La Scultura del giorno: Costantino a Cavallo del Bernini
La scultura del giorno che vi propongo oggi è Costantino a Cavallo scolpito da Gian Lorenzo Bernini a partire dal 1662.
L’opera è posizionata alla base della Scala Regia e la potete ammirare alla vostra destra entrando nel porticato della Basilica di San Pietro in Vaticano.
Già durante il pontificato di Innocenzo X, ci fu la volontà di dedicare all’imperatore romano che aveva scelto come religione di Stato il cristianesimo, un’opera monumentale nell’area vaticana.
Così nel 1654 si rivolse al Bernini affidandogli la realizzazione della scultura da posizionare all’interno di una nicchia dentro la Basilica che riprendesse un po’ il modello di Matilde di Canossa.
Papa Innocenzo X poco dopo passò a miglior vita e il successore Alessandro VII, salito alla soglia pontificia l’anno successivo, volle ampliare quel progetto. Garantì all’artista l’arrivo da Carrara di un grande blocco di marmo per scolpire cavallo e cavaliere tirando in ballo una nuova collocazione, ai piedi della Scala Regia a cui lo stesso Bernini stava costruendo.
Per motivi ancora non ben chiari, il Bernini mise mano alla scultura non prima del 1662 dando forma poco a poco all’imperatore Costantino a cavallo.
La nuova nicchia, esterna alla basilica, era così grande che l’opera sembrava scomparirci dentro.
Bernini risolse il problema in modo brillante, mettendo alle spalle del gruppo scultoreo un panneggio sinuoso che non solo mette in evidenza Costantino a Cavallo ma gli dona anche un maggiore dinamismo.
A differenza di tante altre opere dell’artista, gli esperti che a lui hanno dedicato anni di studi, sono concordi nell’affermare che quel marmo fu lavorato solo dal Bernini. Inoltre, andando a scartabellare fra i documenti relativi alla commissione, risulta che effettivamente solo a lui sono intestati i pagamenti per un totale di 7mila scudi romani.
Guardando l’opera si ha l’impressione di essere dinnanzi a un fermo immagine scolpito nella pietra del momento in cui l’imperatore ebbe la visione della Croce, poco prima della battaglia di Ponte Milvio contro Massenzio che si era proclamato da solo imperatore.
Mentre Costantino stava pregando assieme ai suoi soldati in vista dello scontro, apparse nel cielo una Croce splendente al di sopra del sole con la scritta in latino In Hoc Signo Vinces ovvero “sotto questo segno vincerai”.
Fiduciosi e incoraggiati da quella mistica visione, i soldati di Costantino sconfissero le truppe di Massenzio ed entrarono trionfalmente a Roma concedendo la libertà di culto e quindi, di conseguenza, finirono le persecuzioni dei Cristiani.
Il Bernini scolpì Costantino a Cavallo nel suo studio romano, portandolo a termine ne 1668. Non fu semplice trasportare l’opera da lì fino fino ai piedi della Scala Regia e addirittura fu necessario far sorvegliare la scultura dalle guardie durante le ore notturne.
Assi, travi, argani, quantità enormi di paglia furono alcuni degli elementi usati per il trasporto e il successivo collocamento nella nicchia.
Costantino a Cavallo si trova nella posizione in cui lo vedete oggi esattamente dal 12 gennaio del 1669 anche se poi i lavori di decorazione del panneggio posteriore e la lucidatura proseguirono nei mesi successivi.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
Sculpture of the day: Bernini’s Constantine on Horseback
The sculpture of the day that I propose to you today is Constantine on horseback sculpted by Gian Lorenzo Bernini starting from 1662.
The work is positioned at the base of the Scala Regia and you can admire it on your right as you enter the portico of St. Peter’s Basilica in the Vatican.
Already during the pontificate of Innocent X, there was the desire to dedicate a monumental work in the Vatican area to the Roman emperor who had chosen Christianity as the state religion.
So in 1654 he turned to Bernini, entrusting him with the creation of the sculpture to be placed inside a niche inside the Basilica that somewhat resembled the model of Matilde di Canossa.
Pope Innocent X passed away shortly after and his successor Alexander VII, who ascended the papal threshold the following year, wanted to expand that project. He guaranteed the artist the arrival from Carrara of a large block of marble to sculpt horse and rider by bringing into play a new location, at the foot of the Scala Regia at which Bernini himself was building.
For reasons that are still unclear, Bernini did not put his hand to sculpture before 1662, gradually giving shape to the emperor Constantine on horseback.
The new niche, outside the basilica, was so large that the work seemed to disappear inside.
Bernini solved the problem brilliantly, placing a sinuous drapery behind the sculptural group which not only highlights Constantine on horseback but also gives it greater dynamism.
Unlike many other works by the artist, the experts who have dedicated years of study to him agree in stating that that marble was worked only by Bernini. Furthermore, going through the documents relating to the commission, it turns out that payments for a total of 7 thousand Roman scudi are actually made out to him alone.
Looking at the work, one has the impression of being in front of a still image carved in stone of the moment in which the emperor had the vision of the Cross, shortly before the battle of Ponte Milvio against Maxentius who had proclaimed himself emperor alone.
While Constantine was praying with his soldiers in view of the battle, a shining Cross appeared in the sky above the sun with the Latin inscription In Hoc Signo Vinces or “under this sign you will conquer”.
Confident and encouraged by that mystical vision, Constantine’s soldiers defeated Maxentius’ troops and triumphantly entered Rome granting freedom of worship and therefore, consequently, the persecutions of Christians ended.
Bernini sculpted Costantino a Cavallo in his Roman studio, completing it in 1668. It was not easy to transport the work from there to the foot of the Scala Regia and it was even necessary to have the sculpture guarded by guards during the night hours.
Planks, beams, winches, enormous quantities of straw were some of the elements used for transport and subsequent placement in the niche.
Costantino a Cavallo has been in the position in which you see it today exactly since 12 January 1669 even if the decoration works on the rear drapery and the polishing continued in the following months.
For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by making an appointment for the next posts and on social media.

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