Mi fecero anche la multa a Bologna
Verso la fine del Quattrocento Firenze era diventato un posto invivibile. I francesi erano alle porte e nella città regnava il caos completo. Temetti davvero di rimetterci l’osso del collo e decisi di andarmene assieme al Granacci e al Caridiere. Ci fermammo qualche giorno a Venezia e poi ce ne andammo a Bologna.
Non facemmo neanche in tempo ad arrivare che t’arrivarono davanti du’ guardie tutte accigliate. “E ora che s’è fatto?” mi sarebbe venuto in mente di chiedergli ma non dissi nulla. Non volevo peggiorare la situazione che di primo acchito mi pareva assai ingarbugliata anche se in tutta sincerità non avevo capito il perché di quel fermo.
Fatto sta che non ci s’aveva il permesso per entrare a Bologna. Ma che ne sapevo io… provai a protestare ma non ci fu nulla da fare: mi dissero che mi mancava il suggello di cera rossa sull’unghia del pollice e mi fecero una multa di 50 bolognini.
Non avevo idea di come avrei potuto pagarla se nemmeno avevo i soldi per mettere qualcosa sotto i denti e il mio stomaco già si lamentava in modo assai rumoroso.
Alla fine un buonuomo risolse tutti i miei problemi. Giovan Francesco Aldovrandi si fece carico di questa spesa, mi accolse in casa sua ed è grazie a lui se mi commissionarono la realizzazione delle tre sculture nella Chiesa di San D0menico: San Procolo, San Petronio e l’angelo reggi candelabro.
San Procolo
Angelo reggi candelabro
San Petronio
Il vostro Michelangelo Buonarroti
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