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‘Michelangelo Buonarroti è tornato’: festeggio con voi i miei primi 10 anni d’arte, narrazioni, incontri e cambiamenti

Ebbene sì, dieci anni fa davo inizio a questa bella avventura che mi ha permesso di raccontare di me, delle mie opere ma anche di portarvi in in giro per mostre su e giù per l’Italia, parlare di libri che hanno a che fare con il mondo dell’arte e molto altro ancora.

Volete sapere com’è cominciata questa pagina?

Foto di Gianfranco Gori
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Era da tempo che il mio alter ego trascorreva ore e ore a leggere fogli e scartabellare brogliacci per cercare di saperne sempre di più sul mio passato. Più andava avanti e più si rendeva conto che non sempre tutto quello che veniva spacciato per vero lo era.

Aforismi finti scritti da chissà chi attribuiti a me, fatti mai accaduti dati per certi oppure dicerie infondate che, a forza di ripeterle, sembrava suonassero reali a lettori meno attenti. Ha iniziato a scrivere per raccontare, sì, ma anche per sfatare leggende metropolitane dure a morire.

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C’è riuscito? Non lo so ma quello che è sicuro è che continuerà a narrare come ha fatto quotidianamente, da dieci anni a questa parte.

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Sebbene nei primi anni non mostrassi mai il volto dell’alter ego, ormai siete abituati a vederlo da un po’ di tempo a questa parte. Fu quella una scelta ben ponderata come lo è stata poi quella successiva che ha dato un volto alla mia seconda identità.

All’inizio preferivo che chi leggesse immaginasse che fossi io a scrivere e dialogare con i lettori ma con il passare del tempo, soprattutto dopo che mi rubarono il profilo Instagram con oltre 88mila follower chiedendomi il riscatto, ho capito che era tempo di cambiare.

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In questi anni di acqua sotto i ponti ne è passata molta e di racconto in racconto ho avuto il piacere e l’onore di conoscere persone straordinarie: storici dell’arte, restauratori, giornalisti, scrittori, galleristi, direttori e direttrici di musei, studiosi e appassionati d’arte, artigiani, artisti e persone che amano tutto ciò che di bello esiste in questo povero mondo.

Foto di Gianfranco Gori, Prato
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Confesso che al mio alter ego è sempre piaciuto scrivere fin da bambina. Ha avuto la buona sorte di avere un’insegnante di scuola elementare, Margherita Tovani, sempre pronta a incoraggiarla.

Si ricorda bene che, senza idee per comporre il pensierino del lunedì mattina a scuola, ebbe l’alzata d’ingegno di scriverlo in dialetto per vivacizzare la situazione. La maestra piacevolmente stupita invitò i compagni ottenni a fare la stessa cosa.

Da allora non ha mai smesso di scrivere.

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Quando aprii la pagina, lo feci su una piattaforma diversa da quella che adopero oggi. Ebbi però molti problemi di censura per via delle mie opere spesso prive di vesti e dopo due mesi decisi di cambiare aria. Copiai tutto ciò che avevo scritto in questo sito e cancellai l’altro definitivamente.

Io e il mio alter ego vi ringraziamo tutti, uno a uno. Siete preziosi.

Michelangelo: memorie d’una lunga vita
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Prima di salutarvi, scorrendo indietro nella memoria, vi propongo il primo post che scrissi dieci anni fa che, come vi ho accennato in precedenza, avevo pubblicato in origine sull’altra pagina e poi copiai su questa quando mi svincolai dall’odiosa e pruriginosa censura. Cliccate QUA per leggerlo.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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Michelangelo Buonarroti is back’: I celebrate with you my first 10 years of art, narratives, meetings and changes

Well yes, ten years ago I began this beautiful adventure which allowed me to talk about myself, my works but also about exhibitions around Italy, talk about books that have to do with the world of art and much more.

You know, for a long time my alter ego had spent hours and hours reading papers and poring over sketches to try to find out more and more about my past. The further he went, the more he realized that not everything that was passed off as true wasn’t always true.

Fake aphorisms written by who knows who attributed to me, facts that never happened taken for granted or unfounded rumors that, by dint of repeating them, seemed to sound real to less attentive readers. He started writing to tell stories, yes, but also to dispel urban legends that die hard.

Did he succeed? I don’t know but what is certain is that he will continue to narrate as he has done every day for ten years now.

Although in the early years I never showed the face of the alter ego, you have been used to seeing it for some time now. That was a well-considered choice, as was the subsequent one that gave a face to my second identity.

At the beginning I preferred that those who read imagined that I was the one writing and conversing with readers but as time passed, especially after my Instagram profile with over 88 thousand followers was stolen and I was asked for a ransom, I understood that it was time to change.

In these years, a lot of water has passed under the bridge and from story to story I have had the pleasure and honor of meeting extraordinary people: art historians, restorers, journalists, writers, gallery owners, museum directors, scholars and art enthusiasts, artisans, artists and people who love everything beautiful that exists in this poor world.

I confess that my alter ego has always liked writing since I was a child. She had the good fortune of having an elementary school teacher, Margherita Tovani, always ready to encourage her. She remembers well that, without any ideas to compose her Monday morning little thought at school, she had the ingenuity to write it in dialect to liven up the situation. The pleasantly surprised teacher invited her classmates to do the same thing.

Since then she has never stopped writing.

When I opened the page, I did it on a different platform than the one I use today. However, I had many problems with censorship due to my works often being without clothes and after two months I decided to move on. I copied everything I had written on this site and deleted the other one permanently.

My alter ego and I thank you all, one by one. You are precious.

Before saying goodbye, scrolling back in memory, I propose the first post I wrote ten years ago which, as I mentioned previously, I had originally published on the other page and then copied onto this one when I freed myself from the hateful and itchy censorship. Click HERE to read it.

For the moment, your always Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in the next posts and on social media.

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1 commento »

  1. buongiorno, tantissimi complimenti per i suoi post su Michelangelo, così ben fatti e coinvolgenti che mi hanno portato alla lettura dei suoi libri sull’Artista. Inoltre i suoi articoli mi hanno dato l’occasione di conoscere nuove opere di altri esecutori, come di recente la bellissima e emozionante scultura di Santa Cecilia in Roma.

    grazie ancora e buona continuazione Alessandra

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