La Sala della Niobe della Galleria degli Uffizi
Percorrendo il corridoio Ovest della Galleria degli Uffizi, al secondo piano, ci si trova dinnanzi a una sala ricca di decorazioni neoclassiche che sembrano avere poco a che fare con il resto del museo: ecco, quella è la grande Sala della Niobe.
Al suo interno sono conservate le dodici sculture antiche che vennero rinvenute in una vigna nei pressi di porta San Giovanni a Roma, nel 1583.
Chi era Niobe
Niobe, secondo la mitologia greca, era la moglie del re di Tebe, Anfione. Ebbe quattordici figli: sette maschi e sette femmine. Era parecchio orgogliosa della sua prole ma si permise di deridere Latona, la dea che aveva partorito solo due figlioli ovvero i gemelli Artemide e Apollo.
Latona però non se lo fece dire due volte e, adirata come non mai, inviò proprio i suoi figlioli a far fuori quelli di Niobe. Artemide assassinò le femmine e Apollo fece fuori i maschi. Esistono diverse versioni su quell’episodio: alcune raccontano che i figlioli di Latona vennero ammazzati tutti mentre altre narrano che un maschio e una femmina si salvarono. Ovidio invece scrisse che la Niobe per il dolore si trasformò in marmo.
La superbia e le sue conseguenze sono i temi centrali del mito della Niobe e dei suoi figlioli.
Le sculture della Sala della Niobe
Le dodici sculture all’interno della sala ritrovate a Roma, sono copie romane di originali opere greche. Nel momento del loro rinvenimento, furono acquisite dal cardinale Ferdinando de’ Medici che poi sarebbe divenuto Granduca Ferdinando I nel 1587.
Volle farle sistemare nel giardino di Villa Medici a Roma e lì rimasero fino al 1770, quando furono portate a Firenze e collocate nel Giardino di Boboli.
Nel 1780 si preferì portarle all’interno della Galleria degli Uffizi disponendole lungo le pareti della sala consentendo al pubblico di vederle a tutto tondo.
Le dodici sculture raffigurano i figli di Latona mentre scappano oppure già sono stati colpiti a morto. Niobe tenta di proteggere la figlia più piccolina mentre guarda con fare supplicante in direzione del cielo.
La Sala della Niobe accoglie anche altre opere come la Tutrice dei Bambini di Niobe, Selene, due muse, Psiche Tormentata, il Ratto di Proserpina e il sarcofago romano con raffigurate le virtù del console le cui spoglie accoglieva un tempo.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

Sostienici – Support Us
Se questo blog ti piace e ti appassiona, puoi aiutarci a farlo crescere sempre più sostenendoci in modo concreto condividendo i post, seguendo le pagine social e con un contributo che ci aiuta ad andare avanti con il nostro lavoro di divulgazione. . ENGLISH: If you like and are passionate about this blog, you can help us make it grow more and more by supporting us in a concrete way by sharing posts, following social pages and with a contribution that helps us to move forward with our dissemination work.
5,00 €
-
Galleria dell’Accademia: due giorni gratis
-
Sol d’uno sguardo fui prigione e preda
-
La Scultura del giorno: i Cavalli di Marly di Guillaume Coustou
-
Le indagine per ritrovare capolavori rubati: il documentario
Grazie ! 😊
"Mi piace"Piace a 1 persona
:-*
"Mi piace""Mi piace"
❤
"Mi piace""Mi piace"