Pietro Aretino e l’arte del Rinascimento: la nuova mostra degli Uffizi
Con l’aretino Pietro ebbi molto a discutere in passato. S’era messo in testa di volere a tutti i costi un disegno mio e mi scriveva in continuazione per convincermi a cedergli qualcosa.
I disegni miei li davo a chi volevo, non certo a chi con insistenza me li chiedeva. Oltretutto nemmeno m’andava tanto a genio. Per vendetta si scagliò contro il mio Giudizio Universale. Sarà stato pure un intellettuale a modo suo ma corretto non lo fu mai. Vi ho raccontato tempo fa per filo e per segno quella storia QUA.
Presso l’Aula Magliabechiana della Galleria degli Uffizi a breve verrà inaugurata la prima mostra in assoluto dedicata a Pietro Aretino. Un personaggio controverso nato a Arezzo nel 1492 e morto a Venezia nel 1556.
Pietro Aretino e l’arte del Rinascimento aprirà i battenti al pubblico il 27 novembre 2019 e rimarrà aperta fino al 1 marzo del 2020. E’ curata da Anna Bisceglie, Paolo Procaccioli e Matteo Ceriana e prevederà la presenza di un centinaio di opere dislocate in cinque sezioni. Arazzi, dipinti ma anche libri a stampa, sculture e altri oggetti d’arte per ripercorrere la vita di quel “figlio di cortigiana, con anima di re”, come amava particolarmente auto definirsi.
La mostra percorrerà tutta la sua vita esplorando i momenti più significativi della sua vita e della sua produzione letteraria. Da Arezzo a Perugia fino ad arrivare a Roma, al servizio del cardinale Giulio de’ Medici mediante l’intercessione di Agostino Chigi. Non mancheranno gli approfondimenti sul suo passaggio a Mantova e gli ultimi anni trascorsi a Venezia
«… ecco il flagello de’ principi, il divin Pietro Aretino» scriveva Lodovico Ariosto.
Fra le opere più significative presenti alla mostra vale la pena menzionare il ritratto che gli fece Tiziano, appartenente alle collezioni della Galleria Palatina.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti e le mostre che vi propone. A proposito, se volete acquistare il catalogo della mostra, lo trovate QUA.

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