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Il fascino della pittura su pietra a Galleria Borghese

Il Sacco di Roma del maggio 1527 sconvolse la città. Furono innumerevoli le vite perse e i dipinti su tavola e su tela distrutti ferocemente. Sebastiano del Piombo, interdetto dall’accaduto, cominciò a pensare di dipingere le sue opere su supporti più resistenti nel tentativo di rendere quei capolavori meno vulnerabili.

Facendo un passo indietro nei secoli, riportò in auge la pittura a olio su pietra, avendo la consapevolezza di usare una tecnica assai remota, citata anche negli scritti di Plinio.

“Dovete sapere che Sebastianello nostro veneziano ha trovato un secreto di pingere in marmo a olio bellissimo, il quale farà la pittura poco meno che eterna“.

Vittore Soranzo, prelato di Venezia alla corte di papa Clemente VII, in una lettera del 1530 a Pietro Bembo

La pittura su pietra ricomincia da lì, proprio con l’intuizione di Sebastiano del Piombo, al tempo ancora amico mio.

Foto credit Galleria Borghese
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La mostra in corso a Galleria Borghese è dedicata alla Meraviglia senza tempo. Pittura su pietra a Roma nel Seicento. Curata da Francesca Cappelletti e Patrizia Cavazzini, l’esposizione sarà visibile fino al 29 gennaio 2023.

Nel percorso espositivo potrete ammirare oltre 60 pregevoli esempi di pittura su pietra, capaci di meravigliare per le loro peculiarità. Le pitture su pietra venivano appese alle pareti assieme ai dipinti su supporti tradizionali oppure venivano esibite nelle camere delle meraviglie, le wunderkammer. Nelle corti d’Europa non era infrequente venissero posizionate su tavoli oppure, quelle di piccole dimensioni, venivano conservate all’interno di scatole pregiate da far passare di mano in mano agli ospiti di riguardo.

Antonio Tempesta, La presa di Gerusalemme, olio su pietra paesina, 24 x 37 cm, Galleria Borghese, Roma.
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Il percorso espositivo della mostra Meraviglia senza tempo. Pittura su pietra a Roma nel Seicento si articola in otto sezioni e ha inizio con La Pietra Dipinta e il Suo Inventore. In questa prima parte si può vedere l’utilizzo di metalli e marmi come supporto per i dipinti. Fra le opere esposte ci sono il Ritratto di Filippo Strozzi del Salviati realizzato attorno al 1550 su marmo africano e quello di Cosimo de’ Medici attribuito al Bronzino su porfido rosso.

Antonio Tempesta e Filippo Napoletano furono fra i più prolifici creatori di dipinti su pietra. Fra i loro supporti più amati c’è senza dubbio la pietra faesina, ricavata fra i ciottoli della Valle dell’Arno. Se tagliata in modo opportuno può svelare diversi andamenti particolarmente belli da vedere e da adoperare come sfondo per le pitture più raffinate.

Lo stipo Borghese-Windsor

Emblematica è la Presa di Gerusalemme del Tempesta: sono stati sufficienti dei minimi tocchi di pennello per trasformare le fratture della pietra faesina in una città. Sempre il Tempesta, con la sua abilità, riuscì a trasformare il rosso della breccia nel Mar Rosso mentre nelle Cacce di Vienna adopera le inclusioni di manganese della dendrite per raffigurare la vegetazione.

Antonio Tempesta, Adorazione dei Magi. Olio su alabastro. Galleria Borghese
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Le sezioni della mostra

LA PIETRA DIPINTA E IL SUO INVENTORE. Una premessa cinquecentesca che propone dipinti su metallo e su pietra, realizzati nel tentativo di rendere eterne le opere e durevole la memoria dei personaggi rappresentati come Cosimo I de’ Medici e Filippo Strozzi.

UNA DEVOZIONE ETERNA COME IL MARMO. Opere come talismani alle quale sovente veniva attribuito un potere magico e la protezione dalle malattie. Spesso facevano parte degli arredi delle camere da letto di potenti poporati come per esempio l’Adorazione dei Magi su alabastro di Antonio Tempesta e la Madonna con il Bambino e San Francesco di Antonio Carracci dipinta su rame.

VENERE E LE SUE EROINE. La sezione raggruppa Ebe, Lucrezia e Cleopatra dipinte da Leonardo Grazia, pittore toscano che realizzò le tre immagini nella prima metà del Cinquecento.

ANTICO E ALLEGORIA. Qui si possono ammirare le opere su lavagna, marmo e pietra di paragone dedicate a temi poetici come per esempio l’Andromeda del Cavalier d’Arpino e l’Inferno con episodi mitologici di Vincenzo Mannozzi.

UNA NOTTE NERA COME LA PIETRA. In questa parte della mostra sono esposti i dipinti realizzati su pietre scure come la pietra di paragone, lavagna e marmo mero del Belgio. Gli artisti, sfruttando il nero del supporto, ricreavano scene notturne capaci di far risaltare le finiture dorate.

Nelle ultime tre sezioni DIPINGERE CON LA PIETRA, PAESAGGI E ARCHITETTURE PIETRE PREZIOSE E COLORATE, ci si trova dinnanzi a sorprendenti fondali creati con la pietra paesina e altri preziosi supporti come i lapislazzuli, usato per ricreare le sfumature del cielo.

