Il 29 dicembre la chiesa Cattolica ricorda il re David, il pastorello armato solo della propria fede he sconfisse il gigante Golia.

Simbolo biblico della vittoria del bene sul male, sono tante le sue raffigurazioni nel corso della storia che gli artisti hanno fatto di lui. Basti pensare al mio David, il più celebre di tutti, ma anche al David di Donatello, a quello del Verrocchio e al David dipinto di Caravaggio, che mostra la testa mozzata del gigante o a quello del Bernini scolpito nel marmo di Carrara, concentrato sulla sua azione.

Il giovane David, futuro re di Israele vittorioso su Golia, è il simbolo del bene che lotta contro il male ma non solo: soprattutto a Firenze assunse anche un valore politico non indifferente.

Il giovane David, futuro re di Israele che vince il gigante Golia, è il simbolo del bene che lotta contro il male e soprattutto a Firenze, tra il Quattrocento e il Cinquecento, assunse un valore politico non trascurabile.

Il mio David invece mi fu commissionato il 16 agosto del 1501 e inaugurato l’8 settembre del 1504. Come sapete si trova nella Galleria dell’Accademia ed è una delle figure più iconiche dell’arte rinascimentale.

Fu l’Opera di Santa Maria del Fiore ad affidarmi l’esecuzione della scultura, come commissionò precedentemente il David in marmo a Donatello, entrambi destinati in origine a decorare gli sproni della cattedrale di Santa Maria del Fiore.

Di Donatello è anche l’altra opera del David fusa nel bronzo, oggi custodita nel Museo Nazionale del Bargello.

Mentre io preferii scolpire un David poderoso privo di qualsiasi ornamento nell’attimo prima dello scontro con il gigante,  Donatello si rifece all’iconografia classica che lo vede già vincitore con la testa di Golia ai piedi. Il suo è un Davi ragazzino, proprio come viene descritto nella Bibbia.

Sempre nella stessa sala del Bargello è custodito l’androgino David del Verrocchio che riprende la posa di quello di Donatello, fuso una trentina di anni prima. Il giovane non è nudo ma indossa una tunica con un corpetto talmente stretto da lasciar intravedere l’anatomia sottostante. 

Sulla scultura sono tutt’oggi visibili tracce di doratura, in particolar modo sui capelli e sulle decorazioni della veste.

Meraviglioso anche il David scolpito da Bernini, scolpito in soli sette mesi.

Domenico Bernini, figlio di Gian Lorenzo nonché suo biografo scrisse che Maffeo Barberini, qualche mese prima di essere eletto papa, era solito tenere uno specchio davanti al volto dell’artista affinché potesse dare le proprie sembianze al viso del David.

Ecco perché l’espressione contratta e concentrata che mostra il giovane eroe biblico è così vivida e reale: è la stessa del Bernini ripresa dal vero.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

December 29: the day dedicated to King David

On December 29, the Catholic Church remembers King David, the shepherd armed only with his faith who defeated the giant Goliath.

A biblical symbol of the victory of good over evil, artists have depicted him in many ways throughout history. Just think of my David, the most famous of all, but also of Donatello’s David, Verrocchio’s David, and Caravaggio’s painted David, which shows the giant’s severed head, or Bernini’s David sculpted in Carrara marble, focused on his action.

The young David, the future king of Israel victorious over Goliath, is the symbol of good fighting against evil, but not only that: especially in Florence, he also took on a significant political value.

The young David, the future king of Israel who defeats the giant Goliath, is the symbol of good fighting against evil, and especially in Florence, between the 15th and 16th centuries, he took on a significant political value.

My David, on the other hand, was commissioned on August 16, 1501 and inaugurated on September 8, 1504. As you know, it is located in the Galleria dell’Accademia and is one of the most iconic figures of Renaissance art.

It was the Opera di Santa Maria del Fiore that entrusted me with the execution of the sculpture, as it previously commissioned the marble David to Donatello, both originally intended to decorate the spurs of the cathedral of Santa Maria del Fiore.

Donatello is also the author of the other work of David cast in bronze, today kept in the National Museum of Bargello.

While I preferred to sculpt a powerful David devoid of any ornamentation in the moment before the clash with the giant, Donatello referred to the classical iconography that sees him already victorious with the head of Goliath at his feet. His is a young David, just as he is described in the Bible.

Also in the same room of the Bargello is kept the androgynous David by Verrocchio that reproduces the pose of the one by Donatello, cast about thirty years earlier. The young man is not naked but wears a tunic with a bodice so tight that it allows a glimpse of the anatomy underneath.

Traces of gilding are still visible on the sculpture, especially on the hair and the decorations of the robe.

Also marvelous is the David sculpted by Bernini, sculpted in just seven months.

Domenico Bernini, son of Gian Lorenzo and his biographer, wrote that Maffeo Barberini, a few months before being elected pope, used to hold a mirror in front of the artist’s face so that he could give his own likeness to the face of David.

This is why the tense and concentrated expression that the young biblical hero shows is so vivid and real: it is the same as Bernini’s taken from life.

For the moment, the always yours Michelangelo Buonarroti bids you farewell and gives you an appointment to the next posts and on social media.

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Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

Chi non conosce Michelangelo Buonarroti? Scultore, pittore, architetto e raffinato poeta. Ma chi è il suo alter ego che gli da voce sul blog michelangelobuonarrotietornato.com e sui social connessi? Antonietta Bandelloni, art blogger e scrittrice toscana appassionata d'arte. Da più di dieci anni si dedica allo studio approfondito delle opere e della tormentata esistenza di Michelangelo Buonarroti. Per contattare Antonietta Bandelloni per collaborazioni, inviti, sponsorizzazioni o altro inviate una mail direttamente a antoniettabandelloni@gmail.com ENG: Who doesn't know Michelangelo Buonarroti? Sculptor, painter, architect and refined poet. But who is his alter ego that gives him a voice on the blog michelangelobuonarrotietornato.com and on the connected social networks? Antonietta Bandelloni, a Tuscan art blogger and writer passionate about art. For over ten years she has devoted himself to the in-depth study of Michelangelo Buonarroti's works and tormented existence. To contact Antonietta Bandelloni for collaborations, invitations, sponsorships or other send an email directly to antoniettabandelloni@gmail.com Vedi tutti gli articoli di Michelangelo Buonarroti