Io a Firenze e Tommaso a Roma: che tormento
Che v’ho a dire…sarà che s’avvicina San Valentino o quest’aria mischiata di fine inverno col principio della primavera che mi fan girar la testa. Che ne so…fatto sta che oggi non so levarmi dalla testa il mio amato Tommaso, colui che rimase al mio fianco fino alla fine dei miei giorni.
Ahimè, a volte dovetti star lontano da lui ma fu una questione di lontananza fisica e non di lontananza dei sentimenti. Adesso come allora al sentir pronunciare il nome suo mi si rovescian le budella. Vi riporto una lettera che mi scrisse lui…una di quelle che servivano ad accorciar le distanze: lui a Roma e io a Firenze a cercar di lavorare.
Avevo da poco inviato a lui il disegno con Fetonte…
Roma, 6 settembre del 1533
Unico signor mio,
alli giorni passati ebbi una delle vostre a me gratissima, sì come per intendere il vostro star bene e sì ancora per esser certo che la vostra tornata sia brieve; e assai me increbbe el non posserli respondere.
Pur mi conforto che, intesa la cagione, mi harrete per iscuso che il giorno ch’io l’ebbi mi era venuto un vomito sì fatto, accompagnato con una febre, che io hebbi a morire; e certo, se non era quella, che alquanto mi risuscitò, io morivo. Poi, Dio gratia, son stato sempre bene. Hora, havendomi misser Bartollomeo portato un sonetto da parte vostra, mi è parso fare il debito mio circa il scrivere.Forse tre giorni fa io ebbi il mio Fetonte assai ben fatto, e àllo visto il Papa, il cardinal de’ Medici e ugnuno.
Io non so già per qual causa sia desiderato di vedere. Il cardinal de’ Medici à voluti veder tutti li vostri disegni, e sonnogli tanto piaciuti che voleva far fare quel Titio e ‘l Ganimede in cristallo; e non ò saputo far sì bel verso che non habbia fatto far quel Titio, e ora il fa maestro Giovanni. Assai ò fatto a salvare il Ganimede.
L’altro giorno feci la vostra imbasciata a fra’ Sebastiano, e ve si ricomanda per mille volte. Non altro, se non pregarvi che tornate.Di Roma, a dì 6 de settembre.Di Vostra Signoria affettionato Thomao Cavaliere.
A l’eccellentissimo e suo da magior honorando messer Michelagnelo Buonarruoti.In Fiorenza.
Il vostro Michelangelo Buonarroti che vi lascia in compagnia di una foto scattata da @Marcell Eck
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