10 agosto: San Lorenzo nella storia dell’arte
Il 10 agosto la Chiesa ricorda San Lorenzo, il Santo atrocemente martirizzato sulla graticola nel 254 sotto Valeriano. Il suo emblema è proprio la graticola ed è considerato il patrono dei librai, dei pasticceri, cuochi, bibliotecari, pompieri, lavoratori del vetro, vermicellai e rosticcieri.
Chi era San Lorenzo?
Fu uno dei sette diaconi di Roma e venne martirizzato il 10 agosto del 258 mentre imperversavano le persecuzioni dell’imperatore romano Valeriano nel 257.
Parlando di sculture e di San Lorenzo è doveroso citare la nota opera del Bernini, scolpita nel 1617 e conservata presso la Galleria degli Uffizi, nella collezione Contini Bonacossi. Il Santo è semi sdraiato sulla graticola e, mentre raccomanda la città di Roma a Dio, il suo corpo lentamente viene arso dalle fiamme.

Particolare è Il Martirio di San Lorenzo del Bronzino, al secolo Agnolo di Cosimo, commissionato da Cosimo I de’ Medici.
Il pittore lo realizzò nel 1569 e, come vedete, durante il suo viaggio a Roma risalente a qualche anno prima, ebbe modo di conoscere da molto vicino i lavori miei nella Cappella Sistina. Il suo fu un azzardo che gli costò caro: oramai i tempi stavano cambiando e il corpo nudo non veniva quasi più considerato lo specchio dell’immagine di Dio, la perfezione, ma bensì qualcosa da celare perché impuro e peccaminoso.
Il Bronzino dopo quel lavoro non ebbe vita facile.

Fra i dipinti più suggestivi che raffigurano il martirio del Santo c’è sicuramente quello di Tiziano che oggi è ubicato sul primo altare a sinistra della Chiesa dei Gesuati a Venezia.
E’ un capolavoro a olio eseguito su tavola ma in un secondo momento, 1873, venne trasferito su tela, realizzato fra il 1548 e il 1559. Fu commissionato da Lorenzo Massolo che lo avrebbe richiesto per decorare la sua futura sepoltura.

A seguire invece vi faccio fare un salto indietro nel tempo con il Martirio di San Lorenzo che affrescò il Beato Angelico nella Cappella Niccolina, in Vaticano.
Realizzò questo lavoro fra il 1447 e il 1448 supportato da alcuni aiuti fra i quali vale sicuramente la pena menzionare Benozzo Gozzoli (si, per intenderci quello della Cappella dei Magi a Firenze). Come vedete purtroppo l’affresco non è arrivato fino ai giorni vostri in un buon stato di conservazione rispetto agli altri della stessa serie.

L’ultimo San Lorenzo che vi propongo non può che essere il mio, quello che affrescai nel Giudizio Universale. Lo rappresentai con la graticola e con il capo tonsurato ai piedi del Cristo Giudice. Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta e già s’avvicina a Piazza San Lorenzo: non vorrei non mi toccasse la mia porzione di cocomero. Buon San Lorenzo a tutti.


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