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I Mondi di Marco Polo in mostra a Palazzo Ducale a Venezia

La mostra dal titolo “I Mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento”, dedicata al cittadino del mondo di origini veneziane che ha reso possibile la conoscenza dell’Oriente alle nostre latitudini, ha aperto i battenti a Palazzo Ducale a Venezia e proseguirà fino al 29 settembre 2024.

Organizzata nell’anno in cui ricorrono i 700 anni dalla morte di Marco Polo, l’esposizione non è solo un omaggio all’uomo ma anche alla volontà di condividere le suggestioni da lui stesso raccontate nell’opera letteraria Il Milione, fonte inesauribile di ispirazione per studiosi, esploratori, viaggiatori di ogni epoca. 

Foto di Irene Fanizza
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Celebrare Marco Polo e il suo itinerario a 700 anni dalla morte è l’occasione per raccontare la sua vita, la sua sete di conoscenza, la spinta verso il confronto, la volontà di scoprire nuove prospettive e altri modi di vivere e, soprattutto, di condividere poi tutto questo.

Per dirla con le sue stesse parole acciocché si potessero sapere le cose che sono per lo mondo di quelle terre e popolazioni lontane. 

Foto di Irene Fanizza
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La vita di Marco Polo è indissolubilmente collegata alla geografia storica, culturale, politica e umana dell’Europa, del Medio Oriente e dell’Asia del Duecento che contribuì a far conoscere.

Un patrimonio fatti di abitudini, usi, costumi e idee portate da Marco Polo a Venezia del XIII secolo: un tesoro inestimabile.

Foto di Irene Fanizza
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Un viaggio nel viaggio dunque per ricordare gli incontri, reali o inventati che fossero ma anche quegli incontri che ebbe e che non volle raccontare, attraverso un percorso attraverso i Paesi visitati dall’illustre veneziano in oltre vent’anni, attraverso oltre 300 opere provenienti dalle collezioni civiche, dalle maggiori e più importanti istituzioni italiane ed europee fino a prestiti dei musei dell’Armenia, Cina, Qatar, per condividere, nel modo più esaustivo possibile, i mondi di Marco Polo.

Il viaggio ha inizio a Venezia, nella casa di Marco Polo ubicata nell’area di san Giovanni Crisostomo, dal sotoportego, corte seconda, ponte del Milion, con la restituzione degli inediti reperti, frutto di scavi e studi condotti nell’area del Teatro Malibran che permettono oggi di avere un’idea più precisa della loro casa-fondaco dei Polo.

Foto di Irene Fanizza
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Ad essere protagonista nella mostra è anche la Venezia cosmopolita e i suoi cittadini che fecero del viaggio continuo la propria esistenza così come viene testimoniato dalle diverse incursioni nella cartografia e dalle maestose decorazioni della Sala dello Scudo negli Appartamenti del Doge che riproducono, oltre ai possedimenti della Repubblica nel Cinquecento, le regioni lontane esplorate da veneziani e dalla stessa famiglia Polo e che il pubblico, in occasione della mostra, potrà nuovamente ammirare.

In mostra è presente anche il testamento di Marco Polo, un lascito materiale e morale, tra gli oggetti, le monete del tempo che il mercante avrà maneggiato, i tessuti, le ceramiche e le spezie che non manca mai di nominare; un salto nel mito e nell’opera letteraria, nel racconto preciso e verosimile di un viaggio di vent’anni, nato dall’incontro con Rustichello da Pisa nelle prigioni genovesi, scaturito dalla memoria precisa e prodigiosa di Marco Polo unito alla ricchezza della scrittura del letterato. 

Foto di Irene Fanizza
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Cardine di una delle sezioni è proprio Il Milione, che consegna la vita di un comune mercante veneziano alla storia, alla fama, all’immortalità. Un testo che attraversa i secoli, proliferando in traduzioni e diverse versioni.

Il progetto dei Musei Civici intende ricordare anche il valore di inclusività culturale del viaggio, l’apertura, la curiosità verso ciò che è altro da noi, partendo dall’insegnamento di un giovane veneziano e della sua volontà di conoscenza, rispettosa verso il mondodelle persone, delle culture, delle diverse fedi e culti religiosi si rende conto, raccontando di popolazioni cristiane nelle varie declinazioni, compresa quella nestoriana, del culto e dei misticismi dell’Islam, dei Cinesi Confuciani, Buddhisti, Taoisti, dell’Induismo in India.  

