La Fontana delle Naiadi a Roma
La Fontana delle Naiadi è una delle più belle fontane moderne di Roma e lo scroscio elle sue acque si sente già a metà di Via Nazionale.
Altro non è che la mostra dell’Acqua Marcia, l’acquedotto fatto ripristinare da papa Pio IX fra il 1865 e il 1870. Si tratta dell’ultima mostra pagata dallo Stato Pontificio prima di Roma Capitale.
Il papa volle finanziare la ricostruzione dell’antico acquedotto che durante l’invasione dei Goti, avvenuta secoli prima, era stato danneggiato e reso inutilizzabile. La grande opera avrebbe dovuto terminare in una spettacolare fontana così come altri illustri predecessori avevano fatto.
All’inizio della sua esistenza, la fontana era formata da una vasca circolare circolare circondata da rocce da cui si dipartivano gli zampilli direzionati verso il centro. Dal cuore della vasca partivano quattro getti diretti verso l’alto creando un effetto assai suggestivo.
La Fontana delle Naiadi venne inaugurata dal papa il 10 settembre del 1870, dieci giorni esatti prima della breccia di Porta Pia. Cosa curiosa è che non si trovava dove la vediamo oggi, al centro di Piazza della Repubblica ma bensì nel luogo occupato ora dall’obelisco dei Dogali.
Tutta la parte architettonica della fontana fu progettata da Alessandro Guerrieri e realizzata successivamente. In occasione della visita dell’imperatore Guglielmo II avvenuta nel 1888, la fontana fu decorata da quattro leoni in stucco in via del tutto provvisoria.
L’interessante parte scultorea si deve a Mario Rutelli che nel 1897 fu incaricato di realizzare i quattro gruppi scultorei in bronzo formati dalle ninfe delle acque, allegorie dei fiumi, degli oceani, mostri acquatici e animali. Le giovani ninfe giocano con i getti d’acqua mostrando tutta la loro eleganza e bellezza.
Al centro troneggia la figura di Glauco che stringe un delfino dalla cui bocca sgorga un potete getto d’acqua diretto verso l’alto.
La Fontana delle Naiadi con i nuovi gruppi scultorei e posizionata al centro della piazza, fu inaugurata definitivamente solo nel 1914. Nel corso degli anni più volte è stata sottoposta a interventi conservativi e l’ultimo risale al 1998.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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