Se non son pazzi son traditori e tristi
Già dai primi giorni dell’estate del 1515 nei palazzi del Vaticano già si vociferava di mandarmi a cercar marmi nelle cave di Seravezza.
Leone X de’ Medici era stato incoronato papa il 19 marzo del 1513, dopo essere stato ordinato solo sei giorni prima sacerdote e vescovo. Proprio così, era un semplice diacono che non certo per meriti salì al soglio di Pietro ma in virtù della potente e danarosa famiglia che aveva alle spalle.
Ovviamente ero a conoscenza della volontà del pontefice di mandarmi nelle pertinenze di Pietrasanta e nel luglio del 1515 incaricai il mi fratello Buonarroto di informarsi dallo scultore Michele da Settignano che lavorava proprio in quel di Pietrasanta, se entro la fine dell’estate sarebbe riuscito a ottenere dei blocchi di marmo da là.
In quel momento non sarei potuto andare di persona a controllare ma nemmeno volevo rimanere a Carrara. Non avevo validi collaboratori lì di cui potermi fidare completamente che potessero trattare e tener testa ai carrarini stessi “A Charrara non voglio andare io, perchè non posso e non posso mandare nessuno che sia el bisogno, perché se e non son pazi e’ son traditori e tristi”.
In quel momento non ero in buon rapporti con chi lavorava per me a Carrara e volentieri me ne sarei andato ma avevo bisogno di trovare un posto sicuro dove estrarre ottimi marmi. La proposta del pontefice pareva cadere a fagiuolo ma poi feci presto a ricredermi e a voler rimanere nei luoghi di estrazione che ben conoscevo.
Mentre da Pietrasanta iniziarono a corteggiarmi mandandomi lettere in cui si raccontava che lì era possibile estrarre blocchi di grandi dimensioni e in grandi quantità, a Firenze e a Roma si iniziava a vociferare non volessi andare in quel di Seravezza per mio tornaconto, ovvero per fare un favore al marchese Malaspina.
Vista la mia riluttanza e il temporeggiare nel far fagotto per partire alla volta di Seravezza, il cardinale Giulio dei medici, futuro papa Clemente VII, con una lettera mi comunicò che per volere di Leone X avrei dovuto da allora in poi estrarre i marmi nelle pertinenze di Pietrasanta, che mi fosse piaciuto o meno.
Per i Medici che in pratica si erano fatti donare in modo coercitivo gli agri marmiferi della zona, era vantaggioso estrarre lì i marmi in quanto non avrebbero più dovuto pagare alcuna gabella al Malaspina, ovvero una sorta di dazio.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
If they are not crazy they are traitors and sad
Already from the first days of the summer of 1515 there were already rumors in the Vatican palaces of sending me to look for marble in the quarries of Seravezza.
Leo That’s right, he was a simple deacon who certainly rose to the throne of Peter not through merit but by virtue of the powerful and wealthy family he had behind him.
Obviously I was aware of the pontiff’s desire to send me to the Pietrasanta area and in July 1515 I instructed my brother Buonarroto to find out from the sculptor Michele da Settignano who worked precisely in Pietrasanta, whether by the end of the summer he would be able to obtain some marble blocks from there.
At that moment I couldn’t go in person to check but I didn’t want to stay in Carrara either. I didn’t have valid collaborators there who I could completely trust who could negotiate and stand up to the Carrarini themselves. and sad.”
At that moment I was not on good terms with those who worked for me in Carrara and I would have gladly left but I needed to find a safe place to extract excellent marble. The pontiff’s proposal seemed to fall on deaf ears but then I quickly changed my mind and wanted to stay in the places of extraction that I knew well.
While from Pietrasanta they began to court me by sending me letters telling me that it was possible to extract large blocks there in large quantities, in Florence and Rome there were rumors that I didn’t want to go to Seravezza for my own gain, or to do a favor. to the Marquis Malaspina.
Given my reluctance and the delay in packing up to leave for Seravezza, Cardinal Giulio del Medici, future Pope Clement VII, informed me in a letter that at the behest of Leo of Pietrasanta, whether I liked it or not.
For the Medici, who in practice had coercively donated the marble farms in the area, it was advantageous to extract the marbles there as they would no longer have to pay any gabelle to Malaspina, that is, a sort of duty.
For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in future posts and on social media.

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