La Pietà Vaticana all’Expo…sì ma di New York
A quanto pare le mie Pietà sono molto gradite negli Expo internazionali. Se quest’anno la Pietà Rondanini ha trovato una nuova e forse definitiva collocazione con l’apertura del prestigioso evento milanese, qualche anno fa la Pietà Vaticana attraversò addirittura l’oceano Atlantico per essere presente all’Expo di New York del 1964.
La storia del più celebre prestito d’opere d’arte della storia ebbe inizio nel 1962, quando Sua Eminenza Francio Spellman chiese a papa Giovanni XXIII di far arrivare fino a New York la Pietà. L’opera sarebbe stata il fulcro del padiglione Vaticano dell’Expo.
Il papa non si sottrasse e acconsentì di buon grado al trasloco temporaneo dell’opera. In cuor suo gli pareva sensato prestare l’opera come forma di ringraziamento alla nazione che in fin dei conti aveva tratto fuori dal nazismo l’Europa.
Giovanni XXIII morì e gli successe Paolo VI che confermò l’importante prestito. Accadde così che per la prima volta dopo la mia dipartita dal vostro mondo, la Pietà lasciò la Basilica di San Pietro. Il trasloco fu affidato alla prestigiosa ditta di trasporti Gondrand anche se, per la messa a punto delle imbragature, si ricorse all’aiuto della famiglia Minguzzi.
La Pietà fu sistemata in una cassa di legno con mille e più precauzioni di ogni tipo. Venne caricata a bordo della motonave Cristoforo Colombo battente bandiera italiana. Nel caso in cui la nave fosse colata a picco, la cassa che la conteneva si sarebbe sganciata in maniera autonoma mediante un complesso sistema di cavi d’acciaio per raggiungere poi il pelo dell’acqua. Solo così sarebbe stato semplice individuarla con i sorvoli aerei già che la superficie della cassa era stata dipinta di arancione, il colore più visibile in mare. Inoltre non mancavano le boe segnaletiche luminose che una volta a contatto con l’acqua avrebbero emesso segnali radio per la sua pronta individuazione.
Il viaggio durò 8 giorni fra la traversata oceanica e la risalita del fiume Hudson. La Pietà arrivò intatta al padiglione vaticano e, durante l’Expo, venne vista da più di 27 milioni di persone. Assieme alla Pietà il papa prestò anche la scultura del Buon Pastore ma ebbe un successo meno rilevante di pubblico a dire il vero.
In quel frangente però venne decretato che l’opera non avrebbe potuto più muoversi dalla Cappella del Crocifisso di San Pietro. Troppi rischi, troppi batticuori: avrebbero rischiato di vedermi morire un’altra volta!
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti

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