Jacques Stella, Riposo nella fuga in Egitto, olio su lapislazzuli e lavagna, rivestito di lavagna, 11 x 9.5 cm, Pajelu collection.
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Arricchiscono il percorso della mostra le sculture con inserti policromi appartenenti a Galleria Borghese. Non perdete l’occasione di visitare questa importante mostra che mostra opere straordinarie e poco note al grande pubblico. Avete tempo per farlo fino al 29 gennaio 2023.

Leonardo Grazia, Lucrezia. Olio su lavagna. Galleria Borghese
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Il libro

La mostra Meraviglia senza tempo. Pittura su pietra a Roma nel Seicento è accompagnata dal catalogo edito da Officina libraria, con introduzione di Francesca Cappelletti e testi, tra gli altri, di Patrizia Cavazzini, Piers Baker-Bates, Elena Calvillo, Laura Valterio, Judy Mann e Francesco Freddolini.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

The charm of stone painting at the Borghese Gallery

The Sack of Rome of May 1527 shocked the city. Countless lives were lost and paintings on wood and canvas were ferociously destroyed. Sebastiano del Piombo, banned from the incident, began to think of painting his works on more resistant supports in an attempt to make those masterpieces less vulnerable.

Taking a step back through the centuries, he brought back oil painting on stone, being aware of using a very remote technique, also mentioned in Pliny’s writings.

“You must know that Sebastianello our Venetian has found a secret to paint in marble with beautiful oil, which will make the painting little less than eternal”.

Vittore Soranzo, prelate of Venice at the court of Pope Clement VII, in a letter of 1530 to Pietro Bembo


Painting on stone starts again from there, with the intuition of Sebastiano del Piombo, still my friend at the time.

The current exhibition at Galleria Borghese is dedicated to the timeless wonder. Stone painting in Rome in the seventeenth century. Curated by Francesca Cappelletti and Patrizia Cavazzini, the exhibition will be visible until January 29, 2023.

In the exhibition you can admire over 60 fine examples of stone painting, able to amaze for their peculiarities. The stone paintings were hung on the walls together with the paintings on traditional supports or were exhibited in the chambers of wonders, the wunderkammer. In the courts of Europe, it was not uncommon for them to be placed on tables or, the small ones, were kept inside precious boxes to be passed from hand to hand to distinguished guests.

The exhibition itinerary of the exhibition Timeless wonder. Painting on stone in Rome in the seventeenth century is divided into eight sections and begins with The Painted Stone and Its Inventor. In this first part you can see the use of metals and marbles as a support for the paintings. Among the works on display are the Portrait of Filippo Strozzi by Salviati made around 1550 on African marble and that of Cosimo de ‘Medici attributed to Bronzino on red porphyry.

Antonio Tempesta and Filippo Napoletano were among the most prolific creators of stone paintings. One of their most popular supports is undoubtedly the faesina stone, obtained from the pebbles of the Arno Valley. If cut appropriately, it can reveal different patterns that are particularly beautiful to look at and to use as a background for the most refined paintings.

Emblematic is the Storm’s Taking of Jerusalem: just the slightest brush strokes were enough to transform the fractures of the faesina stone into a city. Always the Storm, with his skill, managed to transform the red of the breach in the Red Sea while in the Vienna Hunts he uses the manganese inclusions of the dendrite to represent the vegetation.

The sections of the exhibition

PAINTED STONE AND ITS INVENTOR. A sixteenth-century premise that proposes paintings on metal and stone, created in an attempt to make the works eternal and the memory of the characters represented such as Cosimo I de ‘Medici and Filippo Strozzi lasting.

AN ETERNAL DEVOTION LIKE MARBLE. Works as talismans which were often given magical power and protection from disease. Often they were part of the furnishings of the bedrooms of powerful poporates such as the Adoration of the Magi on alabaster by Antonio Tempesta and the Madonna and Child with St. Francis by Antonio Carracci painted on copper.

VENUS AND HER HEROINES. The section groups Ebe, Lucrezia and Cleopatra painted by Leonardo Grazia, a Tuscan painter who created the three images in the first half of the sixteenth century.

ANCIENT AND ALLEGORY. Here you can admire the works on blackboard, marble and touchstone dedicated to poetic themes such as the Andromeda by Cavalier d’Arpino and Hell with mythological episodes by Vincenzo Mannozzi.

A NIGHT AS BLACK AS STONE. In this part of the exhibition the paintings made on dark stones such as touchstone, blackboard and plain Belgian marble are exhibited. The artists, taking advantage of the black of the support, recreated night scenes capable of bringing out the golden finishes.

In the last three sections PAINTING WITH STONE, LANDSCAPES AND ARCHITECTURE and PRECIOUS AND COLORED STONES, we find ourselves in front of surprising backdrops created with the village stone and other precious supports such as lapis lazuli, used to recreate the shades of the sky.

The exhibition is enriched by sculptures with polychrome inserts belonging to the Borghese Gallery. Do not miss the opportunity to visit this important exhibition that shows extraordinary works little known to the general public. You have time to do this until January 29, 2023.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by giving you an appointment at the next posts and on social networks.

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