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Il Tabernacolo delle Fonticine a Firenze

Oggi voglio portarvi con me a Firenze alla scoperta di una di quelle opere d’arte all’aria aperta, o come dicono gli americani e chi ama gli anglicismi en plein air, che merita di essere conosciuta. Vi sto parlando del Tabernacolo delle Fonticine.

Dove si trova

Lo potete vedere passeggiando per via Nazionale, in prossimità dell’incrocio con via Ariento anche se in realtà è stato postato lì all’incirca nel 1850. In origine era in Via Santa Caterina ma venne smontato e rimontato dov’è oggi dopo l’allargamento della strada.

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Le figure rappresentate

Al centro del Tabernacolo c’è la Madonna seduta in trono con il Bimbo che benedice chi passa di lì con le due dita alzate mentre sta in piedi sulla gamba destra della Mamma. Il bambino in ginocchio vestito di pelli San Giovannino, patrono di Firenze, che guardando Gesù porta le mani incrociate al petto.

Ai lati del trono sono disposti a coppie Santa Barbara e San Luca da una parte e San Jacopo e Santa Caterina dall’altra.

Guardate quelle teste che spuntano dalla cornice fra i frutti e le frasche degli aranci: vi ricordano qualcosa? Hanno molto a che fare con i profeti e le sibille che disegnai per la cornice del Tondo Doni.

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Le fonticine e quel nome insolito

Il nome del Tabernacolo deriva dalle sette cannelle che lasciano fluire l’acqua nella vasca proprio al di sotto dell’opera di ceramica invetriata. Le sette cannelle sono sostenute da altrettante teste di cherubino scolpite nel marmo.

La commissione

Il Tabernacolo delle Fonticine è una grandiosa opera in terracotta invetriata policroma realizzata da Girolamo e Giovanni della Robbia. Fu commissionata ai due artisti nel 1522 dal Reame di Biliemme, detto anche di Bailamme, come riportato sulle iscrizioni che si trovano sul basamento: “questo devoto tabernacholo ano fatto fare gluomini del reame di Belieme. Posto in via sancta Catherina. MDXXII

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Il Reame di Bailamme era una brigata rionale che si riuniva per far festa nelle ricorrenze cittadine e contribuì a decorare il rione con opere prestigiose come questa. Nel 1629 però Cosimo II sciolse il gruppo per ragioni di ordine pubblico.

Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti con i suoi racconti

The Tabernacle of the Fonticine in Florence

Today I want to take you with me to Florence to discover one of those works of art in the open air, or as Americans and those who love Anglicisms en plein air say, which deserves to be known. I’m talking to you about the Tabernacle of the Fonticine.

Where is it

You can see it walking along via Nazionale, near the intersection with via Ariento even though it was actually posted there around 1850. It was originally in Via Santa Caterina but was dismantled and reassembled where it is today after the enlargement. of the road.

The figures represented

In the center of the Tabernacle there is the Madonna seated on the throne with the Child who blesses whoever passes by with her two fingers raised while she is standing on the right leg of the Mother. The kneeling child dressed in skins San Giovannino, patron saint of Florence, who, looking at Jesus, brings his hands crossed on his chest.

On the sides of the throne are placed in pairs Santa Barbara and San Luca on one side and San Jacopo and Santa Caterina on the other.

Look at those heads that emerge from the frame among the fruits and the branches of the oranges: do they remind you of anything? They have a lot to do with the prophets and sibyls that I drew for the frame of the Tondo Doni.

Le fonticine and that unusual name

The name of the Tabernacle derives from the seven spouts that let the water flow into the basin just below the glazed ceramic work. The seven spouts are supported by as many cherub heads carved in marble.

The Commission

The Tabernacle of the Fonticine is a grandiose work in polychrome glazed terracotta made by Girolamo and Giovanni della Robbia. It was commissioned to the two artists in 1522 by the realm of Biliemme, also called di Bailamme, as reported on the inscriptions found on the base: “this devout tabernacholo was made gluomini of the realm of Belieme. Located in via sancta Catherina. MDXXII “

The Reame of Bailamme was a local brigade that gathered to celebrate in the city celebrations and contributed to decorate the district with prestigious works like this one. In 1629, however, Cosimo II dissolved the group for reasons of public order.

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