Prime testimonianze della Battaglia dei Centauri
La prima testimonianza scritta che si ha della Battaglia di Centauri si trova in una lettera scritta del lontano 1527 da Giovanni Borromeo. Chi era costui? Niente di meno che l’agente dei Gonzaga a Firenze alla ricerca di tesori artistici da comprare per Federico, il marchese di Mantova. Federico stravedeva per le opere mie e avrebbe pagato qualsiasi prezzo pur di potarsi a casa una scultura o un dipinto.
Nella lettera Borromeo scrive “certo quadro di figure nude, che combattono, di marmore, quale havea principiato ad istantia d’un gran signore, ma non è finito. E’ braccia uno e mezo a ogni mane, et così a vedere è cosa bellissima, e vi sono più di 25 teste e 20 corpi varii, et varie attitudine fanno”. Il gran signore è Lorenzo de’ Medici, detto Il Magnifico.
Successivamente questo mio lavoro giovanile viene descritto rapidamente anche nella biografia che scrisse il Condivi, anno 1553.
Se volete vedere la Battaglia dei Centauri con i vostri occhi, non dovrete fare altro che varcare le soglie di Casa Buonarroti, in via Ghibellina a Firenze.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti con i suoi discorsi e i suoi racconti che vi aspetta tutti a casa sua, nella città del Rinascimento.
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