Imperatrici, matrone e liberte: la nuova mostra a 360° degli Uffizi
Per la prima volta la Galleria degli Uffizi propone un virtual tour a 360° online che ci porta alla scoperta della mostra archeologica Imperatrici, matrone, liberte. Volti e segreti delle donne romane curata da Novella Lapini e allestita sotto la direzione di Fabrizio Paolucci nella Sala del Camino e Sala Detti, entrambe al primo piano degli Uffizi.
La mostra, incentrata sul ruolo della donna nell’antica Roma, è stata digitalizzata in alta definizione per permettere al pubblico di visitarla nonostante la chiusura della galleria fiorentina a causa dell’emergenza sanitaria in corso.
L’esposizione permette di addentrarsi nella vita che conducevano le donne romane fra il I secolo d.C e la metà del II secolo d.C.: donne imperatrici e donne potenti della casa imperiale ma anche la vita quotidiana delle matrone e delle liberte
Le opere in esposizione sono circa una trentina e appartengono alla collezione archeologica dell’intero complesso museale degli Uffizi. E’ possibile vedere la celebre scultura di Agrippina Minore, la mamma di Nerone che poi lui stesso fece uccidere o Domizia Longina, la moglie di Domiziano.
La mostra Imperatrici, matrone, liberte. Volti e segreti delle donne romane è arricchita da monete arrivate direttamente dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze e da preziosi codici cinquecenteschi della Biblioteca Nazionale Centrale.
Ogni singola opera può essere vista a distanza ravvicinata spostando semplicemente il cursore ed è corredata da un’accurata didascalia. La mostra è articolata in tre diverse sezioni che consentono di seguire la vita quotidiana delle donne romane dell’età imperiale.
“Al centro di questa mostra c’è la storia delle donne romane dei primi due secoli dell’Impero, analizzata sia dal punto di vista del modello femminile proposto ufficialmente, incarnato nel bene e nel male da esponenti della domus Augusta, sia in relazione alle nuove possibilità d’azione che si creano in un sistema dinastico.
Sull’onda delle prerogative concesse alle Auguste, elette a sacerdotesse dei loro congiunti divinizzati e capaci di beneficiare intere comunità con i loro atti di liberalità, le matrone dell’élite si inseriscono infatti più direttamente nella vita pubblica, quali flaminiche, evergeti e patrone dei loro municipi, attuando una graduale ma effettiva rivoluzione di genere nelle città”. La curatrice della mostra Novella Lapini
Cliccate QUA per addentrarvi nel tour virtuale della mostra in corso alla Galleria degli Uffizi Imperatrici, matrone, liberte. Volti e segreti delle donne romane.
Il libro
Se volete approfondire i temi trattati nella mostra, vi consiglio il catalogo a cura di Novella Lapini che trovate QUA.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti per il momento vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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