Baldacchino del Bernini: al via il restauro in vista del Giubileo
È tempo di restauro per il grandioso Baldacchino in bronzo del Bernini che si eleva al di sotto della cupola che progettai con il suoi 28,74 metri d’altezza per un peso complessivo di 63 tonnellate ed è collocato al di sopra dei basamenti marmorei di 2,5 metri ciascuno.
Il costo dell’intervento sarà di 700mila euro, pagato dall’Ordine dei Cavalieri di Colombo che da poco hanno finanziato anche l’illuminazione della Necropoli Vaticana.
È la più grande opera presente nella Basilica di San Pietro e l’intervento di completa ripulitura e parziale restauro avrà una durata di dieci mesi per poter poi mostrare in tutto il suo splendore il baldacchino durante il Giubileo del 2025 e nel IV centenario della dedicazione della nuova basilica voluta da papa Giulio II della Rovere, avvenuta sotto papa Urbano VIII Barberini nel 1626.
A rendere necessario l’intervento è stata l’opportunità di rimuovere la patina scura che copre tutte le superfici dell’opera alterandone significativamente la lettura e rendendo poco visibili le dorature. La patina è formata da sostanze grasse alterate che in passato venivano adoperate per interventi di lucidatura e depositi di polvere soprattutto nella parte più alta, laddove gli interventi di manutenzione ordinaria sono più difficoltosi.
Fra le cause del crescente degrado, come sostiene Pietro Zander, ci sono “i moltissimi visitatori e pellegrini che ogni giorno affollano la Basilica di San Pietro – fino a 50.000 -, modificandone il microclima con la loro presenza”.
Inoltre sono stati rilevati dei piccoli rigonfiamenti causati da fenomeni di alterazione del bronzo. Il soffitto in legno decorato con elementi in bronzo dorato presenta numerose disconnessioni delle assi, alcuni elementi già divelti e distacchi del tavolato che devono essere restaurati con attenzione.
“Un restauro di grande valore simbolico perché il Baldacchino, che si erge solenne al di sopra dell’altare maggiore, segna con la sua magnificenza il luogo della Tomba dell’Apostolo Pietro al quale la Basilica Vaticana è dedicata“
arciprete di San Pietro, cardinale Mauro Gamberetti
Il restauro prenderà il via nella seconda settimana di febbraio e sarà ultimato a dicembre, alla vigilia dell’apertura della Porta Santa. La presenza dei ponteggi e del cantiere non impedirà ai fedeli di poter vedere l’opera berniniana e le celebrazioni liturgiche verranno svolte regolarmente.
L’Ordine dei Cavalieri di Colombo che sosterrà le spese del restauro attraverso il cavaliere supremo Patrick Kelly precisa: “Perché lo facciamo? Beh, in primo luogo, è il baldacchino del Bernini! È un capolavoro unico di arte sacra, subito riconoscibile e impressionante. Ma come se ciò non bastasse, questo progetto è perfettamente in linea con la nostra missione e la nostra storia di servizio alla Chiesa e, in modo particolare, ai Successori di san Pietro”.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
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Bernini’s Baldacchino: restoration underway in view of the Jubilee
It’s time for restoration for Bernini’s grandiose bronze canopy which rises below the dome that I designed with its 28.74 meters of height for a total weight of 63 tons and is placed above the marble bases of 2 .5 meters each.
The cost of the intervention will be 700 thousand euros, paid by the Order of the Knights of Columbus who recently also financed the lighting of the Vatican Necropolis.
It is the largest work present in St. Peter’s Basilica and the complete cleaning and partial restoration intervention will last ten months to then be able to show the canopy in all its splendor during the Jubilee of 2025 and in the fourth centenary of the dedication of the new basilica commissioned by Pope Julius II della Rovere, which took place under Pope Urban VIII Barberini in 1626.
What made the intervention necessary was the opportunity to remove the dark patina that covers all the surfaces of the work, significantly altering its reading and making the gilding barely visible. The patina is made up of altered fatty substances which in the past were used for polishing and dust deposits, especially in the highest part, where ordinary maintenance interventions are more difficult.
Among the causes of the growing degradation, as Pietro Zander claims, there are “the many visitors and pilgrims who crowd St. Peter’s Basilica every day – up to 50,000 -, modifying the microclimate with their presence”.
Furthermore, small swellings caused by alteration phenomena of the bronze were detected. The wooden ceiling decorated with gilded bronze elements has numerous disconnections in the planks, some elements already torn away and detachments of the planking which need to be carefully restored.
“A restoration of great symbolic value because the Baldacchino, which rises solemnly above the main altar, marks with its magnificence the place of the Tomb of the Apostle Peter to whom the Vatican Basilica is dedicated”
archpriest of St. Peter’s, Cardinal Mauro Gamberetti
The restoration will begin in the second week of February and will be completed in December, on the eve of the opening of the Holy Door. The presence of scaffolding and the construction site will not prevent the faithful from being able to see Bernini’s work and liturgical celebrations will be held regularly.
The Order of the Knights of Columbus, which will support the costs of the restoration through Supreme Knight Patrick Kelly, specifies: “Why are we doing this? Well, firstly, it’s Bernini’s canopy! It is a unique masterpiece of sacred art, immediately recognizable and impressive. But as if this were not enough, this project is perfectly in line with our mission and our history of service to the Church and, in particular, to the Successors of Saint Peter”.
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