Il 18 luglio del 1610 Michelangelo Merisi da Caravaggio chiuse gli occhi a Porto Ercole per l’ultima volta, dimenticato da tutti o quasi.

Aveva 39 anni ed era arrivato in quel luogo dopo aver affrontato una difficile traversata in nave. Caravaggio che oggi viene universalmente riconosciuto come uno dei più grandi pittori di sempre, finì così il tempo mortale che gli fu concesso vivere.

Caravaggio era nato a Milano nel 1571 ma, prima di ritrovare l’atto del suo battesimo, si pensava fosse nato nella cittadina bergamasca di Caravaggio: ecco perché fu appellato con quello pseudonimo che poco ha a che fare con le sue origini.

La sua esistenza fu un altalenarsi di momenti meravigliosi e terribili. Dalla gloria data dalla sua incredibile maniera di dipingere fino alle fughe disperate.

Osannato e denigrato, fra le prime opere che iniziarono a far parlar di lui vale la pena menzionare il celeberrimo Bacchino Malato, appartenente alla Galleria Borghese. Si pensa sia un autoritratto dell’artista realizzato attorno al 1591, quando la malaria lo fece tribolare assai.

Per realizzare le sue opere Caravaggio scelse gente di strada e questo gli causò non poche noie soprattutto quando a vestire i panni della Vergine fu una meretrice. 

A Roma era solito bazzicare le taverne e le osterie delle zone meno tranquille della città. Lì trovava i suoi personaggi da immortale sulle sue straordinarie tele.

Il dipinto che diede una radicale svolta alla sua vita vita fu I Bari del 1595, realizzato per il cardinale Francesco Maria Del Monte, il cui stemma è dipinto sul retro. Il cardinale del Monte lo accolse sotto la sua protezione e grazie a lui Caravaggio ottenne commissioni importanti per diverse istituzioni religiose.

Il dipinto dei Bari ha come protagonisti due ragazzi che giocano a carte e un baro un po’ più grande di età che aiuta il giocatore imbroglione. La luce che proviene da sinistra illumina i giocatori creando un’atmosfera luminosa.

Il baro è raffigurato di spalle per consentire all’osservatore di notare che sta prendendo alcune carte dalla tasca che ha sul corpetto.

Sono tante le opere straordinarie che Caravaggio ha lasciato in eredità ai posteri. Basta pensare alla superba tela dell’Incredulità di San Tommaso realizzata attorno al 1600 per il banchiere Vincenzo Giustiniani, grande collezionista ed estimatore dell’artista. Oggi questo capolavoro si trova a Potsdam presso la Bildergalerie von Sanssouchi

Una vita complicatissima quella di Caravaggio, un’esistenza con forti contrasti tanto quelli che si ritrovano nelle sue opere.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

July 18, 1610: Caravaggio dies in Porto Ercole at the age of 39

On 18 July 1610 Michelangelo Merisi da Caravaggio closed his eyes for the last time in Porto Ercole for the last time, forgotten by all or at least by too many.

He was 39 years old and had arrived in that place after facing a difficult ship crossing. Caravaggio who today is universally recognized as one of the greatest painters ever, thus ended the deadly days he was allowed to live.

Caravaggio was born in Milan in 1571 but, before finding the act of his baptism, it was thought he was born in the Bergamo town of Caravaggio: this is why he was called with that pseudonym which has little to do with his origins.

His existence was an alternation of wonderful and terrible moments. From the glory given by his incredible way of painting up to his desperate escapes: Acclaimed and Denigrated, among the first works that began to make people talk about him, it is worth mentioning the famous Bacchino Malato, belonging to the Galleria Borghese. It is thought to be a self-portrait of the artist made around 1591, when malaria made him suffer a lot.

To carry out his works, Caravaggio chooses people from the street and this will bring him many troubles, especially when a prostitute takes on the role of the Virgin. In Rome he used to hang out in the taverns and inns of the less peaceful areas of the city. There he found his characters as an immortal on his extraordinary canvases.

The painting that gave a radical change to his life was I Bari of 1595, created for Cardinal Francesco Maria Del Monte, whose coat of arms is painted on the back. Cardinal del Monte welcomed him under his protection and thanks to him Caravaggio obtained important commissions for various religious institutions.

The painting of the cheaters features two boys playing cards and a slightly older cheater who helps the cheating player. The light coming from the left illuminates the players creating a bright atmosphere.

The cheater is depicted from the back to allow the observer to notice that he is taking some papers from the pocket on his bodice.

There are many extraordinary works that Caravaggio bequeathed to posterity. Just think of the superb canvas of the Incredulity of St. Thomas created around 1600 for the banker Vincenzo Giustiniani, a great collector and admirer of the artist. Today this masterpiece can be found in Potsdam at the Bildergalerie von Sanssouchi

A very complicated life that of Caravaggio, an existence with strong contrasts both those that are found in his works.

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Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

Chi non conosce Michelangelo Buonarroti? Scultore, pittore, architetto e raffinato poeta. Ma chi è il suo alter ego che gli da voce sul blog michelangelobuonarrotietornato.com e sui social connessi? Antonietta Bandelloni, art blogger e scrittrice toscana appassionata d'arte. Da più di dieci anni si dedica allo studio approfondito delle opere e della tormentata esistenza di Michelangelo Buonarroti. Per contattare Antonietta Bandelloni per collaborazioni, inviti, sponsorizzazioni o altro inviate una mail direttamente a antoniettabandelloni@gmail.com ENG: Who doesn't know Michelangelo Buonarroti? Sculptor, painter, architect and refined poet. But who is his alter ego that gives him a voice on the blog michelangelobuonarrotietornato.com and on the connected social networks? Antonietta Bandelloni, a Tuscan art blogger and writer passionate about art. For over ten years she has devoted himself to the in-depth study of Michelangelo Buonarroti's works and tormented existence. To contact Antonietta Bandelloni for collaborations, invitations, sponsorships or other send an email directly to antoniettabandelloni@gmail.com Vedi tutti gli articoli di Michelangelo Buonarroti