillava di continuo nel tentativo di farmi accettare la commissione di una grandiosa opera che avesse equilibrato visivamente il re di Israele, da posizionare dalla parte opposta.
Mentre il David era il palese simbolo della forza intellettuale e della vittoria della Signoria sui Medici, il gruppo di Ercole e Caco sarebbe divenuto di fatto un’allegoria della potenza e della forza fisica repubblicana.
Il 10 maggio del 1505 il Soderini si prese la briga di scrivere ad Alberico Malaspina, il Marchese di Massa, per avanzare la richiesta di mettere da parte un blocco di marmo di qualità di notevoli dimensioni, per una scultura destinata a decorare Piazza della Signoria.
Provai a progettare qualcosa di concreto ma Giulio II fresco di nomina papale m’attendeva a Roma e, per meglio convincermi, aveva già versato sul mio conto fiorentino sonanti denari.
Non potevo dire di no al papa e così partii alla volta di Roma.
Passò il tempo, tornò l’egemonia medicea al potere e il grande blocco, nel 1530, fu affidato nelle mani del Bandinelli che non si fece scrupoli nel creare uno sgraziato gigante che sovrasta un poveromo.
Non pensate che il Bandinelli non andasse a genio solo a me: era capace di risultare antipatico, strafottente, presuntuoso e prepotente agli occhi di tutti.
Solo Cosimo I tollerava le sue intemperanze e ancora non ho capito perchè.
Il tema centrale del gruppo scultoreo è l’episodio di Ercole che sconfigge Caco narrato dai poeti nella saga delle Dodici Fatiche di Ercole.
Come al solito il Bandinelli esagerò con le proporzioni realizzando figure per niente aggraziate, con la pretesa di uguagliare il mio David.
Quei muscoli messi un po’ a caso nemmeno sono un pezzo di bravura ma affliggono di gigantismo quel colosso dalla testa troppo piccola.
Baccio volle firmare l’opera nelle specchiature del piedistallo, arricchito con allusioni che rimandano col pensiero alle altre fatiche d’Ercole come il cinghiale di Erimanto, una delle nove teste di cane dell’Idra e il leone Nemeo.
Il gruppo di Ercole e Caco è stato appena ultimato di restaurare nell’aprile 2023 grazie al supporto economico di Ferragamo.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
Sculpture of the Day: Bandinelli’s Hercules and Cacus
The sculpture of the day that I want to propose to you today is Bandinelli’s Hercules and Cacus, completed in 1534. A work that I should have sculpted myself and instead ended up in the hands of those who ruined that beautiful marble so much that it looked like a sack of melons.
It was 1505 and I had just completed David and Soderini when the then standard bearer of the Republic constantly pestered me in an attempt to get me to accept the commission of a grandiose work that would visually balance the king of Israel, to be placed on the opposite side.
While David was the clear symbol of the intellectual strength and victory of the Lordship over the Medici, the group of Hercules and Cacus would in fact become an allegory of republican power and physical strength.
On 10 May 1505 Soderini took the trouble to write to Alberico Malaspina, the Marquis of Massa, to make the request to set aside a block of quality marble of considerable size, for a sculpture intended to decorate Piazza della Signoria.
I tried to plan something concrete but Julius II, fresh from his papal appointment, was waiting for me in Rome and to better convince me he had already paid a lot of money into my Florentine account. I couldn’t say no to the Pope and so I left for Rome.
Time passed, the Medici hegemony returned to power and the great block, in 1530, was entrusted into the hands of Bandinelli who had no scruples in creating an ungainly giant towering over a poor man. Don’t think that Bandinelli wasn’t the only one I liked: he was capable of being unpleasant, arrogant, presumptuous and overbearing in everyone’s eyes.
Only Cosimo I tolerated his excesses and I still don’t understand why.
The central theme of the sculptural group is the episode of Hercules defeating Cacus narrated by the poets in the saga of the Twelve Labors of Hercules. As usual, Bandinelli exaggerated with the proportions, creating figures that were not at all graceful, with the claim of equaling my David. Those muscles placed a bit at random are not even a piece of skill but they afflict with gigantism and that colossus with a head that is too small is enough.
Baccio wanted to sign the work in the mirrors of the pedestal, enriched with allusions that bring to mind the other labors of Hercules such as the Erymanthian boar, one of the nine dog heads of the Hydra and the Nemean lion.
The Ercole e Caco group was just completed restoring in April 2023 thanks to the financial support of Ferragamo.
For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in future posts and on social media.

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