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La Scultura del giorno: Urania di Dupré

La scultura del giorno che vi propongo oggi è Urania, la Musa dell’Astronomia scolpita nel marmo di Carrara di Giovanni Dupré.

L’opera fu realizzata dall’artista senese nel 1867 per il monumento funebre del fisico, matematico e astronomo Ottaviano Fabrizio Mossotti, deceduto nel 1863 dopo una breve malattia.

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Ottaviano Fabrizio Mossotti era nato a Novara nel 1791 da una famiglia borghese di imprenditori e professionisti e fin da ragazzino mostrò una grande predilezione per le scienze esatte. Dopo essersi laureato alla facoltà di ingegneria dell’Università di Pavia a soli venti anni, iniziò a pubblicare i suoi primi articoli scientifici.

Masotti lavorò a lungo sia in Italia che all’estero e non si occupò solo di scienza. Nel 1848, durante la prima guerra d’indipendenza fra il regno di Sardegna e l’impero austriaco, l’Università di Pisa organizzò un battaglione di volontari e proprio Masotti lu guidò a 57 anni sul campo di battaglia di Curtatone e Montanara.

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Urania scolpita da Dupré per la sua tomba è la Musa dell’Astronomia e l’artista le diede un atteggiamento meditabondo. Giace semi distesa sopra il sarcofago sorreggendo il peso del busto e del capo sulle braccia che fanno perno su tre libri.

Dupré, seguendo l’esempio di Bernini, volle scolpire Urania nell’esatto momento in cui stava per cominciare a parlare o aveva appena terminato, con la bocca dischiusa.

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La Musa dell’Astronomia con il capo coronato da una stella è priva di vesti ma ha un panneggio che le copre le gambe e parte delle natiche. La posa sensuale accentua la curva dei fianchi e la mette in bella mostra lasciandola libera da ogni veste.

Purtroppo nel corso degli anni questo capolavoro ha subito diversi danneggiamenti e le fratture poi restaurate sono diverse. La scultura risulta manca della punta del piede destro e di alcune dita della mano sinistra.

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Il monumento funebre fu completato dall’artista scolpendo in bassorilievo sia sul retro che sul davanti i simboli di tutti i segni zodiacali.

Se volete ammirare questo capolavoro dovete andare nel Camposanto Monumentale di Pisa. Fino al 1935 il monumento si trovava nel corridoio ovest e poi fu spostato dove è possibile apprezzalo oggi.

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Sulla base del monumento funebre Dupré scolpì un bassorilievo con l’effige di Masotti e scalpellò l’iscrizione “ALLA MEMORIA DI OTTAVIANO FABRIZIO MOSSOTTI NATO IN NOVARA IL XVIII APRILE MDCCXCI E MORTO IN PISA IL XX MARZO MDCCCLXIII ZUI RENDE ONORE L’ITALIA. LA SCIENZA”.

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Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta invitandovi ad andare a visitare il Camposanto Monumentale di Pisa e dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

Il mio alter ego Antonietta Bandelloni con Maria nel Camposanto Monumentale di Pisa
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Il libro

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Sculpture of the day: Urania by Dupré

The sculpture of the day that I propose to you today is Urania, sculpted in Carrara marble by Giovanni Dupré.

The work was created by the Sienese artist in 1867 for the funeral monument of the physicist, mathematician and astronomer Ottaviano Fabrizio Mossotti, who died in 1863 after a short illness.

Ottaviano Fabrizio Mossotti was born in Novara in 1791 into a bourgeois family of entrepreneurs and professionals and from an early age he showed a great predilection for the exact sciences. After graduating from the engineering faculty of the University of Pavia at the age of just twenty, he began to publish his first scientific articles.

Masotti worked for a long time both in Italy and abroad and did not only deal with science. In 1848, during the first war of independence between the kingdom of Sardinia and the Austrian empire, the University of Pisa organized a battalion of volunteers and Masotti himself led him at the age of 57 on the battlefield of Curtatone and Montanara.

Urania sculpted by Dupré for his tomb is the Muse of Astronomy and the artist gave her a brooding attitude. She lies semi-extended on top of the sarcophagus supporting the weight of her bust and head on her arms which pivot on three books.

Dupré, following Bernini’s example, wanted to sculpt Urana at the exact moment he was about to start speaking or had just finished, with his mouth open.

The Muse of Astronomy has no clothes but has a drapery that covers her legs and part of her buttocks. The sensual pose accentuates the curve of her hips and puts it on full display while leaving her free from any clothes.

Unfortunately over the years this masterpiece has suffered several damages and the fractures then restored are different. The sculpture is missing the toe of the right foot and some fingers of the left hand.

The funeral monument was completed by the artist by sculpting the symbols of all the zodiac signs in bas-relief both on the back and on the front.

If you want to admire this masterpiece you have to go to the Monumental Cemetery of Pisa. Until 1935 the monument stood in the West Corridor and was then moved to where it can be appreciated today.

On the base of the funeral monument Dupré sculpted a bas-relief with the effigy of Masotti and chiseled the inscription “IN THE MEMORY OF OTTAVIANO FABRIZIO MOSSOTTI BORN IN NOVARA ON APRIL 18 MDCCXCI AND DIED IN PISA ON MARCH 20 MDCCCLXIII ZUI HONORS ITALY. SCIENCE”.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by inviting you to go and visit the Monumental Cemetery of Pisa and making an appointment for the next posts and on social media.

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1 commento »

  1. Cari redattori, seguo con interesse il vostro blog sulla scultura che mi fa conoscere capolavori che ignoravo. Istruttive le spiegazioni.
    Ogni tanto qualcosa scappa: in “Urania” di Dupre’ e’ riportata l’iscrizione alla base:
    “ALLA MEMORIA DI OTTAVIANO FABRIZIO MOSSOTTI NATO IN NOVARA IL XVIII APRILE MDCCXCI E MORTO IN PISA IL XX MARZO MDCCCLXIII ZUI RENDE ONORE L’ITALIA. LA SCIENZA”.
    Oltre al lapsus manus ZUI che ovviamente e’ QUI, “La Scienza” e’ il soggetto di una nuova frase che stranamente non viene riportata. Lasciata cosi’ monca, “LA SCIENZA” appare come fosse la firma della frase precedente, con effetto un po’ comico.
    Ho controllato anche nella parte in inglese, ed e’ uguale.
    Per il pubblico anglofono, suggerirei di tradurre le date in numeri romani in cifre arabe. Da loro non si studiano a scuola.
    Cari saluti,
    Carlo Alberto Veronesi, Bologna

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