Il restauro della Trasfigurazione di Foschi in vista della mostra monografica a lui dedicata
A Pier Francesco Foschi, artista manierista allievo di Andrea del Sarto, sarà dedicata la prima mostra monografica che sia mai stata allestita in Europa.
Aprirà pubblico il 28 novembre 2023 alla Galleria dell’Accademia di Firenze e, in vista di questa importante occasione, la stessa Galleria ha commissionato il restauro della pala d’altare della Trasfigurazione che realizzò per la Basilica di Santo Spirito.
La mostra rimarrà aperta fino al 10 marzo 2024 e sarà curata dalla direttrice della Galleria dell’Accademia Cecilie Hollberg, dalla funzionaria storica dell’arte Elvira Altiero, dalla curatrice Nelda Damiano e da Simone Giordani, specialista del pittore Pier Francesco Foschi.
Come narra il Vasari nella vita di Andrea del Sarto, la tavola fu realizzata da Foschi prima del 1550a olio su tavola e ancora oggi conserva la cornice originale intagliata e dorata.
Il dipinto è collocato abitualmente nella cappella Capponi d’Altopascio, ovvero la seconda cappella da destra della chiesa di Santo Spirito, trasferita lì dalla cappella Bini-Capponi nel secolo XIX.
Il restauro è stato eseguito materialmente da Kyoko Nakahara per la superficie pittorica e da Francesca Brogi con la collaborazione della Bottega d’Arte Masselli di Gabriele Maselli per la cornice.
Condizioni della tavola prima del restauro e progetto di restauro
Prima del restauro la tavola si trovava in una buona condizioni dal punto di vista prettamente strutturale mentre la superficie pittorica risultava dall’accumulo dei depositi di origine atmosferica e di nero fumo delle candele, oltre ad avere una pesante patina di natura sconosciuta.
L’opera era stata sottoposta in precedenza a una pulitura grossolana e drastica, probabilmente nell’Ottocento. Risultava alterata da ritocchi sui panneggi dei santi e da una ridipintura sulle nuvole all’altezza del braccio alzato di San Pietro, per celare il degrado causato dal fumo di candela.
La cornice in legno intagliata e dorata a foglia d’oro con la tecnica a guazzo, presentava uno stato di conservazione abbastanza discreto anche se erano presenti perdite degli elementi lignei decorativi e numerose lacune di foglia d’oro. Uno spesso strato molto scuro imbruniva la brillantezza originale dell’oro.
Il dipinto è stato rimosso all’altare, tolto dalla cornice e spostato nel cantiere di restauro creato ad hoc all’interno della basilica, come da richiesta del Parroco di Santo Spirito, in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato. L’esecuzione del restauro con un cantiere in loco è più appropriata per la conservazione dell’opera che così non subisce particolari cambiamenti climatici e neppure sollecitazioni, dovute al trasporto in un laboratorio esterno.
Dopo essere stata sottoposta a una scrupolosa documentazione fotografica, l’opera è stata interessata da indagini diagnostiche approfondite.
Come prima operazione, è stata effettuata la disinfestazione anossica completa sia della tavola che della cornice per poter eliminare ogni specie di insetto ad ogni stadio del ciclo vitale. Dopo la verifica della stabilità degli strati pittorici e preparatori, è stata effettuata la fermatura localizzata degli strati preparatori e pittorici su alcune zone.
Attualmente la Trasfigurazione è sin fase di pulitura con la rimozione selettiva degli strati superficiali di deposito atmosferico e di nero fumo, situati su tutta la superficie pittorica, e della patina bruna.
Poco poco stanno tornando visibili colori brillanti e vividi a lungo offuscati dalle patine scure e la cornice sta riacquistando la sua lucentezza.
In attesa del termine di questo restauro, il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
The restoration of Foschi’s Transfiguration in view of the monographic exhibition dedicated to him
The first monographic exhibition ever held in Europe will be dedicated to Pier Francesco Foschi, a mannerist artist and pupil of Andrea del Sarto.
It will open to the public on 28 November 2023 at the Galleria dell’Accademia in Florence and, in view of this important occasion, the same Gallery has commissioned the restoration of the altarpiece of the Transfiguration that he created for the Basilica of Santo Spirito.
The exhibition will remain open until March 10, 2024 and will be curated by the director of the Accademia Gallery Cecilie Hollberg, the art historian Elvira Altiero, the curator Nelda Damiano and Simone Giordani, specialist on the painter Pier Francesco Foschi.
As Vasari narrates in the life of Andrea del Sarto, the panel was created by Foschi before 1550 in oil on panel and still today retains the original carved and gilded frame.
The painting is usually placed in the Capponi chapel in Altopascio, which is the second chapel from the right of the church of Santo Spirito, transferred there from the Bini-Capponi chapel in the 19th century.
The restoration was physically carried out by Kyoko Nakahara for the pictorial surface and by Francesca Brogi with the collaboration of Gabriele Maselli’s Bottega d’Arte Masselli for the frame.
Condition of the table before restoration and restoration project
Before the restoration, the panel was in good condition from a purely structural point of view, while the pictorial surface was the result of the accumulation of deposits of atmospheric origin and black smoke from candles, as well as having a heavy patina of an unknown nature.
The work had previously been subjected to a rough and drastic cleaning, probably in the nineteenth century. It was altered by touch-ups on the saints’ drapery and by repainting on the clouds at the height of Saint Peter’s raised arm, to hide the deterioration caused by candle smoke.
The wooden frame, carved and gilded with gold leaf using the gouache technique, was in a fairly discreet state of conservation even if there were losses of the decorative wooden elements and numerous gaps in the gold leaf. A thick, very dark layer darkened the original brilliance of the gold.
The painting was removed from the altar, removed from the frame and moved to the restoration site created ad hoc inside the basilica, as per the request of the Parish Priest of Santo Spirito, in agreement with the Superintendency of Archaeology, Fine Arts and Landscape for the city metro of Florence and the provinces of Pistoia and Prato. Carrying out the restoration with an on-site construction site is more appropriate for the conservation of the work which thus does not undergo particular climatic changes or stress due to transport to an external laboratory.
After being subjected to scrupulous photographic documentation, the work was subjected to in-depth diagnostic investigations.
As a first operation, complete anoxic disinfestation of both the table and the frame was carried out in order to eliminate every species of insect at every stage of the life cycle. After checking the stability of the pictorial and preparatory layers, localized fixing of the preparatory and pictorial layers was carried out in some areas.
Currently the Transfiguration is in the cleaning phase with the selective removal of the superficial layers of atmospheric deposit and carbon black, located on the entire pictorial surface, and of the brown patina.
Brilliant and vivid colors that were long obscured by dark patinas are slowly becoming visible again and the frame is regaining its shine.
While waiting for the completion of this restoration, your always Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in the next posts and on social media.

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