Carrara: il cardinale Cybo e quell’opera mia mancata
Scartabellando fra le lettere mie ne ho rintracciato una particolarmente interessante di cui voglio parlarvi oggi. Una lettera che ha a che fare con il potere di un cardinale figliol d’un papa e la richiesta di una sepoltura da sistemare a Carrara, dove più mi piacesse.
Comincio dall’inizio a raccontarvi per filo e per segno ogni faccenda. Il 4 dicembre del 1531, mentre me ne stavo tranquillo o quasi a casa mia a Macel de’ Corvi a Roma, il cardinale Innocenzo Cybo prese carta e penna per scrivermi una lettera. Non era proprio una lettera di saluto qualsiasi ma bensì la richiesta di una sepoltura per sé. I cardinali e i papi ci tenevano all’apparenza pure da morti. Già in vita pensavano a farsi progettare tombe monumentali come se al corpo importasse dove diventare cenere.
Di già che quando una lettera cominciava con “sappiamo bene quanto lei sia occupato” o cose del genere sapevo già che volevano chiedermi progetti, disegni o quant’altro. E’ un po’ come dire ” lo so che siete affaccendato, ma un me ne importa nulla…”
Ma ganzo il cardinale Cybo… non solo voleva gli progettassi una bella tomba ma mi scrisse anche quando voleva spendere: 1500 o 2000 ducati. Apparentemente modesto ma altezzoso quanto un papa dell’epoca mia.

Il cardinale si sarebbe accontentato anche del solo progetto e che gli facessi qualche nome di bravo scultore per scolpire poi la sepoltura, magari qualcuno di molto vicino a me.
Ma chi era questo Innocenzo Cybo? Era il figliolo di Francesco Cybo (nato da papa Innocenzo VIII) e di Maddalena de’ Medici che era la figliola di Lorenzo il Magnifico. In parole povere era nipote di papa Innocenzo VIII e di Lorenzo de’ Medici.
Indovinate chi lo nominò cardinale? Lo zio papa Leone X de’ Medici, fratello della su mamma. Quando si dice far le cose in famiglia eh?
Forse se a Carrara e a Genova avete brazzicato poco o per niente, il cognome Cybo vi dirà poco ma era una famiglia molto potente.
Come andò a finire la faccenda della tomba? Di tempo n’avevo poco per star dietro già alle commissioni del papa, figuriamoci se potevo perdere tempo per dedicarmi a altri lavori… principi, cardinali, danarosi banchieri: volevano tutti opere da me. Non mi sarebbero bastate cento vite lunghe quanto fu la mia per accontentare tutti.
Se avessi esaudito il suo desiderio, oggi il cardinale Cybo avrebbe una sepoltura degna di questo nome e la città di Carrara un’opera mia. Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta riportandovi la lettera che mi scrisse Innocenzo Cybo.
Carrara, 4 Dicembre 1531
Magnifico messer Michelagnolo,
anchor che noi sappiamo Vostra Signoria essere occupatissima et che non senza suo incommodo può attendere ad altro che all’opra ha fra le mani, nondimeno, essendo noi certi che in quello che la può non mancherà farci piacere, sì perché sappiamo l’animo nostro esser volto a far per Vostra Signoria non altrimenti che per qualsivoglia delli nostri fratelli, sì anchora perché il suo solito è sempre stato di essere amorevolissima delle sue virtù, per questa nostra la pregamo che quando le parerà con manco suo disconcio poter fare uno disegno di una sepoltura per noi di spesa di 1500 o 2000 ducati, ci farà tanto piacere quanto di qualsivogli altra cosa che per noi potesse fare.
Et perché anchora non siamo risoluti dove volerla far ponere, ci accomoderemo in qualsivoglia luogo che Vostra Signoria giudicherà starli bene, et acciò che la sia lavorata come merita la persona dalle mani di chi uscirà il disegno, ci sarà di grandissimo piacere che la si contenti indirizzarci uno o più, per lavorarla, delli suoi discepoli che Vostra Signoria conosca doverla ridurre a quella perfettione che si li conviene. Né a dar principio al detto lavoro qui in Carrara indugieremo più di quello che Vostra Signoria tarderà a mandarne il sopradetto modello et persone sufficienti per lavorarla; et quando pure la non potesse servirci di lavoranti, non ci manchi almeno del detto modello.
Né altro ci occorre che per l’honore et utile di Vostra Signoria non altrimenti offrirci a fare che per la persona nostra propia. Di Carrara, alli IIII di dicembre MDXXXI. Sempre vostro el cardinale Cibo. Al magnifico et molto eccellente messer Michelagnolo Buonarroti nostro carissimo. In Firenze.

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