Il progetto della Sagrestia Nuova della Basilica di San Lorenzo era molto più complesso di come lo potete vedere oggi.

Un mausoleo articolato in grado di mettere in relazione tutte le arti: scultura in primis ma anche architettura, pittura e decorazioni in stucco. Entrando nella Sagrestia ci si rende subito conto che i colori che la dominano sono il bianco del marmo e il grigio della pietra serena ed è difficile immaginarla in altro modo.

Secondo il progetto databile attorno al 1531, avrei dovuto realizzare o far realizzare dai miei stretti collaboratori una serie di affreschi sulle tre grandi lunette che si trovano sotto l’imposta della cupola. Esistono disegni miei riconducibili direttamente a quelle decorazioni mai realizzate.

Le scene affrescate nelle lunette abbinate alla simbologia delle sculture comprensive delle allegorie nelle nicchie, le divinità fluviali disposte al di sotto dei sepolcri, i trofei di armi all’eroica che feci scolpire al Cosini avrebbero formato un complesso assai diverso da quello che i visitatori si trovano ad ammirare oggi.

Ma non è finita qua.

Anche per la cupola era prevista un’articolata decorazione in stucco fin dal 1526. Anche il Vasari sia nella prima che nella seconda edizione delle Vite ne fa menzione. Racconta che feci arrivare a Firenze Giovanni da Udine assieme ad alcuni suoi collaboratori proprio per fargli realizzare gli stucchi della tribuna.

Il termine tribuna in questo caso è da riferire proprio alla cupola come viene raccontato nella vita di Giovanni da Udine dallo stesso Vasari: “…da Sua Santità mandato Giovanni con molte promesse a Firenze a fare nella Sacrestia nuova di San Lorenzo, stata adorna d’eccellentissime sculture da Michelagnolo, gl’ornamenti della tribuna
piena di quadri sfondati, che diminuiscono a poco a poco verso il punto del mezzo.

Messovi dunque mano Giovanni, la condusse, con l’aiuto di molti suoi uomini, ottimamente a fine con bellissimi fogliami, rosoni et altri ornamenti di stucco e d’oro. Ma in una cosa mancò di giudizio, con ciò sia che nelle fregiature piane che fanno le costole della volta et in quelle che vanno a traverso rigirando i quadri, fece alcuni fogliami, uccelli, maschere e figure che non si scorgono punto dal piano, per la distanza del luogo, tuttoché siano bellissime, e perché sono tramezzate di colori: là dove, se l’avesse fatte colorite, senz’altro si sarebbono vedute, e tutta l’opera stata più allegra e più ricca…”

Dunque che fine fecero quelle decorazioni pittoriche e in stucco della volta?

Con il passare dei secoli e le infiltrazioni di umidità si erano rovinate in modo importante e durante gli interventi promossi dall’Elettrice Palatina Maria Luisa de’ Medici fra il 1740 e il 1741 furono rimossi.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

New Sacristy: unrealized frescoes and refined stucco decorations lost

The project of the New Sacristy of the Basilica of San Lorenzo was much more complex than you can see it today.

An articulated mausoleum capable of relating all the arts: sculpture in the first place but also architecture, painting and stucco decorations. Entering the Sacristy, one immediately realizes that the colors that dominate it are the white of the marble and the gray of the pietra serena and it is difficult to imagine it in any other way.

According to the project which can be dated around 1531, I was supposed to create or have my close collaborators create a series of frescoes on the three large lunettes found under the impost of the dome. There are drawings of mine that can be directly traced back to those decorations that were never made.

The frescoed scenes in the lunettes combined with the symbolism of the sculptures including the allegories in the niches, the river deities arranged below the sepulchres, the heroic weapon trophies that I had Cosini sculpt would form a very different complex from what visitors find to admire today.

But it didn’t end there.

An articulated stucco decoration was also foreseen for the dome as early as 1526. Vasari also mentions it in both the first and second editions of the Lives. He says that I had Giovanni da Udine arrive in Florence together with some of his collaborators precisely to have him create the stuccos of the grandstand.

The term tribune in this case refers precisely to the dome as described in the life of Giovanni da Udine by Vasari himself: “… His Holiness sent Giovanni with many promises to Florence to work in the new Sacristy of San Lorenzo, decorated with sculptures by Michelagnolo, the ornaments of the tribune filled with broken paintings, which diminish little by little towards the middle point.

So Giovanni putting his hand to it, with the help of many of his men, brought it to an excellent finish with very beautiful foliage, rosettes and other ornaments in stucco and gold. But in one thing he lacked judgment, namely that in the flat friezes that make the ribs of the vault and in those that go crosswise when turning the paintings, he made some foliage, birds, masks and figures that cannot be seen at all from the plane, for the distance from the place, although they are very beautiful, and because they are interwoven with colours: where, if he had made it colorful, they would certainly have been seen, and the whole work was more cheerful and richer…”

So what happened to those painted and stucco decorations on the vault?

Over the centuries and the infiltrations of humidity they had deteriorated significantly and during the interventions promoted by the Electress Palatine Maria Luisa de’ Medici between 1740 and 1741 they were removed.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by making an appointment for the next posts and on social media.

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Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

Chi non conosce Michelangelo Buonarroti? Scultore, pittore, architetto e raffinato poeta. Ma chi è il suo alter ego che gli da voce sul blog michelangelobuonarrotietornato.com e sui social connessi? Antonietta Bandelloni, art blogger e scrittrice toscana appassionata d'arte. Da più di dieci anni si dedica allo studio approfondito delle opere e della tormentata esistenza di Michelangelo Buonarroti. Per contattare Antonietta Bandelloni per collaborazioni, inviti, sponsorizzazioni o altro inviate una mail direttamente a antoniettabandelloni@gmail.com ENG: Who doesn't know Michelangelo Buonarroti? Sculptor, painter, architect and refined poet. But who is his alter ego that gives him a voice on the blog michelangelobuonarrotietornato.com and on the connected social networks? Antonietta Bandelloni, a Tuscan art blogger and writer passionate about art. For over ten years she has devoted himself to the in-depth study of Michelangelo Buonarroti's works and tormented existence. To contact Antonietta Bandelloni for collaborations, invitations, sponsorships or other send an email directly to antoniettabandelloni@gmail.com Mostra tutti gli articoli di Michelangelo Buonarroti