19 novembre 1523: fu eletto papa il committente del Giudizio Universale
Il 19 novembre del 1523 fu eletto papa Giulio Zanobi di Giuliano de’ Medici grazie anche all’importante supporto di Carlo V. Succedendo a papa Adriano VI, il nuovo pontefice fiorentino prese il nome di Clemente VII.
Fu proprio lui a commissionarmi il grande affresco del Giudizio Universale per la Cappella Sistina anche se poi non ebbe modo nemmeno di vedermi iniziare a metter mano ai pennelli.
Cominciai infatti a lavorare all’affresco solo dopo alla sua morte, grazie a papa Paolo III che mi confermò il prestigioso incarico.
Clemente VII era il figlio naturale e poi legittimato di Giuliano de’ Medici, ucciso anni prima durante la Congiura dei Pazzi. Dopo la morte del padre fu affidato dallo zio Lorenzo il Magnifico alle cure di Antonio da Sangallo ma poco tempo dopo il Magnifico preferì tornare a gestire da solo la sua educazione.
Il 9 maggio del 1513, Giulio fu nominato arcivescovo della città di Firenze da suo cugino papa Leone X: tutta roba di famiglia.
Quell’elezione di un nuovo pontefice in casa Medici avrebbe significato per me altri importanti progetti e in effetti così fu.
Il suo pontificato durò 11 anni. Fui entusiasta di quell’elezione sebbene tanto poco amassi i Medici: per me significava lavoro.
In una lettera che scrissi a Topolino a Carrara, ovvero a Domenico di Giovanni da Settignano, misi nero su bianco il mio entusiasmo in questi termini: “Arete inteso chome Medici è facto papa, di che mi pare si sia rallegrato tucto el mondo; ond’io stimo che qua, circha l’arte, si farà molte chose. Però servite bene e chon fede, acciò che e’ s’abbi onore...”

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19 November 1523: the person who commissioned the Last Judgment was elected pope
On 19 November 1523, Giuliano de’ Medici’s Giulio Zanobi was elected Pope thanks also to the important support of Charles V. Succeeding Pope Adrian VI, the new Florentine pontiff took the name of Clement VII.
It was he who commissioned me to paint the great fresco of the Last Judgment for the Sistine Chapel even though he never even had the opportunity to see me start to put my hands to the brushes.
In fact, I only started working on the fresco after his death, thanks to Pope Paul III who confirmed the prestigious assignment for me.
Clement VII was the natural and then legitimized son of Giuliano de’ Medici, killed years earlier during the Pazzi Conspiracy. After his father’s death he was entrusted by his uncle Lorenzo the Magnificent to the care of Antonio da Sangallo but a short time later the Magnificent preferred to return to managing his education alone.
On May 9, 1513, Giulio was appointed archbishop of the city of Florence by his cousin Pope Leo X: all family stuff.
That election of a new pontiff in the Medici household would have meant other important projects for me and in fact that was the case.
His pontificate lasted 11 years. I was enthusiastic about that election even though I loved the Medici so little: for me it meant work.
In a letter I wrote to Topolino in Carrara, or to Domenico di Giovanni da Settignano, I put my enthusiasm on paper in these terms: “Arete inteso chome Medici è facto papa, di che mi pare si sia rallegrato tucto el mondo; ond’io stimo che qua, circha l’arte, si farà molte chose. Però servite bene e chon fede, acciò che e’ s’abbi onore...”
For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in future posts and on social media.

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