La Scultura del giorno: il Busto del Magnifico del Torrigiani
La scultura del giorno che vi propongo oggi è il Busto di Lorenzo il Magnifico in terracotta policroma, attribuito a Pietro Torrigiani.
L’opera fu realizzata dall’artista fra il 1515 e il 1520 circa e appartiene alla collezione privata fiorentina Liana Salvadori-Carlo Carnevali.
Lorenzo de’ Medici scolpito nel legno è abbigliato con un abito assai semplice e ha il capo coperto con un cappello imbottito e drappeggiato, tipico della Firenze dell’epoca.
In questo ritratto il Magnifico, con il suo sguardo severo, più che un potente signore della città, sembra piuttosto un cittadino comune sebbene il suo potere all’epoca fosse pressoché assoluto e poteva fare il bello e il cattivo tempo per tutti coloro che vivevano sotto il suo dominio.
Il restauro che è stato eseguito sull’opera ultimato nel 2006, ha riportato alla luce i toni rossi brillanti originali e i toni più caldi della pelle.
Il volto del Magnifico suggerisce che dietro il suo potere ci fosse non solo autoritarismo ma anche arguta intelligenza. La forte somiglianza con l’aspetto reale del soggetto ritratto porta a pensare che la scultura lignea sia stata modellata dal Torrigiani seguendo la sua maschera mortuaria.
Sapete chi era il Torrigiani?
Immagino che avrete sentito parlare di lui per un fatto ben preciso che mi riguarda da molto vicino. Era nato a Firenze il 22 novembre 1472 e si formò nel Giardino di San Marco sotto la direzione di Bertoldo di Giovanni, un po’ come feci io.
Sfortuna volle che frequentammo quell’accademia d’arte ante litteram nello stesso periodo. Mentre era intento a copiare gli affreschi di Masaccio nella Cappella Brancacci nella chiesa del Carmine a Firenze, reagì molto male a una critica che gli feci, per altro giustissima sebbene fosse severa, e mi sferrò un pugno sul naso tanto forte da rompermelo.
Da allora in poi io ebbi un profilo diverso, caratterizzato dal naso rotto, mentre lui per volere del Magnifico fu immediatamente esiliato da Firenze.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
Sculpture of the day: the Bust of the Magnificent by Torrigiani
The sculpture of the day that I propose to you today is the Bust of Lorenzo the Magnificent in polychrome terracotta, attributed to Pietro Torrigiani.
The work was created by the artist between approximately 1515 and 1520 and belongs to the private Florentine collection Liana Salvadori-Carlo Carnevali.
Lorenzo de’ Medici, sculpted in wood, is dressed in a very simple dress and has his head covered with a padded and draped hat, typical of Florence at the time.
In this portrait the Magnificent, with his severe gaze, rather than a powerful lord of the city, seems rather like a common citizen although his power at the time was almost absolute and he could make good and bad weather for all those who lived under him. his dominion.
The restoration that was carried out on the work in recent years, completed in 2006, brought to light the original bright red tones and the warmer skin tones.
The face of the Magnificent suggests that behind his power there was not only authoritarianism but also witty intelligence. The strong resemblance to the real appearance of the portrayed subject leads us to think that the sculpture was modeled by Torrigiani following his death mask.
Do you know who Torrigiani was? I imagine you will have heard of him because of a very specific fact that concerns me very closely. He was born in Florence on 22 November 1472 and trained in the Garden of San Marco under the direction of Bertoldo di Giovanni, a bit like I did.
Unfortunately, he wanted us to attend that ante litteram art academy in the same period. While he was intent on copying Masaccio’s frescoes in the Brancacci Chapel in the Carmine church in Florence, he reacted very badly to a criticism I made of him, which was otherwise very fair although it was severe, and punched me on the nose hard enough to break it.
From then on I had a different profile, characterized by a broken nose, while he was immediately exiled from Florence at the behest of the Magnificent.
For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in future posts and on social media.

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Ciao,
per amor di storia (ma è un particolare importante) Torrigiani non fu esiliato ma scappo’ appena seppe che Lorenzo de Medici gliele aveva promesse. Lorenzo non aveva il potere di esiliare, ma solo il consiglio della Repubblica poteva e figuriamoci se il lucido Lorenzo si azzardava a far pressione per un pugno, anche se a un suo protetto, sul consiglio. Era una lite tra ragazzi e la storia della vendetta di Lorenzo era stata montata da altri all’interno dell’accademia, ma Torrigiani era spaventato. In realtà caro Michelangelo il tuo brutto carattere iniziava a farsi vedere, la tua propensione a provocare era già nota e i tuoi mentori ne erano ben consci. Lorenzo si arrabbiò, soprattutto dopo che gli certificarono che il naso non sarebbe più tornato come prima ma non avrebbe fatto altro che convocare il colpevole, sentirlo e poi avrebbe deciso. Ma l’esilio per una scazzottata non esisteva neanche alla fine del Medioevo. Il busto poi non è preso dalla maschera mortuaria di Lorenzo che Torrigiani non vedrà mai in vita sua ma dagli schizzi che fece durante il suo percorso accademico in San Marco, tra l’altro se pur in stile suo personale il busto del Torrigiani è simile a quello che lo studio del Verrocchio fece successivamente (o nell’ultimo periodo di vita di Lorenzo) e che si trova esposto alla National Gallery of Art di Washington.
Torrigiani conosceva bene Lorenzo non aveva bisogno della sua maschera mortuaria che invece fu d’ispirazione ad altri pittori per dipinti famosi successivi e scultori dal 500 in poi.
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quando governavano i Medici, i Medici facevano il bello e il cattivo tempo. L’esperienza repubblicana è successiva, la prima fu instaurata a Firenze nel 1494, due anni dopo la morte del Magnifico
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La Repubblica di Firenze in realtà iniziò dopo il 1100 in varie forme, per quanto sia nel periodo degli Albizzi sia in quello dei Medici ci fu la predominanza della Signoria la forma di Stato comunque rimane con i suoi organi di giustizia e ordine; puoi pure comandarli attraverso uomini fidati ma non ti metti a perseguitare un poco più che ragazzo, 16/17 anni, per un cazzotto (strameritato per me). Anche se giovani erano tutti talentuosi a San Marco e non solo, uno in meno con cui sgomitare per farsi notare era lo scopo per mettere spavento a Torrigiani. Probabilmente per questo qualche anno dopo non disdegnò il fare questa scultura con tutta la maestria di cui era capace, aveva probabilmente capito che la sua fuga era stata inutile, che Lorenzo non avrebbe mai fatto niente di più che il padre putativo. E conoscendo quanto a Lorenzo non piacessero le persone che non si prendevano le proprie responsabilità (basta leggere la sua corrispondenza per capirne l’indole) sicuramente ha fatto gioco anche a Michelangelo la fuga del Torrigiani. Non era uno delicato Lorenzo, le sue belle scazzottate le ha fatte (anche il suo di naso era bello che martoriato) da ragazzo perciò non era uno che si scandalizzava per una cosa del genere.
Poi caro Michelangelo, a contare tutti quelli con cui hai avuto a che ridire a Firenze e a Roma ci si costruisce la Repubblica Italiana addirittura, forse, e dico forse, non erano gli altri.
Certo, Torrigiani era più grande e tu più piccolo e deve essere sembrato un sopruso, ma Lorenzo non era un sempliciotto.
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