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La storia della facciata del Duomo di Firenze

La facciata del duomo di Santa Maria del Fiore di Firenze ha una storia assai lunga, travagliata e che ha suscitato polemiche a non finire. Pensate che fu inaugurata in via ufficiale solo il 12 maggio del 1887.

La facciata che era stata progettata da Arnolfo di Cambio, arricchita con pregevoli sculture fu demolita nel 1587. Io non ebbi modo di assistere a questo scempio: ero già morto da qualche annetto.

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Negli anni a seguire vennero progettate diverse facciate ma solo nell’Ottocento si iniziò a lavorare concretamente al progetto di Emilio de Fabris.

Pensate che già Lorenzo il Magnifico nel 1491 aveva indetto un concorso per la realizzazione della facciata del duomo. Poco dopo però pensò di sospendere il concorso perché i tempi stavano cambiando e preferiva rimandare.

La facciata del duomo di Santa Maria del fiore. Circa 1860
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Nel 1587 spettò al Buontalenti l’ingrato compito di togliere tutte le sculture e i marmi dalla facciata e di ricoprirla di mattoni. La facciata avrebbe dovuto essere coperta di affreschi secondo il volere del granduca Ferdinando I.

La scena che si trovarono davanti i fiorentini non era certo un bello spettacolo tanto che in un racconto anonimo di quello smantellamento sta scritto: “non vi fu marmo alcuno che si cavasse intiero: fino alle colonne stesse furono spezzate; che fu nel vero un compassionevole spettacolo”.

Progetto del Buontalenti, 1590
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Nello stesso anno della demolizione fu indetto un concorso per la realizzazione della nuova facciata. Si fecero avanti i più grandi artisti del tempo che si ispirarono non poco al mio progetto per la basilica di San Lorenzo alla fine mai realizzato. Il Buontalenti addirittura presentò due differenti progetti mentre gli altri come Giovanni Antonio Dosio, il Giambologna e il Cigoli si limitarono a uno.

Nemmeno quella volta la basilica di Santa Maria del Fiore ebbe la sua facciata e si rimandò la questione a un nuovo concorso seicentesco indetto da Ferdinando II.

Il progetto di Gherardo Silvani, anno 1635-36
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Fra un concorso e l’altro la chiesa ebbe diverse facciate temporanee che venivano allestite in occasioni particolari. Venivano realizzate con impalcature di legno, gesso, teli dipinti e qualche volta sculture. La prima facciata di questo tipo risale al 1589, in occasione de matrimonio di Ferdinando I de’ Medici e Cristina di Lorena. L’ultima invece è del 1688 e fu costruita ancora una volta in occasione di un importante matrimonio: quello fra il principe Ferdinando e Violante di Baviera.

Progetto di Giovan Battista Silvestri. Anno 1822

Il concorso che poi stabilì in via definitiva un vincitore fu quello indetto nel 1865. Si fecero avanti 29 progettisti presentando 45 disegni. C’era chi infatti, come de Fabris, aveva presentato due diversi disegni. Due anni dopo fu dichiarato dalla Deputazione Promotrice che l’incarico sarebbe stato affidato a Emilio de Fabris.

La facciata della basilica in costruzione
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L’edificazione della facciata proseguì abbastanza rapidamente senza grandi periodi di interruzione. C’è una curiosità sulla facciata che non tutti notano. Osservandola bene potrete vedere che si è adoperato molto più marmo rosso di Siena rispetto ai lati della chiesa. Il motivo? Per celebrare il tricolore dell’Italia da poco unificata.

Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti e i suoi racconti

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The history of the façade of the Florence Cathedral

The facade of the cathedral of Santa Maria del Fiore in Florence has a very long, troubled history that has aroused endless controversy. Just think that it was officially inaugurated only on May 12, 1887.

The façade, which had been designed by Arnolfo di Cambio, enriched with valuable sculptures, was demolished in 1587. I had no way of witnessing this destruction: I had already been dead for a few years.

In the following years, several facades were designed but only in the nineteenth century did work actually begin on the project by Emilio de Fabris.

Just think that Lorenzo the Magnificent in 1491 had already launched a competition for the construction of the facade of the cathedral. Shortly after, however, he thought of suspending the competition because times were changing and he preferred to postpone.

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In 1587 it fell to Buontalenti the thankless task of removing all the sculptures and marbles from the facade and covering it with bricks. The facade should have been covered with frescoes according to the wishes of Grand Duke Ferdinand I.

The scene that the Florentines found themselves was certainly not a beautiful sight, so much so that in an anonymous account of that dismantling it is written: “there was no marble that was quarried entirely: up to the columns themselves were broken; which was truly a compassionate spectacle “.

In the same year as the demolition, a competition was held for the construction of the new facade. The greatest artists of the time came forward and were greatly inspired by my project for the basilica of San Lorenzo, which was never completed in the end. Buontalenti even presented two different projects while the others such as Giovanni Antonio Dosio, Giambologna and Cigoli limited themselves to one.

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Not even that time did the basilica of Santa Maria del Fiore have its facade and the question was postponed to a new seventeenth-century competition organized by Ferdinand II.

Between one competition and another, the church had several temporary facades that were set up on special occasions. They were made with wooden scaffolding, plaster, painted canvas and sometimes sculptures. The first facade of this type dates back to 1589, on the occasion of the marriage of Ferdinand I de ‘Medici and Christina of Lorraine. The last one, on the other hand, dates back to 1688 and was built once again on the occasion of an important wedding: that between Prince Ferdinand and Violante of Bavaria.

The competition which then definitively established a winner was the one launched in 1865. 29 designers came forward presenting 45 designs. In fact, there were those who, like de Fabris, had presented two different designs. Two years later it was declared by the Promoter Deputation that the task would be entrusted to Emilio de Fabris.

The construction of the facade continued fairly quickly without major interruptions. There is a curiosity about the facade that not everyone notices. If you look closely, you will see that much more red Siena marble was used than on the sides of the church. The reason? To celebrate the recently unified Italian flag.

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