L’importanza dell’Elettrice Palatina
Ad Anna Maria Luisa de’ Medici, nota alle cronache con nome di Elettrice Palatina, tutti noi dobbiamo molto. Se Firenze oggi è una meta turistica tanto ambita, gran parte del merito è proprio suo.
Anna Maria Luisa de’ Medici era la figlia del Granduca Cosimo III e della principessa Margherita Luisa d’Orleans. Fu l’ultima esponente della casata dei Medici e quindi l’ultima erede di un immenso patrimonio artistico.
Nonostante l’impegno del padre a tramandargli il proprio cognome, non ci fu verso: gli altri stati europei mai accettarono la proposta del Granduca.
Anna Maria Luisa de’ Medici sposò nel 1690 Giovanni Carlo Guglielmo I, principe elettore del Palatinato. Dopo la morte del consorte ritornò nella sua amata Firenze e volle fare alla sua città il dono più grande: nel suo testamento scrisse che l’immensa collezione artistica della famiglia dopo la sua morte sarebbe appartenuta al Granducato di Toscana.
Fino a quel momento le opere più preziose venivano acquisite di diritto dalla nuova casata che avrebbe guidato la città. Potevano essere vendute o trasportate altrove per decorare palazzi privati e regge. Spesso venivano adoperate come preziosissima merce di scambio e di loro, nella città che le aveva viste nascere, non ne rimaneva che il vago ricordo di chi aveva la fortuna di averle viste.
L’Elettrice Palatina però aveva avuto un’intuizione straordinaria e formulò quello che oggi è conosciuto come il Patto di Famiglia. Le opere appartenute alla sua famiglia sarebbero passate nelle mani della Toscana con un vincolo imprescindibile: dovevano per sempre rimanere nella città di Firenze e nello Stato di Toscana.
“…o levare fuori della Capitale e dello Stato del Granducato, Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioje ed altre cose preziose, della successione del Serenissimo GranDuca, affinché esse rimanessero per ornamento dello Stato, per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri”

La domenica più prossima al 18 febbraio di ogni anno, Firenze ricorda l’Elettrice Palatina e il suo preziosissimo dono. Abitualmente i musei civici fiorentini aprono le loro porte al pubblico gratuitamente. Dalle Cappelle Medicee al Museo di Palazzo Vecchio, dal Museo del Novecento al complesso di Santa Maria Novella, dalla Cappella Brancacci al Museo dei Bigallo: tutti luoghi accessibili gratis in onore di Anna Maria Luisa de’ Medici.
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The importance of the Elettrice Palatina
To Anna Maria Luisa de ‘Medici, known to the chronicles with the name of Elettrice Palatina, we all owe a lot. If Florence today is a much sought after tourist destination, much of the merit is its own.
Anna Maria Luisa de ‘Medici was the daughter of Grand Duke Cosimo III and Princess Margherita Luisa d’Orleans. He was the last exponent of the Medici family and therefore the last heir of an immense artistic heritage.
Despite the father’s commitment to handing down his surname, there was no way: the other European states never accepted the Grand Duke’s proposal. Anna Maria Luisa de ‘Medici married in 1690 Giovanni Carlo Guglielmo I, elector prince of the Palatinate. After the death of his wife he returned to his beloved Florence and wanted to give his city the greatest gift: in his will he wrote that the immense artistic collection of the family after his death would belong to the Grand Duchy of Tuscany.
Until that moment the most precious works were acquired by right from the new family that would have led the city. They could be sold or transported elsewhere to decorate private buildings and palaces. Often they were used as invaluable merchandise and they, in the city that had seen them born, nothing remained but the vague memory of those lucky enough to have seen them.
The Elettrica Palatina, however, had an extraordinary intuition and formulated what is today known as the Family Pact. The works that belonged to his family would have passed into the hands of Tuscany with an indispensable bond: they had to remain forever in the city of Florence and in the State of Tuscany.
“…o levare fuori della Capitale e dello Stato del Granducato, Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioje ed altre cose preziose, della successione del Serenissimo GranDuca, affinché esse rimanessero per ornamento dello Stato, per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri”
On the Sunday closest to February 18 of each year, Florence remembers the Elettrice Palatina and its invaluable gift. On the occasion of this day that will be celebrated this Sunday, February 17, the Florentine civic museums open their doors to the public for free. From the Medici Chapels to the Museum of Palazzo Vecchio, from the Museo del Novecento to the complex of Santa Maria Novella, from the Brancacci Chapel to the Bigallo Museum: all accessible for free in honor of Anna Maria Luisa de ‘Medici.
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L’ha ribloggato su Antonella Lallo.
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Grazie, mi erano del tutto sconosciuti sia il personaggio che il fatto.
Grazie davvero, molto bello questo articolo.
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