Foto di Irene Fanizza
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I mondi di Marco Polo è organizzata nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Venezia e dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei 700 anni della morte di Marco Polo, presieduto dal Sindaco Luigi Brugnaro e realizzata con la collaborazione speciale dell’Università Ca’ Foscari Venezia e l’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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The Worlds of Marco Polo on display at the Palazzo Ducale in Venice

The exhibition entitled “The Worlds of Marco Polo. The journey of a thirteenth-century Venetian merchant”, dedicated to the citizen of the world of Venetian origins who made knowledge of the East possible in our latitudes, opened its doors at Palazzo Ducale in Venice and will continue until 29 September 2024.

Organized in the year in which the 700th anniversary of Marco Polo’s death occurs, the exhibition is not only a tribute to the man but also to the desire to share the suggestions he himself recounted in the literary work Il Milione, an inexhaustible source of inspiration for scholars, explorers, travelers of every era.

Celebrating Marco Polo and his itinerary 700 years after his death is an opportunity to talk about his life, his thirst for knowledge, the drive towards comparison, the desire to discover new perspectives and other ways of living and, above all, of then share all this.

To put it in his own words “so that we could know the things that are for the world” of those distant lands and populations.

Marco Polo’s life is inextricably linked to the historical, cultural, political and human geography of thirteenth-century Europe, the Middle East and Asia that he contributed to making known.

A heritage made up of habits, habits, customs and ideas brought by Marco Polo to 13th century Venice: a priceless treasure.

A journey within a journey therefore to remember the meetings, whether real or invented but also those meetings he had and did not want to tell, through a journey through the countries visited by the illustrious Venetian in over twenty years, through over 300 works coming from civic collections, from the largest and most important Italian and European institutions up to loans from museums in Armenia, China, Qatar, to share, in the most exhaustive way possible, the worlds of Marco Polo.

The journey begins in Venice, in Marco Polo’s house located in the area of San Giovanni Crisostomo, from the sotoportego, second courtyard, Ponte del Milion, with the return of the unpublished finds, the result of excavations and studies conducted in the area of the Malibran Theater which today allow us to have a more precise idea of their Polo warehouse-house.

The protagonist of the exhibition is also cosmopolitan Venice and its citizens who made continuous travel their existence as demonstrated by the various forays into cartography and the majestic decorations of the Sala dello Scudo in the Doge’s Apartments which reproduce, in addition to the possessions of the Republic in the sixteenth century, the distant regions explored by Venetians and by the Polo family themselves and which the public will be able to admire again on the occasion of the exhibition.

Also on display is Marco Polo’s will, a material and moral legacy, among the objects, the coins of the time that the merchant will have handled, the fabrics, the ceramics and the spices that he never fails to mention; a leap into myth and literary work, in the precise and plausible story of a twenty-year journey, born from the meeting with Rustichello da Pisa in the Genoese prisons, arising from the precise and prodigious memory of Marco Polo combined with the richness of the writing of the literary.

The cornerstone of one of the sections is Il Milione, which delivers the life of a common Venetian merchant to history, fame and immortality. A text that spans the centuries, proliferating in translations and different versions.

The Civic Museums project also intends to remember the value of cultural inclusiveness of travel, openness, curiosity towards what is other than us, starting from the teaching of a young Venetian and his desire for knowledge, respectful towards the world: he becomes aware of the people, cultures, different faiths and religious cults, telling about Christian populations in various declinations, including the Nestorian one, the cult and mysticism of Islam, the Chinese Confucians, Buddhists, Taoists, Hinduism in India .

The worlds of Marco Polo is organized as part of the initiatives promoted by the Municipality of Venice and the National Committee for the Celebrations of the 700th anniversary of the death of Marco Polo, chaired by the Mayor Luigi Brugnaro and carried out with the special collaboration of the Ca’ Foscari University Venice and the Italian Cultural Institute of Shanghai.

For the moment, your always Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in the next posts and on social media.

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