14 luglio 1902: il crollo del campanile di San Marco
Era la mattina del 14 luglio del 1902 quando il campanile di San Marco crollò fragorosamente divenendo in pochi secondi un cumulo di macerie alto venti metri.
Su Piazza San Marco pareva calata la nebbia: il polverone coprì ogni cosa e i passanti sentirono la terra tremare sotto i pedi. Stando a quanto riportato da alcune cronache, alcune sostengono che il crollo avvenne alle 9,47 mentre altre affermano che il campanile sia crollato alle 9,52.
Poco cambia alla fine dei conti: era rimasto in piedi nonostante un forte terremoto e l’attacco dei fulmini ma fu l’azzardo degli uomini a raderlo al suolo.
Pochi anni prima di quel clamoroso crollo, erano stati eseguiti dei lavori assai discutibili alla base dell’edificio che, poco a poco, avevano minato la stabilità del campanile in modo irreversibile.
Sopra la porta principale s’era aperta una brutta crepa che arrivava quasi in cima al campanile. Poche ore prima del disastro le cose erano peggiorate in modo drammatico e sia la Piazza che le botteghe al di sotto le Procuratie Nuove erano state sgomberate.
Il crollo grazie al cielo non causò né feriti né morti anche se si narra che l’unico a rimetterci le penne fu il catto del custode. La sera dopo il disastro fu subito annunciata dal consiglio comunale la ricostruzione del Campanile di San Marco.
La Loggetta del Sansovino che decorava la base fu ricostruita adoperando i materiali recuperati dell’originale anche se per forza di cose le integrazioni furono molte.
I lavori di ricostruzione furono condotti su progetto di Luca Beltrami e proseguirono fono al 6 marzo del 1912. Poco più di un mese dopo, il 25 aprile del 1912, il nuovo campanile di San Marco fu inaugurato in pompa magna ed è quello che vediamo oggi svettare sulla piazza.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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