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Sagrestia Nuova: bellezza che emoziona

Se volete lasciarvi coinvolgere e sconvolgere dalla bellezza eterna, non dimenticate di visitare la Sagrestia Nuova del San Lorenzo. A quel progetto dedicai anima e corpo. La pietra scolpita ancora vibra di passione e sembra quasi che i Duchi o le personificazioni delle Ore sia carne pietrificata o comunque immobilizzata giusto per farsi ammirare dagli spettatori.

All’interno di questo luogo emozionante e suggestivo non ci sono solo le tombe del Duca d’Urbino e di quello  di Nemours ma anche la cassa contenente le spoglie di Lorenzo il Magnifico e suo fratello Giuliano, assassinato durante la sanguinosa congiura dei Pazzi.

Sopra il loro eterno  giaciglio è posizionata la Madonna con Bambino affiancata dai santi protettori della casata de’ Medici: San Cosma e San Damiano.

Il Bambino siede sulla gamba sinistra della Madre, accavallata sull’altra. Lei per bilanciarsi meglio porta indietro il braccio destro. Il Piccolo nella ricerca del seno torce il corpo girando le spalle a tutta la Sagrestia: un modo come un altro per evitare di guardare la morte che o circonda in ogni dove.

Come la maggior parte delle mie Madonne, anche questa non guarda il Figlio direttamente ma ha uno sguardo perso nel vuoto e rivolto vero il basso. E’ il presagio del futuro del Redentore.

Il progetto del complesso monumentale della Sagrestia Nuova era grandioso. Purtroppo non riuscii a completarlo perché il Papa mi richiamò a Roma. Nel 1534 lasciai Firenze e non vi tornai più se non da morto. Le allegorie delle ore del giorno ancora erano da terminare e quelle dei Fiumi ancora dovevo iniziare a scolpirle.

La Madonna col Bambino era a buon punto ma ne mancavano di ore di lavoro prima di terminarla! Tuttavia se la osservate da vicino avrete la possibilità di leggere i miei colpi di scalpello.

Dei Santi Cosma e Damiano avevo realizzato solo dei disegni e diedi il compito di scolpirle a due miei abili collaboratori: Giovanni Angelo da Montorsoli si occupò di San Cosma mentre Raffaello da Montelupo si dedicò a scolpire San Damiano.

I candelabri di marmo che vedete sull’altare li disegnai io ma non ebbi abbastanza tempo per scolpirli. Quello di destra lo eseguì Silvio Cosini mentre quello di sinistra venne realizzato da Girolamo Tacciati dopo parecchi anni dalla mia dipartita dal vostro mondo terreno.

Il vostro Michelangelo Buonarroti che vi guarda dritto negli occhi mentre vi meravigliate e vi emozionate dentro la sua Sagrestia Nuova.

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