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1 marzo 1773: muore il Vanvitelli

Il 1 marzo è una data importante per il mondo dell’arte. Mentre a Firenze nel lontano 1445 nasceva Sandro Botticelli, lo stesso giorno di qualche anno dopo, nel 1773, a Caserta moriva Luigi Vanvitelli.

Il Vanvitelli nacque il 12 maggio del 1700 a Napoli. Sua mamma, Anna Lorenzani, era napoletana mentre il padre era il pittore olandese Gaspar Wan Witterl, arrivato in città per lavorare al cantiere di Palazzo Reale, chiamato a corte dal viceré Luigi Francesco de la Cerda.

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Fu chiaro da subito che Luigi Vanvitelli avrebbe avuto una carriera artistica illuminata davanti a sé. Poco dopo la sua nascita la famiglia si trasferì a Roma e Luigi iniziò a imparare a disegnare copiando i disegni del padre.

Fu il grande Filippo Juvarra, nel 1715 a indirizzarlo verso l’architettura. In quei mesi Juvarra era occupato con la realizzazione della Sagrestia Vaticana e vedendo i disegni del giovane Juvarra rimase meravigliato per la loro bellezza. Volle spingerlo a studiare architettura per un motivo ben preciso: a suo dire in quel momento storico erano molti i pittori ma gli architetti scarseggiavano, ragion per cui erano richiestissimi dalle corti reali e dalla corte papale.

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Il progetto più grande: la Reggia di Caserta

Sicuramente fra i progetti più importanti e noti del Vanvitelli ci sono la superba Reggia di Caserta e il suo parco.

Carlo di Borbone, Re di Napoli, iniziò a pensare di avere una reggia grandiosa, in grado di fare concorrenza con quella francese di Versailles. Da principio volle affidare il progetto a Nicola Salvi, lo stesso architetto della Fontana di Trevi per intenderci, ma in quel momento aveva problemi di salute importanti e non poté accettare.

Il re allora scelse per il suo grandioso progetto Luigi Vanvitelli che già era occupato con i lavori alla basilica di Loreto su commissione del papa. Il re Borbone riuscì comunque a ottenere il nulla osta del papa per poter sottrarre l’architetto dal suo impegno del momento.

Luigi Vanvitelli si mise al lavoro per progettare non solo il palazzo ma anche il parco e tutta la zona urbana circostante, mettendo anche appunto la costruzione di un nuovo acquedotto per portare l’acqua proprio alla villa e alle sue vasche.

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I lavori iniziarono nel 1752 e come è logico immaginare, si protrassero per anni tanto che, a succedere dopo la morte a Luigi Vanvitelli, fu il figlio Carlo fino che completò l’opera nel 1788.

La Reggia di Caserta dal 1997 è entrata a far parte del patrimoni dell’umanità Unesco. Ha una superficie di 47mila metri quadrati suddivisi su cinque piani e quattro grandi cortili interni.

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Goethe, durante il suo Grand Tour ebbe modo di vedere anche la Reggia con il suo parco progettata dal Vanvitelli e la descrisse così: “La posizione è di eccezionale bellezza, nella più lussureggiante piana del mondo, ma con estesi giardini che si prolungano fin sulle colline; un acquedotto v’induce un intero fiume, che abbevera il palazzo e le sue adiacenze, e questa massa acquea si può trasformare, riversandola su rocce artificiali, in una meravigliosa cascata. I giardini sono belli e armonizzano assai con questa contrada che è un solo giardino.”

Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti e i suoi racconti

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