25 marzo: ecco perché si festeggia il capodanno fiorentino
Fino al 1749 a Firenze il nuovo anno cominciava il 25 marzo, non il 1 gennaio come imponeva il calendario riformato sotto il papato di Gregorio XII, entrato in vigore il 4 ottobre 1582.
Un’anomalia tutta toscana che obbliga sempre a fare i conti quando ci si trova dinnanzi a documenti redatti prima del 1749: si rischia sempre di prendere fischi per fiaschi, aggiungendo o togliendo un anno alle date.
Come mai il capodanno fiorentino ricorreva il 25 marzo?
Ve lo spiego subito. L’usanza risaliva al Medioevo quando in città si stabilì di dare inizio all’anno proprio nel giorno in cui la Chiesa celebrava e celebra tutt’oggi l’incarnazione di Gesù Cristo attraverso la Vergine Maria: la Santissima Annunziata.
Il calendario gregoriano venne adottato da Firenze sola successivamente, nel novembre del 1749. Fu allora che il Granduca Francesco III di Lorena emise un decreto per far coincidere la data di Roma con quella cittadina.
Il Capodanno Fiorentino viene festeggiato abitualmente con un corteo storico che attraversa la città. Parte dal Palagio di Parte Guelfa fino a raggiungere la meravigliosa Basilica della Santissima Annunziata per poi far ritorno al medesimo Palagio passando per Via dei Servi, Piazza Duomo, via Calzaiuoli e altri luoghi della città.
Sono tante le iniziative che di anno in anno Firenze propone a cittadini e visitatori quindi non perdete l’occasione di festeggiare in grande stile il capodanno fiorentino.
Il libro
Se volete approfondire la vostra conoscenza in merito alla storia di Firenze, vi consiglio il libro “Storia illustrata di Firenze” a cura di Franco Cardini.
Il testo e le immagini accompagnano il lettore in un viaggio tutto fiorentino in cui il glorioso passato della città si snoda fino al presente, assorbendone i confini e brillando di nuovo splendore. Partendo dalle origini, Cardini ripercorre i tempi della “florentina libertas” per poi passare ai fasti del principato mediceo e asburgo-lorenese, e arrivare infine alla Firenze del XX secolo, con i suoi momenti di difficoltà e le sue crisi, ma anche con la sua carica inventiva e la sua instancabile spinta al rinnovamento.
Il vostro Michelangelo Buonarroti per il momento vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
March 25: this is why the Florentine New Year is celebrated
Until 1749 in Florence the new year began on March 25, not on January 1 as required by the reformed calendar under the papacy of Gregory XII, which came into force on October 4, 1582.
An all-Tuscan anomaly that always forces you to do the math when you find yourself in front of documents drawn up before 1749: you always risk taking boos for fiascos, adding or subtracting a year from the dates.
Why was the Florentine New Year’s Eve celebrated on March 25?
I’ll explain it to you right away. The custom dates back to the Middle Ages when it was decided in the city to start the year on the very day on which the Church celebrated and still celebrates the incarnation of Jesus Christ through the Virgin Mary: the Santissima Annunziata.
The Gregorian calendar was adopted by Florence only later, in November 1749. It was then that the Grand Duke Francesco III of Lorraine issued a decree to make the date of Rome coincide with that of the city.
The Florentine New Year is usually celebrated with a historical procession that crosses the city. It starts from the Palagio di Parte Guelfa until it reaches the marvelous Basilica of the Santissima Annunziata and then returns to the same Palagio passing through Via dei Servi, Piazza Duomo, via Calzaiuoli and other places in the city.
There are many initiatives that Florence offers to citizens and visitors every year, so don’t miss the opportunity to celebrate the Florentine New Year in style.
Your Michelangelo Buonarroti for the moment greets you by making an appointment for the next posts and on social media.

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