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7 gennaio 1777: nasce Lorenzo Bartolini

Oggi voglio rendere omaggio a un grande scultore che non ebbi modo di conoscere per questioni temporali: Lorenzo Bartolini.

Nacque un giorno come oggi, il 7 gennaio del 1777 nella cittadina di Savignano, in provincia di Prato. E’ stato uno degli scultori più importanti dell’Ottocento, dopo Canova, e ci ha lasciato in eredità un grande patrimonio da custodire, fatto di sculture e gessi memorabili.

La Ninfa e lo scorpione di Bartolini
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Nel 1799 Bartolini arrivò a Parigi dove ebbe modo di frequentare l’atelier di Jacques Louis David e di fare amicizia con Ingrés. Le sculture di Bartolini hanno a che fare con temi monumentali e personaggi politici del suo tempo ma anche temi personalissimi e intimi.

La Ninfa con lo Scorpione, la Ninfa Arnina, la Fiducia in Dio, la Carità Educatrice: sono tutte opere di un realismo impressionante.

La Tavola Demidoff di Bartolini; photography by mma
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Napoleone Bonaparte tanto apprezzò le opere di Bartolini da nominarlo scultore ufficiale di famiglia.

Sapete, nel 1825 il Bartolini si mise al lavoro per scolpire la ninfa Arnina e volle dedicare l’opera a Giovanni degli Alessandri, allora direttore dell’Accademia di Belle Arti. Perché questa dedica così singolare? Ebbene, Bartolini sperava in questo modo di ottenere la cattedra vacante di scultura.

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In quel frangente lo scultore già aveva fuso il grande busto di Napoleone che lo stesso apprezzò molto. Grazie alla visibilità che ottenne con questa opera, Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, aveva affidato a lui la direzione dell’Accademia di Belle Arti di Carrara nel 1807.

Nessuno è profeta in patria spesso si dice e Bartolini dovette sudare sette camicie per quella cattedra tanto che divenne professore di scultura all’Accademia di Firenze solo nel 1839, dopo aver dato vita a un gran numero di sculture mirabili come ad esempio la Fiducia in Dio.

Particolare de La Fiducia in Dio di Bartolini
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Il suo metodo di insegnamento non veniva certo apprezzato da tutti ma anzi, era assai dibattuto. Di prassi voleva che gli allievi studiassero modelli viventi in pose del tutto naturali e questa sua didattica fu aspramente criticata non solo a Firenze, ma nel resto dell’Italia.

Le polemiche poi esplosero quando invitò in aula un modello gobbo per posare davanti ai ragazzi. Tanto era prioritario per lui lo studio dal vero che non essendo sostenuto da nessuno, arrivò a pagare di tasca sua i modelli. Se ci fossi stato io, in questo suo modo di insegnare lo avrei sostenuto perché come affermava Bartolini “Tutta la natura è bella relativa al soggetto da trattarsi”.

Certo, le cose nel Cinquecento erano assai differenti ma le critiche che gli buttarono addosso furono davvero feroci.

Uno scorcio della Gipsoteca Bartolini
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Bartolini passò a miglior vita il 20 gennaio del 1850, dopo essere stato nominato Senatore del Parlamento toscano. Fu sepolto nella cappella di San Luca, protettore delle arti, all’interno della basilica della Santissima Annunziata, nello stesso luogo dove da lungi riposano il Cellini, Pontormo e Franciabigio.

A proposito, se andate alla Galleria dell’Accademia, non dimenticate di vistare la Gipsoteca Bartolini con i gessi dello scultore. Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti e i suoi racconti.

La Maria e la Rosa nella Gipsoteca Bartolini alla Galleria dell’Accademia di Firenze
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Il libro

A proposito, se siete alla ricerca di un ottimo che vi racconti la vita e le meravigliose opere del Bartolini, vi consiglio questo che vedete a seguire a cura di Franca Falletti: Lorenzo Bartolini,scultore del bello naturale.

Buona lettura.

January 7, 1777: Lorenzo Bartolini was born

Today I want to pay homage to a great sculptor that I didn’t get to know due to temporal issues: Lorenzo Bartolini.

He was born on a day like today, January 7, 1777 in the town of Savignano, in the province of Prato. He was one of the most important sculptors of the 19th century, after Canova, and he left us a great legacy to be preserved, made up of memorable sculptures and plaster casts.

In 1799 Bartolini arrived in Paris where he was able to attend Jacques Louis David’s atelier and make friends with Ingrés. Bartolini’s sculptures deal with monumental themes and political figures of his time but also very personal and intimate themes.

The Nymph with the Scorpion, the Nymph Arnina, Trust in God, Charity Educator: they are all works of impressive realism.

Napoleon Bonaparte appreciated Bartolini’s works so much that he appointed him the official sculptor of the family.

Do you know, in 1825 Bartolini set to work to sculpt the nymph Arnina and wanted to dedicate the work to Giovanni degli Alessandri, then director of the Academy of Fine Arts. Why is this dedication so singular? Well, Bartolini hoped in this way to obtain the vacant chair of sculpture.

At that juncture the sculptor had already cast the large bust of Napoleon which he greatly appreciated. Thanks to the visibility he obtained with this work, Elisa Baciocchi, Napoleon’s sister, had entrusted him with the direction of the Carrara Academy of Fine Arts in 1807.

Nobody is a prophet in his homeland it is often said and Bartolini had to sweat a lot for that chair so much so that he only became professor of sculpture at the Academy of Florence in 1839, after having given life to a large number of admirable sculptures such as the Trust in God .

His teaching method was certainly not appreciated by everyone but rather, it was much debated. In practice he wanted the students to study living models in completely natural poses and this teaching of his was harshly criticized not only in Florence, but in the rest of Italy.

The controversy then exploded when he invited a hunchbacked model into the classroom to pose in front of the boys. Studying from life was such a priority for him that, not being supported by anyone, he came to pay for his models out of his own pocket. If I had been there, I would have supported him in this way of teaching because as Bartolini stated “All of nature is beautiful relative to the subject to be treated”.

Of course, things in the sixteenth century were very different but the criticisms that were thrown at him were truly ferocious.

Bartolini passed away on January 20, 1850, after having been nominated Senator of the Tuscan Parliament. He was buried in the chapel of San Luca, patron of the arts, inside the basilica of the Santissima Annunziata, in the same place where Cellini, Pontormo and Franciabigio rest from afar.

By the way, if you go to the Accademia Gallery, don’t forget to visit the Bartolini Gipsoteca with the sculptor’s plaster casts. Your always Michelangelo Buonarroti and his stories.

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