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24 maggio 1494: nasce il Pontormo

Protagonista indiscusso di quella florida stagione definita dal mio caro amico Giorgio Vasari maniera moderna, Jacopo Pontormo venne alla luce il 24 maggio del 1494.

Artista amato dalla potente famiglia Medici, Jacopo Carucci prese il nome Pontormo dal piccolo borgo in cui nacque, nei pressi Empoli.

Particolare della Deposizione del Pontormo
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Il babbo Bartolomeo aveva studiato a bottega dal Ghirlandaio ma non ebbe modo di insegnare i primi rudimenti del mestiere al figliolo. Morì infatti quando il piccolo Jacopo aveva solo cinque anni e poco dopo morì anche la su povera mamma.

Ebbe il Puntormo bellissimi tratti e fu tanto pauroso della morte, che non voleva, non che altro, udirne ragionare, e fuggiva l’avere a incontrare i morti. Non andò mai a feste, né in altri luoghi dove si ragunassero genti, per non essere stretto nella calca e fu ogni oltre tendenza solitario. –Così scrisse Giorgio Vasari nelle Vite

La nonna allora lo affidò alla magistratura fiorentina che si faceva carico degli orfani, prendendosi cura dei loro beni e tentando di creargli un futuro. Fu mandato così a bottega prima da Leonardo da Vinci e poi da Piero di Cosimo, Mariotto Albertinelli e infine da Andrea del Sarto. Nel 1513, a 19 anni, il suo apprendistato era terminato e cominciò a dipingere in autonomia.

Particolare della lunetta con Vertumno e Pomona
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In occasione del ritorno trionfale a Firenze di papa Leone X, nel 1515, il Pontormo fu chiamato a decorare la Cappella dei Papi nella Basilica di Santa Maria Novella e un paio d’anni più tardi, mise mano al dipinto di Giuseppe che interpreta i sogni del Faraone.

L’opera era stata commissionata al suo maestro Andrea del Sarto per la Camera nunziale Borgherini e oggi è conservata alla Galleria Palatina.

Qualche anno dopo i Medici gli commissionarono la decorazione della sala principale della Villa di Poggio a Caiano. Lavorò all’impresa dal 1519 fino al 1521 assieme ad Andrea del Sarto e al Franciabigio.

Pala Pucci

Nel 1518, il gonfaloniere di giustizia nonché uomo di fiducia dei medici Francesco di Giovanni Pucci, si fece dipingere dal Pontormo una grande tavola a olio per la chiesa di San Michele Visdomini a Firenze. L’opera ancora oggi si trova nella sua collocazione originale e fu molto apprezzata dal Vasari. A detta sua era la più bella tavola che mai facesse questo rarissimo pittore.

Una curiosità: la data dell’opera fu dipinta dal Pontormo sul libro aperto posizionato sulle ginocchia di San Giovanni Evangelista.

La Visitazione di Carmignano
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Fra le opere più conosciute e amate dell’artista ci sono il Trasporto di Cristo al Sepolcro della Cappella Capponi e la splendida Visitazione di Carmignano.

Particolare del Trasporto di Cristo del Pontormo, nella Cappella Capponi della Chiesa di Santa Felicita a Firenze
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Pontormo, nell’ultimo periodo della sua vita, si mise a scrivere una sorta di diario per tramandare la storia della propria vita ai posteri: Il Libro Mio (lo trovate QUA). Il volume aiuta a capire meglio la sua complessa personalità e le vicende che lo hanno visto coinvolto nel corso della sua esistenza.

Pontormo passò a miglior vita fra il 31 dicembre del 1556 e il 1 gennaio del 1557 per poi essere seppellito il 2 gennaio nella chiesa della Santissima Annunziata a Firenze.

Il libro

Se siete alla ricerca di un ottimo libro che vi racconti in modo dettagliato la vita e le opere del Pontormo, vi consiglio appassionatamente il volume scritto da Antonio Natali e Carlo Falciani che trovate QUA.

I due autori vi porteranno indietro nel tempo per raccontarvi gli episodi che hanno segnato la vita dell’artista e le sue opere nel dettaglio. Buona lettura.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

May 24, 1494: Pontormo is born

Undisputed protagonist of that flourishing season defined by my dear friend Giorgio Vasari in a modern way, Jacopo Pontormo was born on 24 May 1494.

Artist loved by the powerful Medici family, Jacopo Carucci took the name Pontormo from the small village where he was born, near Empoli.

Undisputed protagonist of that flourishing season defined by my dear friend Giorgio Vasari in a modern way, Jacopo Pontormo was born on 24 May 1494.

Artist loved by the powerful Medici family, Jacopo Carucci took his name Pontormo from the small village where he was born, near Empoli.

Father Bartolomeo had studied at Ghirlandaio’s workshop but was unable to teach his son the first rudiments of the trade. In fact, he died when little Jacopo was only five years old and shortly after his poor mother also died.

The grandmother then entrusted him to the Florentine magistracy that she took care of the orphans, taking care of their possessions and trying to create a future for them. He was thus sent to the workshop first by Leonardo da Vinci and then by Piero di Cosimo, Mariotto Albertinelli and finally by Andrea del Sarto. In 1513, at the age of 19, his apprenticeship was over and he began to paint independently.

On the occasion of the triumphal return to Florence of Pope Leo X, in 1515, Pontormo was called to decorate the Chapel of the Popes in the Basilica of Santa Maria Novella and a couple of years later, he put his hand to the painting of Joseph interpreting dreams of the Pharaoh.

The work was commissioned to his master Andrea del Sarto for the Borgherini wedding chamber and is now kept in the Palatine Gallery

A few years later the Medici commissioned him to decorate the main room of the Villa di Poggio a Caiano. He worked on the company from 1519 until 1521 together with Andrea del Sarto and Franciabigio.

In 1518, the standard-bearer of justice and a trusted physician Francesco di Giovanni Pucci had a large oil panel painted by Pontormo for the church of San Michele Visdomini in Florence. The work is still in its original location today and was much appreciated by Vasari. According to him it was the most beautiful painting that this very rare painter ever made.

A curiosity: the date of the work was painted by Pontormo on the open book placed on the knees of St. John the Evangelist.

Among the artist’s best known and loved works are the Transport of Christ to the Sepulcher of the Capponi Chapel and the splendid Visitation of Carmignano.

Among the artist’s best known and loved works are the Transport of Christ to the Sepulcher of the Capponi Chapel and the splendid Visitation of Carmignano.

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